Canadiens e Bassano al capolinea della stagione o se si preferisce alla definitiva resa dei conti. Chi vince si guadagna la riconferma in A2, gli sconfitti retrocedono (col beneficio del dubbio) e si apprestano a vivere un’estate borderline in attesa della speranza di un ripescaggio che potrebbe arrivare presto o tardi, come pure non arrivare. Meglio non pensarci e concentrarsi invece sulla gara che vale un intero campionato. Assolutamente da vincere perché la maggiore qualità del sestetto mantovano (oltre al vantaggio non trascurabile del fattore campo) lo impone. Barbareschi e soci sono chiamati a dimostrare altresì che il ko di Bassano, dove la Canadiens si era trovata a condurre per due set a uno, è stato un fatto episodico, peraltro sfortunato, o negativo che dir si voglia. La paura di vincere, i cali di concentrazione che si ripercuotono sul rendimento, non possono essere tollerati. In sostanza: se dopo un’entusiasmante rimonta che in due mesi ha riportato il Top Team in linea di galleggiamento qualche pausa era pure tollerabile, il bonus è stato esaurito in gara2. Coach Totire, a cui va riconosciuto il merito di aver tenuto alto il morale della truppa anche quando le speranze di salvezza erano ridotte al lumicino, ha lavorato in settimana sulla testa dei propri atleti, sensibilizzandoli in particolare sugli errori commessi a Bassano. Non come punto di debolezza ma quale motivo di rivalsa. Non v’è ragione di deprimere l’ambiente facendo sembrare Bassano più forte di quanto non sia, meglio agire sul recupero dell’autostima e appellarsi a numeri incoraggianti, dato che al PalaBam la Canadiens è reduce da una striscia positiva di cinque gare, due delle quali sono proprio i successi sugli avversari odierni. Serve all’appello il miglior Miraglia perché dal contributo di punti dell’opposto brasiliano passano gran parte delle speranze virgiliane. Ma non può vincerla da solo, seppur in un ambiente come il PalaBam in cui le avversarie spesso si trovano a mal partito. Alla sua invidiabile potenza debbono essere abbinate l’astuzia e la classe di Benito, la grinta di capitan Barbareschi, la freschezza dei giovani centrali Rossi e Leonardi, l’intelligenza tattica del regista Jacobsen, la cui tipologia di palla offerta a Miraglia pare fatta su misura per esaltare le caratteristiche dell’aitante schiacciatore. C’è poi Tognazzoni, che dovrà superarsi sugli eccellenti battitori Guarise e Parusso e sulla batteria di attaccanti veneti (Tamburo su tutti). Attenzione al libero giallorosso Lollato, nemmeno 19enne ma già a proprio aginel clima rovente del torneo cadetto, nonché dotato di uno straordinario senso della posizione. Non è lui l’uomo da cercare in battuta, quanto l’anglo-americano Pink. Più in generale la Canadiens deve cercare soprattutto se stessa. E piantare a terra la bandierina che significa salvezza.
FORMAZIONI. Canadiens Mantova: Jacobsen, Miraglia, Rossi, Leonardi, Benito, Barbareschi, Tognazzoni, Sbrolla, Frosini, Botto, Antonov, Cavalieri, Ghidorzi. All. Totire.
Bassano Volley: Calderan, Tamburo, Guarise, Parusso, Pink, Paterniani, Lollato, Bonetti, Pianese, Nazarov, Frigo. All. Di Pietro.
Arbitri: Astengo di Genova e Zucca di Trieste.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova