Sofferenza, successo, salvezza. La serata delle tre esse che riassumono l’annata della Canadiens porta ad un risultato definitivo che ha del miracoloso. Non tanto la laboriosa vittoria su Bassano, comunque fondamentale come atto conclusivo della stagione, quanto più in generale per aver raddrizzato un campionato che aveva preso una bruttissima piega, parsa ai più irreversibile. La squadra di Totire vince in cinque set una partita che avrebbe potuto chiudere prima e nella quale quasi mai si è espressa sui valori del finale della stagione regolare. Quella, forse, era proprio un’altra Canadiens. Più pimpante atleticamente, sottoposta a minor pressione poiché scendeva quasi sempre in campo da sfavorita. Con Bassano è stato tutto diverso ma tra i meriti del Top Team c’è quello di non aver perduto la testa, dopo aver sprecato nel quarto (2-1 in proprio favore nel computo dei set) due match-ball e un vantaggio di 22-18. Sino alla chiusura del terzo è sembrato il remake di gara1, disputata al PalaBam due settimane prima e vinta per 3-1 dalla Canadiens dopo aver lasciato ai veneti il parziale d’avvio. L’uscita dai blocchi è quasi identica, solo Mantova lotta di più e cede nel finale: ci mette un set per rimontare due punti (da 4-6 a 21-23, prima di agganciare Bassano sul 23 pari), poi Miraglia mette fuori una battuta nè tirata nè piazzata e Paterniani chiude sulla ricostruzione vanificando il muro di Jacobsen che muore di poco oltre la linea. Il Top Team si riorganizza e prova la fuga (8-5), subito ripreso. Virgiliani ancora avanti (14-11 sull’ace di Jacobsen) per la fuga decisiva che si concretizza sul 18-12, quando uno svogliato Tamburo fa cilecca sull’ennesimo diagonale. La pipe di Barbareschi (24-19) ed un blocco di Leonardi su Pink (25-20) pongono il sigillo su un set che la Canadiens ha in sostanza dominato. Sulle ali dell’entusiasmo Mantova mette in cascina anche il terzo, vinto 25-17 e nel quale sale in cattedra un Benito straordinariamente continuo e che a conti fatti a fine gara si rivelerà risolutore. La Canadiens si smarrisce sul 22-18 del quarto e sui servizi di Tamburo, protagonista di una fiammata che rianima Bassano. I veneti vanificano con Paterniani e Pink le due opportunità che il Top Team ha per chiudere, sfruttano i muri di Guarise, le incertezze di Miraglia e si trascinano ad un tie-break che decide la stagione. Nel quale tra proteste, consulti arbitrali ed evidente nervosismo la Canadiens si stacca da 7 pari a 10-7. Jacobsen si affida puntualmente a Benito (c’è anche un ace, decisivo, di Leonardi) e il cubano lo ripaga. Con la salvezza (15-12).

CANADIENS MANTOVA-BASSANO VOLLEY 3-2

(23-25, 25-20, 25-17, 25-27, 15-12)

CANADIENS MANTOVA: Jacobsen 2, Miraglia 21, Leonardi 12, Rossi 4, Barbareschi 14, Benito 21, Tognazzoni (L), Frosini, Antonov. N.e. Sbrolla, Botto, Cavalieri e Ghidorzi. All. Totire.
BASSANO VOLLEY: Calderan 1, Tamburo 15, Parusso 13, Guarise 17, Paterniani 13, Pink 13, Lollato (L), Bonetti, Pianese 1. N.e. David e Frigo. All. Di Pietro.
ARBITRI: Astengo di Genova e Zucca di Trieste.
NOTE – Spettatori 500 circa. Durata set 26′ 26′ 25′ 31′ 20′, tot 2h 08′. Battute sbagliate Mantova 21, Bassano 20, ace 7-5, muri punto 10-11.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova