Statistiche alla mano, è uno dei migliori centrali della serie A2. Dall’inizio della stagione ha realizzato 174 punti e nella classifica dei “muri vincenti” è al secondo posto a quota 60 punti su 19 gare giocate dopo Burghstaler della Edilesse Cavriago (a quota 80 in 20 gare disputate). Stiamo parlando di Giovanni Polidori, atleta di Rieti classe 1975, tra i protagonisti della stagione bianconera. Nella sua carriera ha militato in diverse squadre, giocando per ben 16 anni in serie A (11 in A2 e 5 in A1). Polidori ha giocato anche a Gioia del Colle, squadra che la Pallavolo Padova affronterà in trasferta questa domenica alle ore 18.00.
Quanto sarà difficile tornare da avversario davanti al pubblico di Gioia del Colle?
«Per me sarà di sicuro emozionante. Ho sempre creduto, fin dal primo giorno, che Padova è una squadra di alto livello: ora dobbiamo dimostrarlo. Sappiamo che giocare lì non sarà semplice, perché anche i nostri avversari hanno bisogno di punti per la loro classifica. Gioia del Colle ha un pubblico fantastico, ma noi non dovremo farci condizionare da questo. Per noi sarà una gara fondamentale, più importante ancora di quella che giocheremo poi con Roma».
Intendi dire che è questo il momento di dare la svolta al campionato?
«Sì, almeno così vogliamo che succeda. In queste settimane abbiamo lavorato davvero tanto, credetemi. Rispetto all’inizio della stagione abbiamo un vantaggio però: ci alleniamo al completo, non ci sono “sorprese” legate ad infortuni. Non è una cosa da sottovalutare, perché questo ci permette di prepararci anche con più serenità».
Da qualche settimana ormai vi state allenando con Paolo Montagnani, lo conoscevi prima di allora?
«Lo conoscevo solo nelle vesti di atleta, non in quelle di allenatore. Ricordo che era un giocatore di quelli tosti…»
Spiegati meglio…
«Era sempre molto concentrato. Aveva una grinta che dava fiducia alla sua squadra e al tempo stesso intimoriva gli avversari. Oltre alla fase tecnica, diciamo che ci sta allenando anche a questo…»
…ad essere più “cattivi”?
«Sì. Nel senso positivo del termine, sia chiaro. Diciamo che fino ad oggi abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, ma forse c’è mancata quella foga agonistica che non ci ha permesso di avere la giusta continuità. Abbiamo sempre alternato fasi di gioco stellare ad altre di difficoltà. Dobbiamo creare la mentalità vincente e per farlo è necessario vincere, a partire da domenica».
E a livello tecnico, cosa avete perfezionato?
«In questi giorni? La continuità di gioco e una migliore positività in fase muro-difesa. I test con Verona e Treviso ci hanno “gasato”, ci hanno aiutato a capire che abbiamo tutte le caratteristiche per giocare bene contro chiunque».
Da elemento “esperto” del gruppo, cosa ti sentiresti di dire ai tuoi compagni di squadra?
«Che in tanti anni di carriera, trovare un gruppo affiatato come il nostro è cosa rara. Che siamo forti, che dobbiamo rendercene conto e che non dobbiamo aver paura di nulla. Dobbiamo vincere».

Alberto Sanavia
Ufficio Stampa Pallavolo Padova