Coppa Italia A1 –  Quarti di Finale


Il Trofeo Banca Popolare di Verona aspetta le sfide Itas Diatec Trentino – Sisley Treviso e Bre Banca Lannutti Cuneo – Lube Banca Marche Macerata


 


I risultati dei Quarti di Finale di Coppa Italia di Serie A1 conclusi questa sera hanno definito le quattro squadre che parteciperanno alle Semifinali del PalaOlimpia di Verona il prossimo 22 gennaio. Il Trofeo Banca Popolare di Verona Coppa Italia Final Four Serie A1 trova così le sue quattro protagoniste: Itas Diatec Trentino, Bre Banca Lannutti Cuneo, Lube Banca Marche Macerata e Sisley Treviso. Il 23 gennaio la kermesse ospiterà la Finale di Coppa Italia Serie A2 che si giocherà tra le qualificate Marcegaglia CMC Ravenna e NGM Mobile Santa Croce e, a seguire, la Finalissima di Coppa Italia Serie A1.


 


Risultati – Quarti di Finale – gara unica


Itas Diatec Trentino (1) – Acqua Paradiso Monza Brianza (8) 3-0 (25-17, 25-16, 25-19)


Bre Banca Lannutti Cuneo(2) – RPA-LuigiBacchi.it San Giustino (7) 3-0 (25-10, 25-16, 26-24)


Lube Banca Marche Macerata (3) – Tonno Callipo Vibo Valentia (6) 3-1 (25-27, 25-17, 25-17, 25-20)


Casa Modena (4) – Sisley Treviso (5) 1-3 (20-25, 35-33, 28-30, 16-25)


 


Trofeo Banca Popolare di Verona


Coppa Italia Final Four Serie A1 – Finale Serie A2


 


Sabato 22 gennaio ore 15.30


1a Semifinale Coppa Italia Serie A1 Diretta Rai Sport 1


Itas Diatec Trentino Vincente (1-8) – Sisley Treviso Vincente (4-5)


 


Sabato 22 gennaio ore 18.00


2a Semifinale Coppa Italia Serie A1 Diretta Rai Sport 1


Bre Banca Lannutti Cuneo Vincente (2-7) – Lube Banca Marche Macerata Vincente (3-6)


 


Domenica 23 gennaio ore 14.30


Finale Coppa Italia Serie A2


Marcegaglia CMC Ravenna – NGM Mobile Santa Croce Differita Rai Sport 1 dalle ore 21.00


Domenica 23 gennaio ore 18.00


Finale Coppa Italia Serie A1 Diretta Rai Sport 1


 


 


ITAS DIATEC TRENTINO – ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA 3-0 (25-17, 25-16, 25-19) – ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 14, Birarelli 5, Della Lunga 1, Juantorena 14, Zygadlo, Vieira De Oliveira 2, Sala 3, Sokolov 1, Colaci (L), Stokr 17, Bari (L). Non entrati Leonardi, Garcia Pires Ribeiro. All. Stoytchev. ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA: Cetrullo 4, Rauwerdink, Pesenti, Molteni 10, Buti 8, Rooney 5, Travica 4, Gavotto 4, Shumov 2, Exiga (L). Non entrati Krumins, Zito, Alborghetti. All. Monti. ARBITRI: Rapisarda, Caltabiano. NOTE – Spettatori 1700, incasso 22000, durata set: 23′, 23′, 24′; tot: 70′.


 


L’Acqua Paradiso Monza non mette i bastoni fra le ruote all’Itas Diatec Trentino. La capolista di Serie A1 SUSTENIUM si impone 3-0 in appena un’ora e dieci nella gara unica dei quarti di finale e conquista l’accesso alla quarta Final Four di Coppa Italia della storia societaria, potendo così difendere fino alla kermesse del PalaOlimpia di Verona il trofeo conquistato il 31 gennaio 2010 a Montecatini Terme.


Il match ha proposto un copione molto simile a quello visto nel match del 7 novembre in regular season con i gialloblu spietati al servizio (11 ace, sei solo di Stokr) ed in attacco (55% di squadra) e i brianzoli sempre a ricorrere senza nemmeno troppa convinzione anche a causa della brutta serata di Gavotto (29% in attacco). Mvp del match Osmany Juantorena grazie a numeri vertiginosi: 14 punti, il 77% a rete, un muro, tre ace e nessun errore.


