Conoscere e capire la sua nuova squadra e farlo in fretta. Prima giornata di allenamenti per Gheorghe Cretu. Una giornata intensa e molto impegnativa in cui il tecnico rumeno non ha perso tempo in preamboli portando subito la squadra in campo e lavorando con il suo nuovo gruppo. Un vero rullo compressore, un concentrato di energia e determinazione su cui la Quasar spera di costruire un finale di stagione, almeno questo, all’altezza delle aspettative iniziali della società. Ecco le prime parole del nuovo tecnico della squadra del presidente Italo Vullo.
La Quasar non è una creatura sconosciuta per lei, visto che l’aveva già affrontata da avversario.
“Tutti in Serie A2 sanno che questo è un buon gruppo, dotato di grande potenziale tecnico, fisico e di un buonissimo bagaglio di esperienza in categoria. Conosco Paolo Torre, che ho visto giocare a Latina e Santa Croce, ho visto giocare a Forlì Leonardo Rodrigues, ho potuto vedere all’opera anche Ivanov, nella sua esperienza tedesca, e Bratoev, ai recenti Europei. Oltre a loro ci sono altri ragazzi molto validi e che stanno facendo un buon lavoro ed abbiamo un capitano importante tecnicamente ma che, soprattutto dal punto di vista umano, tutti vorrebbero avere. Insomma, la Quasar può disporre di un buonissimo gruppo”.
Un gruppo buono ma che in classifica sta soffrendo non poco?
“La squadra ha avuto un rendimento altalenante, ha sofferto tanti alti e bassi di rendimento. E’ una caratteristica che la accomuna ad altre squadre del nostro campionato. Quando si inizia un campionato con un organico nuovo può succedere e così è stato per molti, non solo per la Quasar. Comunque, almeno per le qualità di questo gruppo, è sicuramente una classifica bugiarda”.
Che impressione ha tratto da questi primi allenamenti?
“Positiva. I ragazzi hanno una gran voglia di dimostrare quanto valgono. E’ importante perché per affrontare gli avversari al meglio, un gruppo deve essere prima di tutto convinto e fiducioso nei propri mezzi e nelle proprie qualità”.
Solo sette gare alla fine. Come pensa di lavorare su questo sprint finale?
“Una gara alla volta, proiettando tutte le energie fisiche e mentali su quella singola gara, su quella domenica”.
Si comincia contro Gioia del Colle.
“Non dobbiamo pensare troppo al nome dell’avversario. Si incontreranno due squadre che daranno tutto quanto hanno dentro per vincere. Entrambe cercheranno di mettere a frutto l’enorme pressione della vigilia per arrivare alla vittoria”.
Quali obbiettivi le ha chiesto la società?
“Premesso che quando la società ha costruito questa squadra pensava probabilmente ad obbiettivi diversi rispetto a quello della salvezza a cui la costringe a pensare la classifica attuale, il mio obbiettivo è quello di vincere le sette gare che ci separano dal termine della regular season. Alla fine vedremo se il campo ci darà ragione”.