Mario Motta è un Coach che di esperienza ne ha maturata davvero tanta ma che ancora oggi, dopo svariati anni ai più alti livelli della pallavolo italiana, non nasconde l’emozione e l’entusiasmo nell’affrontare una nuova sfida con una società, un gruppo e una squadra che dopo la splendida promozione dalla serie B1 quest’anno affronterà per la prima volta l’ambitissima serie A.

Prima di iniziare a parlare della prossima stagione Motta ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine ai ragazzi che hanno fatto parte di Volley Segrate in serie B1: “Prima di parlare della serie A il mio pensiero va a quei giocatori che in B1 hanno lottato e contribuito profondamente al raggiungimento di questo grande obiettivo e che per forza di cose quest’anno non vestiranno più la maglia gialloblu.
Sia il capitano Daniele Egeste, Giorgio Domenghini e Sandro Fabbiani, sempre protagonisti, che i ragazzi della panchina, Vescovi, Festa, Seregni, Marazzi e Cafulli, hanno grossissimi meriti e se siamo in serie A è anche merito loro. Sono state tutte dolorose rinunce, anche a livello personale e umano, ma adesso bisogna guardare avanti senza però dimenticare chi ci ha permesso di farlo”

E sulla Rosa 2010/1011, cosa ci dice?
“E’ una Rosa che mi piace molto e posso dire che ci siamo rafforzati in ogni ruolo. L’arrivo di Ronaldo in palleggio completa il ruolo dove abbiamo confermato Michel Guemart, l’acquisto di Cazzaniga, giocatore di indiscutibile valore, e la conferma di Castellani, un giovane su cui bisogna assolutamente puntare, garantiscono a Segrate un’ottima copertura del ruolo di opposto. Per quanto riguarda i centrali abbiamo affiancato a Russo un giovane come Alletti, che merita spazio in serie A, e come Giglioli che ha dimostrato in serie B di meritare il salto di categoria.
A Canzanella, protagonista nella stagione passata di un campionato esemplare, sono stati aggiunti in attacco dei giocatori molto forti come Temponi, che ha fatto benissimo nel Campionato Brasiliano e in Nazionale B verde-oro, come Bellini, che mi ha fortemente impressionato nei match giocati contro di noi l’anno scorso, e come Fontana, prodotto del vivaio di Segrate e che già ci dava una mano negli allenamenti della serie B.
Per il ruolo di libero abbiamo tenuto un monumento della pallavolo italiana come Caprotti, mio ex-compagno di quando anche io giocavo e amico di lunga data, e preso un giovane da lanciare che l’anno scorso ha già avuto apparizioni in serie A come Gallosti.
Penso che la società si sia mossa benissimo durante il volley-mercato, aggiudicandosi ottimi giocatori senza fare spese folli. Sono soddisfatto, davvero, e credo lo sia anche la società”

L’impressione è che Volley Segrate abbia voluto puntare molto sui giovani. Una scelta da lei condivisa?
“Certo che sì. Per ogni tecnico puntare sui giovani è sempre una sfida stimolante perché oltre a gestirli devi farli crescere e maturare sportivamente. Dal tuo lavoro e da questa crescita si costruiscono i successi della squadra”
Il livello delle altre squadre di A2 è molto alto. Quali sono secondo lei quelle che dovrebbero distinguersi nel Campionato 2010/2011?
“E’ innegabile che ci siano squadre con esperienza e organico di altissimo profilo. Se proprio devo fare cinque nomi, cosa comunque mai facile, direi Santa Croce, Padova, Ravenna, Cavriago e Loreto”
Qual è l’obiettivo di Volley Segrate 1978?
“Il prossimo sarà il primo campionato che questa società disputa in serie A. Pensare di volare troppo alto sarebbe sicuramente sbagliato; quello a cui dobbiamo puntare è la tranquillità, consci del fatto che più si è in alto in classifica e più si può stare tranquilli. Sarà sicuramente una stagione di scoperta e di rodaggio ma siamo consci delle qualità della nostra squadra”