Con l’arrivo dei medagliati Papi e Fei la squadra ora è quasi al completo.
Per i due piacentini, terminate le Olimpiadi con una medaglia di bronzo al collo, sono stati pochissimi i giorni di pausa: dopo due settimane di stop questa mattina hanno indossato la maglia da allenamento biancorossa e si sono inseriti a pieno regime con il restante gruppo.
Per accoglierli con i dovuti onori, la Società biancorossa ha organizzato, nel pomeriggio, un raduno con una conferenza stampa insolita, interamente dedicata ai due campioni che, prima di trovarsi a vestire la maglia di Piacenza, hanno condiviso per 10 anni la maglia della Sisley.
Gli argomenti di discussione principali sono stati due: l’avventura appena conclusa con la Nazionale e l’avvio sprint della preparazione insieme alla Copra Elior Piacenza.
“Forse se con la maglia azzurra avessi giocato da opposto sarei riuscito a esprimermi meglio – scherza Fei raccontando dell’esperienza delle Olimpiadi di Londra – Lasko, oltre ad avere un’ottima intesa con il palleggiatore, è l’opposto più adatto per quel tipo di squadra. In qualche partita, come il restante gruppo, non è riuscito a esprimersi al meglio anche a causa della pressione a cui tutti quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi sono stati sottoposti; nonostante questo il suo valore non è inferiore. Forse più cambi avrebbero aiutato, ma nessuno può averne la certezza”.
Fei passa poi ad analizzare la sua nuova casa, la Copra Elior Piacenza: “E’ una sensazione strana indossare una maglia diversa da quella della Sisley con cui ho trascorso 11 anni. Qui a Piacenza però sono stato accolto calorosamente, come se fossi a casa, fin dal primo giorno; è stato tutto molto più facile. Il Presidente è solare e inoltre tanti giocatori sono delle vecchie conoscenze. Ci aspetta un anno ricco di impegni, il nostro intento è quello di giocare al massimo, nessuno andrà in campo con la semplice idea di sopravvivere”.
Spetta a Papi, che fino a ora ha ascoltato diligentemente il compagno di mille avventure, la conclusione; anche per lui è d’obbligo la doppia analisi: “Con l’esperienza di Londra sono diventato il secondo giocatore più medagliato alle Olimpiadi: è il quarto podio, e la relativa quarta medaglia, che conquisto. E’ innegabile la soddisfazione: dopo l’avvio complicato e la competizione comunque difficile, la soddisfazione per questo risultato è grandissima. La prima impressione di questa nuova Copra Elior è più che soddisfacente, anzi, ottima. Credo che Trento, Macerata e Cuneo rimangano le squadre più forti, noi però abbiamo un’ottima composizione e siamo ben forniti nel reparto degli schiacciatori. Come ha detto Fox gli impegni nel corso della stagione sono tanti, saremo completamente concentrati sulla Challenge Cup e sul Campionato: ogni singolo giocatore sarà utile nel corso della stagione”.