La Nava Gioia del Volley si arrende alla Pallavolo Padova in poco più di un’ora e un quarto di gioco, sancendo una crisi di risultati pesantissima, fotografata da una classifica sempre più difficile. Ai biancorossi non bastano la grinta dei vari Viva e Hotulevs, né la prestazione positiva di Gadnik nel terzo set, perché l’elevato numero di errori e la sterilità in attacco condizionano oltre modo il rendimento degli uomini di Cannestracci, soprattutto nelle “palle calde”. Il tecnico argentino le ha provate davvero tutte, ma non è bastato davanti a un Padova coriaceo e molto ordinato, autore di una prestazione attenta e solida nei vari fondamentali, che le ha permesso di incamerare con merito i tre punti (18-25, 21-25, 25-27 lo score). La differenza è tutta nelle percentuali di attacco (55% contro 38% per i bianconeri) ed è il punto cruciale su cui la Nava dovrà lavorare per coltivare qualche labile speranza di salvezza a cominciare dall’impegno di Massa.

Nava Gioia del Volley – Pallavolo Padova 0 – 3 (18-25, 21-25, 25-27)

Nava Gioia del Volley: De Giorgi, Cetrullo 8, Antanovich 10, Rigoni 4, Tomassetti 1, Hotulevs 9, Viva (L), Del Vecchio, Niero 1, Tomasello 3, Gadnik 7, Gemmi. All. Cannestracci. Bv 4, be 11, muri 9.

Pallavolo Padova: Tiberti 2, Barcala 15, Koshikawa 11, De Marchi 15, Polidori 4, Cricca 9, Garghella (L), Busi, Tovo, Kubiak. All. Montagnani. Bv 4, be 13, muri 10.

Spettatori: 600.

Per la seconda trasferta consecutiva in terra pugliese Montagnani decide di affidarsi a Barcala, schierato in linea con Tiberti, con Koshikawa e De Marchi laterali, Polidori e Cricca al centro e Garghella libero. Cannestracci ripropone titolare Cetrullo nel ruolo di opposto, confermando De Giorgi in regia, Antanovich e Rigoni martelli, Hotulevs e Tomassetti centrali e Viva libero.
PRIMO SET: Partita accesa e combattuta sin dai primi scambi. Padova è fluida nel cambio palla ma la Nava non è da meno nelle chiusure e in contrattacco, trovando per prima il break con Rigoni a muro su De Marchi (7-6). Le squadre non incidono molto al servizio e favoriscono buone percentuali in ricezione agli avversari, cui fa seguito la positività degli attaccanti. Ma alle prime mancate chiusure degli scambi dei padroni di casa Padova è cinica e spietata e conquista un preziosissimo break di cinque punti con cui ipoteca il set (12-16). Cannestracci vede i suoi in difficoltà e gioca la carta Del Vecchio per Antanovich e Niero per De Giorgi, ma il set è compromesso e i veneti lo portano a casa agevolmente per 18-25.
SECONDO SET: Gioia torna in campo col sestetto titolare e per sua fortuna con un’altra mentalità. Nonostante qualche imprecisione di troppo in attacco, i biancorossi restano in scia con una discreta regolarità nel cambio palla. La Nava cresce al servizio e “sporca” meglio a muro, ma continua a soffrire troppo quando deve mettere palla a terra (12-14 dopo un errore di Tomassetti e un muro di Tiberti su Rigoni). Cetrullo tiene vivi i suoi con un muro su Koshikawa e un lungolinea vincente (19-20), poi lo imita Gadnik (in campo nel doppio cambio della diagonale principale), che sbarra la strada a De Marchi. Ottenuta la parità la Nava spegne la luce e con tre errori gratuiti consegna il parziale nelle mani di Padova (21-25).
TERZO SET: Cannestracci prova a mantenere Niero e Gadnik in campo nel ruolo di palleggiatore e opposto e lo sloveno cerca di mettersi in evidenza con alcuni buoni colpi anche contro il muro a tre. Il difetto dei biancorossi è sempre lo stesso, la scarsa incisività in attacco, mentre dall’altra parte Padova gioca con ordine ed equilibrio, limitando al minimo gli errori e approfittando delle indecisioni avversarie (8-10). Gioia non molla e ricuce lo strappo con l’ace di Hotulevs e l’errore di Barcala, che le permettono di passare a condurre (14-13). I veneti replicano subito e operano il controsorpasso, sempre favoriti dalle indecisioni sottorete dei gioiesi e Cannestracci prova a cambiare ancora, inserendo prima Del Vecchio per Antanovich poi Gemmi per Rigoni e la mossa è produttiva. La Nava copre bene e si affida a Gadnik in contrattacco, lo sloveno fa male alla difesa bianconera, i suoi gli danno manforte, ma poi si sfaldano proprio sul set ball. Padova segna un clamoroso e insperato parziale di 6-1 e porta a casa l’incontro per 25-27.

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