Non sarà la madre di tutte le partite ma, quella odierna col Città di Castello, è sicuramente una di quelle più sentite della stagione a Santa Croce Sull´Arno.
Si incontrano oggi al PalaParenti (ore 18) due squadre figlie di ambienti piuttosto simili, molto sanguigni, propensi alla lotta, mai domi, sostenuti da due tifoserie con tante analogie fra loro.
Dopo due giornate conciari e tifernati sono già lì nella parte alta della classifica con cinque punti a testa a rincorrere l´attuale capolista Segrate (6).
In sede di mercato i due club hanno cambiato qualcosa e, come per ironia della sorte, Sergio Noda è stato uno fra gli ultimi stranieri a trasferirsi, venendo preso dagli umbri dopo che i “Lupi” avevano puntato sul duo Snippe-Hrazdira.
“Ci hanno spesso copiato e non sono i soli in A2 – disse al momento del trasferimento di Noda in Umbria, un importante dirigente santacrocese – vediamo se stavolta basterà loro per vincere”.
Replica tifernate nel recente precampionato:”Senza l´infortunio a Martin Nemec, l´anno scorso ai play-off, avremmo vinto noi. In finale Padova non avrebbe avuto scampo con un Nemec così in condizione”.
Aldilà della pura rivalità sportiva, va sottolineato, che fra i due club i rapporti sono sempre stati buoni coi presidenti Pantani e Joan esemplari in tal senso e sempre pronti a tener calme le rispettive tifoserie.
Oggi pomeriggio sono annunciati da Città di Castello circa duecento sostenitori tifernati al seguito.
La Curva di casa ha lavorato invece per una coreografia ironica, su un argomento d´attualità, nella cittadina conciaria.
Discorso tecnico. Andrea Radici, ruspante coach della Gherardi, confermerà la formazione tipo con Visentin regista e Giombini opposto, il finnico Lethonen e Di Benedetto centrali, capitan Rosalba e Noda di banda e Romiti libero.
Nella Ngm Mobile (nella foto di Marco Bonucci) il libero sarà Tosi, gli attaccanti-ricettori i biondi Snippe e Hrazdira, al centro confermati capitan Baldaccini e Candellaro, Garnica sarà in regìa mentre per l´opposto la decisione sarà presa in extremis.
Cannestracci, infatti, deve ancora pensarci su fra Cetrullo e Paoletti.

Marco Lepri – Ufficio stampa Ngm Mobile Lupi