Pochi minuti dopo che l’ultimo pallone è caduto a terra c’è la delusione dell’occasione mancata. Di quello che poteva essere e non è stato. Matteo Bertoli, protagonista di una ottima prestazione nella sfida di Sora, interpreta alla perfezione questo sentimento comune a tutta la squadra di Luca Cantagalli.
Alla vigilia, considerando la diversa classifica delle due squadre, un punto a Sora sarebbe stato più che ben accetto per la Quasar. Alla luce di quanto visto in campo è ancora così?
“Guardando alla classifica si, guardando quello che hanno fatto in campo le due squadre no. Abbiamo buttato via una grande occasione. Sora è una squadra molto ben attrezzata ma contro di noi mancava di alcune pedine fondamentali e noi non siamo stati bravi ad approfittarne fino in fondo. Abbiamo giocato male nei due set iniziali. Nel terzo siamo stati bravi a recuperare e nel quarto abbiamo completato la rimonta. Poi nel tie break abbiamo avuto anche sfortuna o, comunque, è stato bravo Anderson a trovare un turno al servizio molto efficace. Quello che rimane, però, è che non si possono perdere i primi due set come abbiamo fatto noi”.
Guardando al bicchiere mezzo pieno, a Sora si è confermata la forza del gruppo Quasar. L’ingresso delle cosiddette “riserve” ha di fatto cambiato la gara.
“E’ vero. Siamo entrati nel terzo set, eravamo sotto di sei punti, ed abbiamo fatto un gran recupero, fino a vincere il parziale e riaprire la gara. E’ merito nostro che siamo entrati con il giusto atteggiamento ma grande merito è anche dei nostri compagni in campo che hanno saputo recepire il nostro entusiasmo”.
Quando entri, al servizio o per qualche scampolo di set, porti sempre grande energia in campo. Soddisfatto del tuo utilizzo part time o ti aspetti qualcosa di più?
“Come tutti, vorrei giocare titolare. Per adesso mi accontento dello spazio che mi concede l’allenatore e cerco di lavorare al massimo per meritarmi la sua attenzione e per aiutare la squadra. E’ ovvio, però, che in un futuro non troppo lontano spero di giocarmi le mie chance nel sestetto di partenza”.
Delusione a parte, il punto di Sora da continuità ad un cammino che la Quasar ha intrapreso da dicembre e che le sta facendo risalire la classifica.
“Stiamo recuperando i punti persi all’inizio. Da Mantova in poi, eccezion fatta per Roma, abbiamo raccolto punti in tutte le gare disputate. Questo deve essere un punto di partenza e non di arrivo. Dobbiamo volere sempre di più, dobbiamo ambire a qualcosa di più. Ne abbiamo le potenzialità”.
Paolo Torre ha detto che per fare il salto di qualità definitivo vi serve ottenere qualche vittoria contro formazioni di alta classifica.
“Sono d’accordo e contro Sora poteva essere l’occasione giusta. Per questo siamo delusi. Torre ha dimostrato quello che ha detto con i fatti, giocando una grande partita anche a Frosinone. Dobbiamo, però, guardare avanti e pensare che il punto preso ci può far comodo”.
Facciamo un passo avanti, domenica arriva Città di Castello.
“Un’altra sfida delicata contro una diretta concorrente e quindi assolutamente da vincere. Hanno vinto a Bassano e senza dubbio arriveranno carichi. Noi, però, dovremo essere determinati e non lasciare loro spazio. E’ troppo importante vincere quella gara”.