Mentre la prima squadra della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora ha chiuso i battenti dopo l’archiviazione dei quarti di finale di play off, le sue giovanili continuano a marciare spedite nei campionati di riferimento. Tutti i piccoli campioni in erba, cari al Team Manager Pino Celani e al Direttore Tecnico Maurizio Colucci, promettono bene, hanno delle belle speranza, e alcuni di loro hanno già avuto qualche “opportunità”. Iniziamo il nostro viaggio tra le giovani eccellenze provinciali raccontandovi la storia di Leonardo Iannarilli, nato a Frosinone il 3 settembre 1993 e da 4 anni atleta di punta di coach Antonio Cortese. Leonardo Iannarilli è arrivato a Sora nella stagione 2007/2008 grazie a un progetto di collaborazione tra la Globo e il Victoria Volley di Frosinone. Le due società, con l’ottimo lavoro dei coach Maurizio Colucci e Daniele Gatto, hanno messo insieme un gruppo che alla base aveva la squadra frusinate compreso Iannarilli, alla quale sono stati aggiunti i sorani Luca Cacciatore, Rudi Rea, Matteo Tersigni e Jacopo Rossi. Questa collaborazione portò alla vittoria dei campionati Under 16 e Under 18.
L’anno sportivo seguente, quello 2008/2009, il quindicenne Leonardo ha salutato i suoi compagni del Victoria Volley, il suo allenatore Daniele Gatto ed è entrato a far parte a tutti gli effetti della società volsca disputando ancora il campionato di prima divisione, quello under 16 vinto nuovamente e quello under 18 conclusosi in semifinale con l’M.Roma. In quella stagione l’allora Globo Sora vinse il campionato di serie B1 entrando nell’olimpo della pallavolo italiana e portandosi con se il settore giovanile che non poteva più prevedere un campionato under 18 provinciale ma bensì di Lega Nazionale. Così Leonardo si ritrovò nella stagione 2009/2010 a calcare campi e palcoscenici importanti del volley che conta arrivando fino al Pala Bre Banca della Lannutti Cuneo grazie alla conquista della Top Pool (terza fase del campionato) della sua squadra.
Ma la scalata del piccolo Iannarilli continua incessante perché in questa ultima annata sportiva, se il buon giorno si vede dal mattino, l’inizio è stato dei migliori. “In estate – ci racconta Leonardo, – ho partecipato a un torneo all’Arnara e qui ho incontrato Adi Lami l’attuale Team Manager della Globo. Abbiamo parlato tanto e alla fine sono andato via con una pulce nell’orecchio. È arrivato il primo giorno di allenamento con il mio gruppo di under 18 guidato da mister Cortese e proprio mentre salutavo i miei compagni è arrivato il DG Alberico Vitullo che mi ha portato a fare due passi intorno al pallone di Sora. Così è arrivata la mia convocazione ufficiale a unirmi al gruppo della serie A per la preparazione atletica ovviamente tutto questo assieme all’altro convocato Luca Cacciatore. Dopo 48 ore ero in palestra con la serie A, un’emozione fantastica che il primo giorno mi ha un pochino frenato ma è passata subito perché tutti i ragazzi, che non conoscevo, mi hanno fatto sentire a mio agio, tra scherzi e risa non mi sono mai sentito solo. Con mister Gatto ovviamente c’era un pochino più di distanza ma un’altra bella conoscenza è stata quella di Maurizio Crispino con il quale per la prima volta ho fatto pesi finalizzati alla preparazione atletica-pallavolistica. A preparazione ultimata, quindi finito questo periodo di circa 3 settimane, sono tornato nel mio gruppo under 18 di Lega dove ho tenuto dei veri comizi per raccontare quello che avevo fatto e visto assieme ad aneddoti e curiosità. Devo confessarvi che passata l’euforia del momento un pochino di amaro in bocca resta…ma sono stato contento lo stesso di tornare a disputare il mio campionato di serie C e Under 18 di Lega”.
