Con tre giornate di anticipo è arrivata la matematica permanenza, la quarta consecutiva in A/1, ma in casa Prisma Taranto non c’è molta voglia di gioire per il raggiungimento di un obiettivo che non è mai stato in discussione e che alla vigilia della stagione era solo una tappa intermedia di quella che doveva essere la meta d’approdo ossia l’accesso ai play-off scudetto.
Una salvezza giunta nella giornata in cui capitan Suxho e compagni hanno perso 3-0 a Macerata disputando forse la migliore gara delle gestione Serniotti. Il risultato, infatti, non deve ingannare perché per due set (il primo ed il terzo) la squadra jonica ha tenuto testa ai più quotati avversari ed avrebbe certamente meritato di più da una gara che è stata caratterizzata da qualche errore arbitrale che ha favorito la Lube specie nel primo parziale.
Il capitano della Prisma Taranto, Donald Suxho è duro: “Non ho mai visto una cosa del genere. Resto davvero amareggiato di fronte a torti del genere” – afferma “Sul 23-23 del primo set il nostro allenatore, persona conosciuta come mite e pacata, ha protestato civilmente con la coppia arbitrale per un punto non assegnatoci nell’azione precedente a quella in cui noi abbiamo trovato il pareggio. Per tutta risposta il primo arbitro senza nemmeno pensarci su ha tirato fuori il cartellino giallo facendoci perdere il turno di battuta ed assegnando un punto alla Lube. Davvero incredibile.. Avremmo meritato di vincere almeno un set anzi credo che la partita sarebbe cambiato con il nostro iniziale vantaggio”.
Il presidente Bongiovanni non celebra ovviamente la salvezza ma la reputa obiettivo,comunque, non trascurabile:” La permanenza nel massimo campionato italiano di volley resta sempre un traguardo importante per un club del Sud. Potevamo certamente fare di più. Volevamo i play-off e non sono arrivati ma non sempre le aspettative coincidono con la realtà del campo.”

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