Sconfitta amara per la Quasar. Amara perchè la squadra ha dimostrato di poter giocare alla pari con una delle migliori formazioni del torneo senza però trovare la vittoria. Amara perchè, ancora una volta, Massa è stata poco lucida nelle fasi decisive. Amara, infine, perchè, ancora una volta, l’arbitraggio ha lasciato il segno e quello che è successo nel quinto set, con un errore di rotazione della squadra ospite non ravvisato dall’arbitro, ha costretto Massa a sollevare reclamo ufficiale. A fine gare Paolo Torre ha accettato di commentare tutto questo.
Partiamo dalla fine. Nel quinto set è successo di tutto e la Quasar non è riuscita a trovare la lucidità per chiudere a propri vantaggio la gara.
“E’ stato un caos, non ci si capiva più niente. Peccato perchè da tutta quella confusione siamo usciti battuti. Abbiamo giocato una partita altalenante e quella che è arrivata è una sconfitta che ci nuocerà. Sprechiamo troppe occasioni favorevoli e questo per una squadra che lotta per la salvezza non va bene”.
La Quasar, nonostante, come hai detto, abbia giocato una gara altalenante, ha però anche avuto la possibilità di chiudere i conti prima e senza rubare niente.
“Dovevamo vincere il secondo set. Nel primo Ravenna ha giocato molto male e noi abbiamo vinto con estrema facilità. Da quel successo parziale dovevamo trovare la carica e l’entusiasmo per aggredire anche il secondo. Non lo abbiamo fatto ed ora ci troviamo a commentare una gara finita amaramente”.
Cosa è mancato alla Quasar per vincere questa partita?
“Qualcosa che dovremmo avere dentro. Chiamiamoli attributi. Una qualità che ce l’hai fin dalla nascita e che non può inventarti dal nulla. Per adesso non abbiamo quasi mai dimostrato di averli. Nelle gare equilibrate, lottate punto su punto raramente siamo riusciti ad avere la meglio e questo non va assolutamente bene e dovremo lavorare per cambiare questa tendenza”.