 


Matey Kaziyski (Itas Diatec Trentino): “Ci aspettavamo una partita più combattuta ma l’abbiamo resa facile grazie ad un’ottima serata al servizio che ha fatto subito la differenza. Ora però pensiamo già alla Final Four di Verona, un obiettivo importante. Vogliamo assolutamente la finale”.


Luca Monti (Acqua Paradiso Monza Brianza): “Non è la prima volta che Trento ci mette così tanto in difficoltà con il servizio. Evidentemente soffriamo molto questo tipo di squadra perché si è trattata di una partita fotocopia rispetto a quella persa in campionato. Senza una buona prestazione in questo fondamentale diventa tutto più difficile e a pagare per primo è Gavotto a cui il muro degli avversari ha montato un’attentissima guardia. Mi dispiace per lui perché veniva da un paio di buone prestazioni”.


 


 


BRE BANCA LANNUTTI CUNEO – RPA-LUIGIBACCHI.IT SAN GIUSTINO 3-0 (25-10, 25-16, 26-24) – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Mastrangelo 8, Henno (L), Parodi 12, Wijsmans 14, Grbic 2, Nikolov 17, Patriarca, Volkov 8. Non entrati Fortunato, Montagna, Carletti, Peda. All. Giuliani. RPA-LUIGIBACCHI.IT SAN GIUSTINO: Zhukouski, Van Den Dries 2, Schwarz 9, Bartoletti 2, Dias, Giovi (L), Finazzi 5, Nikic 6, Braga, Maric 8, Cester 1, Steuerwald 1. Non entrati Lo Bianco. All. Zanini. ARBITRI: Castagna, Cipolla. NOTE – Spettatori 1700, incasso 7200, durata set: 19′, 22′, 27′; tot: 68′.


 


Cuneo travolge San Giustino, almeno per due set su tre, e conquista la Semifinale di Coppa Italia. Una partita che si apre con un primo set con una sola squadra in campo: Cuneo imperversa a muro ed è efficace in attacco, San Giustino soffre e si arrende su un 25-10 in 19 minuti di gioco. Le cose non cambiano di molto nella 2ª frazione. Zanini riparte con la diagonale di partenza, ma è la formazione di Giuliani che continua a dettare il ritmo, tanto che sul 10-6 per la Bre Lannutti il tecnico della RPA è costretto ad un time out discrezionale, che ripete sul 12-6. Neanche Dias riesce a mettere una toppa alle difficoltà della formazione umbra e Zanini torna a sostituirlo (anche con un inedito Bartoletti), ma senza esito. Cuneo chiude, non a caso, con un muro di Mastrangelo, fondamentale che ha facilitato di molto le cose ai cuneesi (nel 1° set 6 i muri di Cuneo e 0 quelli di San Giustino, nel 2° 5 quelli dei cuneesi, 2 quelli ospiti,). Dopo la strigliata negli spogliatoi del tecnico L’RPA gioca un terzo set diverso, facilitata anche da una Bre Lannutti meno chirurgica e si porta avanti anche di 3 lunghezze, ma Cuneo recupera e dopo una lunga fase punto a punto l’attacco sul nastro di Maric consegna la vittoria a Cuneo. MVP Grbic


 


Emanuele Zanini (RPA-LuigiBacchi.it San Giustino): “Nei primi due set alcuni giocatori non hanno assolutamente giocato, credo forse anche per l’emozione di giocare per un match cruciale come questo. Peccato perché con due set così poi c’era veramente poco da fare. Dopo la strigliata tra il secondo e il terzo set le cose sono migliorate un po’ e abbiamo potuto giocarcela meglio, poi sono bastati quei due o tre errori di troppo ed è sfumato anche il 3° set. Peccato per come è andata, ma se penso a quali erano i nostri obiettivi ad inizio stagione, siamo comunque stati bravi ad arrivare qui”.


