Il primo riconoscimento per la M. Roma Volley Under 18, campione d’Italia, è venuto dalla Provincia di Roma, istituzione particolarmente attenta a tutto ciò che avviene nel mondo giovanile e a gratificare chi, per meriti sportivi, tiene in alto il nome della Capitale.
Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino, assessore allo Sport, unitamente a Massimo Mezzaroma e a Luciano Cecchi, vicepresidente Fipav, hanno magnificato il valore sportivo ottenuto da questi ragazzi, “buttando a terra” quell’ultimo pallone.
“Un gesto – ha detto il presidente del club neroverde – che i ragazzi ricorderanno per tutta la vita e che al momento ha reso felici i loro genitori, sicuri, adesso, di aver trasmesso ai propri figli le “istruzioni per l’uso”, le più giuste”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato Nicola Zingaretti, che ha ricordato quanto “la passione, la voglia di emergere e di rendere utili i più elementari sacrifici, possano servire per raggiungere determinati obiettivi. Oltre alla medaglia che vi daremo – ha spiegato il presidente della Provincia – riceverete un buono “culturale” per l’acquisto di libri, che vi accompagneranno, sicuramente, nella vostra crescita”.
Patrizia Prestipino ha sottolineato come il connubio tra Assessorato allo Sport e la M. Roma abbia ormai raggiunto una buona sintonia. “Queste vittorie – ha detto l’assessore sono le più importanti perché conquistate da discipline considerate minori. Per questo il nostro impegno nei confronti di questi sport sarà sempre più intenso e, speriamo, possa servire anche ad accendere una piccola fiamma per aiutare i vostri studi. So che molti di voi – ha concluso la Prestipino – sono impegnati negli esami di maturità. Il successo nella pallavolo, spero, sia anche un trampolino perché possiate avere successo anche nella vita”.
Luciano Cecchi, presente alla finale di Trapani, ha ammesso che: “Tengo molto a questo trofeo, perché è stato il primo che mi ha visto partecipare nella mia nuova carica di vicepresidente federale. Mi dispiace solo di non aver potuto festeggiare lì, con questi ragazzi e di aver dovuto mantenere il rigore che il mio ruolo istituzionale mi imponeva”.
Medaglie per tutti, una targa per la società e, alla fine, foto di gruppo con genitori, parenti, amici e fidanzate.