Con la speranza di tornare a fare un salto in serie A, Leonardo ricomincia il suo percorso nelle giovanili e ogni giorno in palestra da sempre di più, vuole migliorare, imparare, crescere e soprattutto essere pronto in caso di “chiamata”. Ma il suo appuntamento con il destino era di tutt’altro tipo! In una fredda giornata d’inverno al pallone tensostatico il gruppo di coach Cortese si allenava: “facevamo un esercizio di battuta, con Proietta in zona 1, e ricezione con me e Gaudieri. Arriva la palla e io mi chino leggermente di lato per prenderla battendo non bruscamente il ginocchio a terra. All’istante ho avvertito solo il classico dolorino da battitura per cui ho continuato l’esercitazione senza dargli peso ma quando sono tornato a casa non riuscivo più neanche a poggiare la gamba a terra. C’ho dormito su e il giorno seguente sono andato allo studio medico Phisioglobal da Antonio Ludovici, il nostro terapista di fiducia, che mi ha confermato che non era una semplice battitura e prima di metterci le mani voleva comunque vedere la risonanza magnetica. Così sono stato accompagnato alla Clinica Villa Gioia dove ho fatto tutti gli esami del caso dai quali è venuto fuori un responso chiarissimo: menisco lesionato. La società Argos Volley, nella persona del DG Vitullo, prenota una visita da uno dei miglior ortopedici, il professor Raffaele Iorio, il quale dopo un accurato controllo mi conferma che se voglio continuare a giocare devo operarmi. Il 21 febbraio torno dal professore all’ospedale romano Sant’Andrea per fissare i parametri dell’intervento e dopo pochi giorni Alberico mi comunica che il tutto è fissato per il lunedì 14 marzo. Finalmente arriva il giorno tanto atteso e Maurizio Colucci con la mia famiglia al seguito, compresa la mia fidanzata, mi accompagna alla Casa di Cura Sanatrix. Dopo lunghissime ore d’attesa alle 15,45 mi portano in sala operatoria, mi fanno l’anestesia totale e alle 17,00 torno in camera per poi scoprire che l’intervento in se è durato 8 minuti (mi hanno dato il dvd che ho rivisto comodamente a casa). Dopo un’oretta tutti a casa ma prima si va a mangiare perché ero a digiuno oramai da quasi 24 ore”.
A questo punto sarebbe lecito pensare che per Leonardo cominci un periodo lungo fatto di tanti sacrifici riabilitativi, e invece no perché lui è un duro e il suo fisico ha reagito magnificamente. “La sera stessa dell’intervento ho camminato se pur sorreggendomi a mia madre ma solo perché non potevo piegare il ginocchio. Il giorno dopo piegavo e distendevo la gamba e contraevo i muscoli. Il terzo giorno sono tornato dal professor Iorio per la visita al termine della quale mi ha detto che il ginocchio stava benissimo, non era gonfio, senza liquido, insomma, come se non lo avesse operato, però per tornare ad allenarmi ci voleva ancora più di un mese. Dopo altri 10 giorni sono andato nuovamente da lui e quando ha visto la gamba mi ha detto – ma è questo il ginocchio che abbiamo operato?… senti, fai una cosa, vai a casa, prendi il borsone e vai a fare allenamento! -. Sono praticamente scappato via dallo studio, di corsa a casa e poi in palestra. Era il 24 marzo e non ero mai stato così contento di rivedere i miei compagni e allenatori e anche se ho fatto un allenamento non brillante, non ho avuto paura di correre, saltare, piegarmi, insomma, di giocare di nuovo a pallavolo”.
Ora Leonardo Iannarilli è tornato a pieno regime nei suoi campionati e dopo la bellissima vittoria di domenica in quel di Isernia, è pronto per la trasfertona di Cuneo per giocarsi per la seconda volta la top Pool under 18 di Lega. “Io e i miei compagni andremo a Cuneo più sicuri e tranquilli rispetto allo scorso anno e anche se questa è sicuramente un’esperienza nuova e diversa, per lo meno abbiamo il precedente. Sappiamo che sarà durissima ma ce la metteremo tutta per fare grandi cose anche perché il mio sogno continua a essere quello di diventare un pallavolista professionista e di rigiocarmi quella carta, quell’opportunità che mi è sfuggita quest’anno con l’infortunio. Forse, anzi no, sicuramente quello che mi piacerebbe sopra ogni altra cosa sarebbe fare allenamento con la prima squadra, con la serie A per crescere e migliorami”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora