Un’altalena di emozioni per il primo incontro stagionale, fra le mura amiche del PalaPoli. Un’ottima cornice di pubblico (circa 1500) partecipa alle mille trepidazioni che questo match regala. La cronaca è riassumibile in un primo set perfetto, un secondo in cui la resa molfettese arriva solo alla fine del parziale, un terzo in cui Molfetta subisce una Gherardi che sale in cattedra, un quarto in cui la situazione si ribalta esattamente, con i molfettesi inarrestabili. Il tie-break decide le sorti di questa gara. Ma andiamo nel dettaglio.
Il clima che si respira è di rinnovamento, la serie A arriva in città e non passa inosservata. Il pubblico inizia a confluire sin da un’ora prima del fischio d’inizio, e da Città di Castello accorre una guarnigione di tifosi che ben presto si fa sentire.
Arriva il momento delle presentazioni ufficiali, ed è il momento della targa di riconoscimento a Ciccio Valente, quel gladiatore capitano che condusse l’armata biancorossa alla promozione.
Il sestetto iniziale disposto da mister Lorizio vede in diagonale Bacci-Uchikov, al centro capitan Botti ed Emiliano Giglioli, di banda Jasim Al Nabham e Checco Mattioli, libero Bisci. Dall’altra parte della rete, Andrea Radici schiera Visentin, con Giombini opposto, di banda Rosalba e Noda Blanco, al centro il marmoreo Lehtonen e di Benedetto, Romiti libero.
Partenza sprint per Molfetta con un muro firmato Mattioli ai danni di Giombini (2-0) e gioco alla pari con un’avversaria di assoluto rispetto. Due falli di rotazione di Città di Castello catapultano al 10-8, e l’errore di Noda Blanco in battuta porta all’ 11-9. Jasim in pipe è un vero colosso e sigla il punto numero 12, abbattendo letteralmente la difesa avversaria. Segue una sostanziale parità, con momenti di alto spettacolo, il pubblico si diverte grazie ai colpi del “Giglio” e di Checco Mattioli. Sul -2 (18-20) Lorizio richiama i suoi e ottiene l’effetto sperato, con un colpo da maestro di Uchikov di precisione in fondo al campo (19-20), la riottenuta parità con l’errrore di Rosalba (20-20) e infine il sorpasso ad opera di Jasim che tocca il muro di Città di Castello prima di finire out (21-20). Da rilevare numerosi errori in fase di battuta da entrambe le parti. Il muro di Giglioli ai danni del finlandese Lehtonen porta al set point (24-22), subito annullato dal recupero di Città di Castello e dall’errore di Uchikov (24-24). Giombini sfonda le dita del muro molfettese, ma è ancora Giglioli a ridare parità alle due formazioni (25-25); Uchikov ferma Rosalba a muro, Giombini tira a dritta fuori dal campo (27-26) ed è il boato con l’ace di Nikolay Uchikov (28-26) che porta in vantaggio di un set la formazione molfettese.
Secondo set dalla cronistoria leggermente diversa. Gli uomini di Joan Arveno non si lasciano sfuggire nessuna occasione, con il cubano Noda Blanco in grande spolvero e i colpi di grande esperienza di Simone Rosalba, senza trascurare Jukka Lehtonen che sembra arrivato da un altro pianeta. E’ l’invasione di Città di Castello a portare Molfetta al -4 (13-17), e arriva, con l’errore in battuta di Uchikov, il momento del cambio diagonale palleggiatore-opposto, con Illuzzi in luogo di Bacci e Roberti per Uchikov. Roberti si fa sentire con un mani e fuori su Rosalba (15-19). Sull’ace di Giombini (18-23), Pino Lorizio chiama il time out, al cui termine Mattioli firma il 19 a 23. Noda Blanco e Rosalba non consentono tregua, e riportano la Gherardi Svi Città di Castello all’ 1 a 1 (20-25).
Principio di terzo set, bisogna azzerare tutto e guadagnare più punti possibili. Uchikov firma l’ace del sorpasso (3-2), ma Città di Castello recupera con Rosalba, che del resto viene colpito in pieno petto dalla sassata di Jasim (5-6); Uchikov passa facile sul muro e porta i biancorossi al 6 a 6. La situazione cambia dopo il punto in pipe di Noda Blanco (11-9), con un Molfetta abbattuto da contendenti di assoluto livello: ricordiamo che la Gherardi è una delle cinque big del campionato. I biancorossi di Lorizio subiscono fino all’ 11 a 19, ed è ancora una volta l’infuocato Emiliano Giglioli a chiudere il break positivo degli umbri (12-19). Gli scambi in conclusione di set danno ragione alla Gherardi, che chiude con Visentin (16-25) il terzo set.
La storia cambia e si capovolge esattamente nel quarto parziale. La prima della classe viene messa seriamente in difficoltà dalla neopromossa. Dopo l’errore di Giombini sul 4-3, Molfetta semina i castellani, con la strepitosa coppia Giglioli-Uchikov. Al primo tecnico, arriva prima Molfetta lasciando gli avversari a quota 3. Jasim dalla seconda linea è inarrestabile, e in un batter d’occhio si giunge al 14-6. Uchikov firma il +10 e porta al secondo tecnico (16-6). Molfetta è colossale, con un ace di Uchikov che i tifernati non tentano nemmeno di ricevere (23-12). Città di Castello subisce un completo black-out, e chiude questo parziale nero con il regista Visentin e l’invasione in battuta (25-13).
Il tie-break è una vera lotteria. Può andare bene, come può andare male. E’ il risultato di una miriade di dinamiche interne al gruppo e individuali.
Molfetta si porta avanti sul 3 a 0, e al cambio campo sull’8-3. Il vantaggio è sostanziale e va sfruttato, gli avversari sono visibilmente in difficoltà. Qualcosa si muove però nelle file castellane, con Vigilante (entrato in luogo di Giombini sul 7-2) che sfutta ogni chance e accorcia il gap (12-8). Lorizio chiama il tempo per due volte praticamente consecutive (13-12), ma il muro di Visentin porta al pareggio. Lehtonen di primo tocco sorprende i molfettesi, subito ricambiato da Nikolay Uchikov che atterra Vigilante (14-14). E’ lo stesso top scorer della serata, Uchikov, a fare due errori e chiudere il match, dopo un’avvincente spettacolo.
Il risultato è però molto positivo, il punto è assolutamente guadagnato, contro un’avversaria che darà filo da torcere a tutte le sfidanti per la promozione. I segnali iniziali sono tutti graditi, Molfetta non teme nessuno e lo dimostra lottando strenuamente su ogni pallone. Ne vedremo delle belle, questo è garantito.

Ufficio Stampa Pallavolo Molfetta
Arianna Mastrofilippo – Domenico de Stena
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