Nikola Grbic (Bre Banca Lannutti Cuneo): “Abbiamo fatto quello che ci eravamo proposti e cioè guardare ad un match per volta, senza fare l’errore di non concentrare le forze obiettivo per obiettivo. Credo che questa sia la mentalità giusta e dobbiamo continuare a porci così a tutti gli incontri. Sono contento perché non abbiamo impiegato troppe energie, in un periodo in cui davvero non possiamo permettercelo”.


 


LUBE BANCA MARCHE MACERATA – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-1 (25-27, 25-17, 25-17, 25-20) – LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Savani 24, Paparoni (L), Vermiglio 4, Conte 2, Stankovic 3, Martino 6, Omrcen 19, Podrascanin 9. Non entrati Lampariello, Marchiani, Vadeleux, Van Walle, Cacchiarelli. All. Berruto. TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Rivera Caamano 13, Coscione 3, Iurlaro 6, Anderson 19, Ferraro (L), Baroti 8, Ananiev 1, Nikolov 6. Non entrati Feroleto, Kindgard, Simeonov, Crigna. All. Di Pinto. ARBITRI: Pol, Padoan. NOTE – Spettatori 1400, incasso 7100, durata set: 28′, 23′, 22′, 24′; tot: 97′.


 


La Lube Banca Marche concede il bis, batte nuovamente Vibo Valentia a distanza di tre giorni dalla sfida di campionato andata in scena in Calabria (stavolta 3-1), e stacca il biglietto per la Final Four di Coppa Italia, Trofeo Banca Popolare di Verona, che si disputerà nella città scaligera il prossimo week end. I biancorossi di Mauro Berruto sabato alle 18.00 se la dovranno vedere con i campioni d’Italia di Cuneo, che stasera hanno battuto San Giustino con un secco 3-0.


Gara inaspettatamente combattuta quella del Fontescodella, dove inizialmente Berruto conferma Facundo Conte nel sestetto titolare tenendo Martino in panca, al cospetto di una formazione calabrese alle prese con moltissime defezioni: out già da qualche giorno Suljagic e Barone (sostituiti dal veterano Iurlaro, titolare, e dal baby Crigna), alla vigilia della gara si sono fermati anche Simeonov (in campo Baroti) ed il libero Fanuli, sostituito da Ferraro. La squadra di Di Pinto parte benissimo, è lineare in ricezione (60% col 45% di perfette) e giostrata a meraviglia da un ottimo Coscione che trova in Anderson il miglior terminale a sua disposizione (9 punti, 78%), e si aggiudica il parziale d’apertura ai vantaggi (27-25 segnato da un attacco out di Podrascanin) dopo che Macerata, presa per mano da un Savani efficace sia in battuta che in attacco (9 punti col 58% e due ace nel parziale, 24 punti finali col 71% in attacco, 3 ace, 2 muri e il titolo di Mvp), aveva raddrizzato una falsa partenza (12-16) trovando prima la parità a quota 19, poi addirittura due set point sul 24-22 (parità con un muro di Baroti). Poi si spegne velocemente dal secondo in poi (Martino in campo al posto di Conte sul 4-5, per lui 6 punti con un buon 75% in ricezione su 14 palloni), sovrastata dal ritorno dei maceratesi che crescono in tutti i fondamentali risultando micidiali al servizio (9 ace totali) e molto più efficaci a muro (7 vincenti), ma anche dai propri, e tanti errori (16) di un attacco che chiude rispettivamente col 32% nel secondo set (17% per Baroti, sostituito nel terzo da Ananiev, 20% per Rivera), e col 40% nel terzo, contro il 74% della Lube che ha un Vermiglio libero di innescare indistintamente (e sempre con successo) tutte le bocche di fuoco a sua disposizione (19 punti anche per Omrcen, che chiude col 53% di efficacia). Nel quarto Vibo tiene botta fino al 17 pari, poi si arrende dopo due battute vincenti consecutive di Podrascanin (3 le battute vincenti, 2 i muri e 9 i punti totali) che valgono la fuga a +3 (20-17) e la qualificazione alla Final Four.


