“Io la conosco bene”. Con la maglia di Piacenza Dante Boninfante ha vinto uno scudetto, in un’annata in cui la formazione guidata sempre da Lorenzetti riuscì a completare un percorso in cui, guarda caso, tra i migliori risultarono Leo Marshall, che la M.Roma aveva dovuto lasciare libero, e Novica Bjelica, che veste la maglia neroverde e che, purtroppo, lunedì sera (Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, ore 20.30) sarà costretto ad un altro stop forzato ai box.
Degli anni di Piacenza il palleggiatore della M.Roma ha ricordi vivissimi, immagini che tiene dentro la memoria e che gli servono per capire quanto anche la pallavolo possa essere un veicolo fondamentale nella vita di un ragazzo. In quel “io la conosco bene” Boninfante sembra voler mettere in guardia i suoi nuovi compagni: “Prevedo – dice – una gara complicata, perché fino ad ora loro non hanno espresso totalmente le loro qualità di gioco e, per una serie di motivi, non hanno potuto mettere in campo il reale potenziale. Non so – continua – che cosa stia succedendo ma, anche a beneficio dei miei compagni della M.Roma, dico che Piacenza è una squadra da tenere nella giusta considerazione e che nei sette titolari c’è grandissima qualità”.
Una volta fatte le valutazioni sul prossimo avversario, Boninfante elogia il comportamento della M.Roma: “Se il match si presenta difficile per noi, lo sarà altrettanto per loro, perché il quinto posto che abbiamo in classifica non ce l’ha regalato nessuno e perché, anche se non con un grande livello spettacolare, le nostre prestazioni sono sempre state suffragate dalla voglia di fare un campionato a ridosso delle grandi. Per cui – continua il palleggiatore – se non dobbiamo farci ingannare dalla classifica di Piacenza, dobbiamo ricordare che il quinto posto è meritato. Chiaro che sarà fondamentale non commettere errori, cercare il ritmo giusto, anche se Piacenza dovesse addormentarlo. Puntiamo sulle nostre sicurezze che, credetemi, sono tante. Insomma, la M.Roma deve mantenere il suo livello, giocare la partita per rimanere, se non altro, là in alto”.
Boninfante sorride se gli si obietta che a Ravenna, contro una delle ultime, la squadra romana ha lasciato molti più spazi sul terreno e nel punteggio rispetto alle previsioni. “È vero – ribatte – la nostra gara non è stata spettacolare, ma bisogna anche ricordare che Ravenna è in crescita e che noi dovevamo soltanto puntare a conquistare i tre punti”.
Per lunedì sera, come Paolucci, il regista di Battipaglia si aspetta un buon numero di spettatori. “Il loro apporto potrà essere determinante, come quando abbiamo giocato contro Trento. Sapevamo che la gara con i campioni del mondo sarebbe stata quasi impossibile, però grazie ai tifosi, a parte il primo set, abbiamo tenuto testa, punto su punto, agli avversari. Mi auguro, allora, che il giorno di festa possa essere celebrato anche al Palazzetto, magari da padri che accompagnino i loro ragazzi alla partita di pallavolo, anche se fosse la prima volta”.
Nel corso di Roma-Piacenza, Martin Lebl e Milan Bencz, il primo atleta ceco e il secondo slovacco, giocheranno con la maglietta listata a lutto per ricordare Vaclav Havel, il primo presidente della Cecoslovacchia post comunista, il quale grazie alla “rivoluzione di velluto” propiziò con un ruolo determinante, nel 1989, la svolta democratica.