 


Valerio Vermiglio (Lube Banca Marche Macerata): “Il risultato alla fine è stato quello che tutti si aspettavano, ma l’atteggiamento sfoderato in campo non è affatto da considerare soddisfacente. Dal punto di vista tecnico siamo riusciti anche a far vedere delle buone cose, ma ripeto, per la final four servirà tutt’altro approccio rispetto a quello di stasera. Sappiamo di avere tutte le potenzialità per giocare bene e dobbiamo metterle in campo. A Verona si dovrà vedere una Lube Banca Marche che non molla mai”.


Vincenzo Di Pinto (Tonno Callipo Vibo Valentia): “Sono contento di ciò che ha fatto la mia squadra, nonostante le tante assenze siamo riusciti a dare del filo da torcere ad una grande squadra come la Lube. Da incorniciare il primo set, con Coscione grande protagonista, nel quale non abbiamo commesso alcun errore. Poi alla distanza la differenza tecnica tra le due squadre è venuta fuori, Vermiglio e soprattutto Savani hanno spostato il bilancino dalla parte maceratese”.


 


CASA MODENA – SISLEY TREVISO 1-3 (20-25, 35-33, 28-30, 16-25) – CASA MODENA: Manià (L), Fabroni, Kooistra 10, Dennis 5, Berezhko 3, Kooy 16, Casadei 20, Esko, Creus Larry 3, Casoli 10, Diaz 3, Piscopo. Non entrati Ciabattini. All. Prandi. SISLEY TREVISO: Szabo, Fei 24, Horstink 9, Kovar 11, Papi 5, Farina (L), Boninfante 4, De Togni, Bontje 13, Maruotti 9, Bjelica 9. Non entrati Elgarten, Vanin. All. Piazza. ARBITRI: La Micela, Satanassi. NOTE – Spettatori 3200, incasso 24000, durata set: 28′, 38′, 33′, 23′; tot: 122′.


 


La Sisley Treviso vince il Derby d’Italia numero 99 e vola in Final Four di Coppa Italia. I veneti hanno espugnato il PalaCasaModena al termine di una partita ricca di intensità emotiva e tensione sportiva. Oltre due ore di adrenalina che vedono Casa Modena uscire sconfitta dopo che pareva aver miracolosamente invertito le sorti del match.


Alla fine ha pesato la netta differenza a muro: 22 per Treviso, 2 per Modena.


Pronti via infatti e Treviso comanda la gara, domina con Fei, Kovar e la regia di Boninfante. Modena fatica in ricezione ed in attacco, perde il primo set e nel secondo va subito sotto 8-2. Il Prof. Prandi toglie tutti i titolari e mette dentro Fabroni, Casadei, Casoli e Kooy. Sull’11-3 set e partita sembrano chiusa, ma Casa Modena si attacca all’esperienza di un Casoli semplicemente maestoso e all’entusiasmo di Kooy e Casadei. I gialloblù rimontano, il PalaCasaModena è un bolgia, il finale è da togliere il fiato fino al 33-31 che riporta le squadre in parità.


E nel terzo Modena piazza un break decisivo e va sul 18-14 con Alberto Casadei infermabile. Poi Treviso cresce, inserisce Papi e Horstink e questa volta è lei a fare il miracolo: sotto 21-23 piazza muri pesantissimi con Boninfante, impatta e chiude 30-28 in un altro finale pieno di emozioni.


Nel terzo la Sisley conduce praticamente dall’inizio, Modena è un po’ stanca, gli orogranata volano via e chiudono 25-16. MVP Fei


 


Silvano Prandi (Casa Modena): “Faccio fatica a comprendere il nostro inizio di partita. Sicuramente dopo Monza abbiamo avuto una caduta, penso di tensione, ed ora dobbiamo fare un esame di coscienza, analizzare il momento ed essere bravi a ripartire”.


Roberto Piazza (Sisley Treviso): “Potevamo e dovevamo chiudere quel secondo set, poi siamo stati bravi a riprenderci sistemando la ricezione. La semifinale con Trento? L’ultima volta con Trento abbiamo perso nettamente ed il loro allenatore ha detto che erano al 60/70%, speriamo che sabato siano al 50%”.