La C come centrale. La C come capitano e, se vogliamo, anche una grande Certezza. E’ voluto tornare scaramanticamente al numero 14 dopo la parentesi con il quindici gialloblù, targato New Mater, della scorsa stagione. “Svolgere un lavoro che ti diverte e che ti gratifichi allo stesso tempo è una fortuna non da tutti”. Questa fu la sua prima dichiarazione appena giunto qui a Molfetta e pare essere ancora il suo lite motive negli allenamenti quotidiani divisi fra parquet e palestra. “Abbiamo lavorato davvero tanto su noi stessi a livello fisico. E’ un gruppo di giovani che si è unito sin da subito e che si aiuta molto nei momenti di difficoltà, seppure ancora piccoli in questa prima fase.” Alessandro Giosa si presenta in zona mista con il sorriso sulle labbra (e un taglio di capelli giovanile che gli fa guadagnare qualche annetto in meno), svelando anche il bel criterio utilizzato da coach Cichello per eleggere il capitano: ”In realtà tutto lo spogliatoio dopo una breve votazione su dei bigliettini–segretissima- ha votato me. E’ la mia prima volta da capitano ed è davvero una gran bella sensazione”. Il primo dei “non eletti” è stato l’estroso palleggiatore Davide Saitta che ricoprirà il ruolo di vice.

Il neo capitano non manca di ricordare il passato con un allenatore che ha creduto in lui sin dai tempi delle giovanili: Vincenzo di Pinto. ”Ai tempi di Gioia del Colle in Serie A1 devo ammettere che lui credette in me nel farmi giocare da centrale” . Non a caso il suo idolo era proprio un centrale di A1 dell’epoca, un altro pugliese doc che giocava a Gioia del Colle, nonché attuale direttore sportivo della New Mater Castellana: Bruno De Mori. “Era il mio idolo quando lui era in A1 e io fra le giovanili del Gioia. Cercavo di imitarlo a tutti i costi, anche se a posteriori posso dire che ognuno di noi ha avuto ed ha il suo stile di gioco”.

Passano gli anni, cambiano i palloni e le regole ma gente carismatica come il sorridente Alessandro, non molla mai: “E’ cambiata molto la pallavolo negli anni; l’eliminazione del cambio palla ha aumentato la spettacolarità del gioco”. E quest’anno c’è anche questo nuovo pallone: ”C’è da allenarsi anche con il Mikasa specie per chi come me batte in salto float. Credo che globalmente non faremo difficoltà a prenderci la giusta confidenza”.

Una primo approccio in partita è arrivato proprio ieri sera con l’esordio amichevole contro l’Ortona: ”Ognuno di noi ieri sera ha fatto il punto della situazione a livello fisico e tecnico. Abbiamo lavorato davvero tanto e bene questa settimana. Del resto queste sono gare dove non conta guardare il risultato ma servono per chiarirsi le idee e focalizzare l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere. “Sostanzialmente abbiamo messo in campo una buona tecnica-aggiunge Alessandro- c’è da migliorare ma per l’inizio del campionato saremo pronti”

La settimana della Pallavolo Molfetta si concluderà domani sera con la seconda amichevole stagionale (ore 18) contro l’altra matricola dell’A2, la Coserplast Matera di mister Draganov (una vita in serie B fra Calabria, Basilicata, Puglia e Campania) .

Sarà un piacere rivedere a Molfetta in veste di avversario il grande Josè Matheus, campione di quel Molfetta di serie A 2003/2004, che intanto ha vestito le casacche di Bari, Catania e Castellana in A2, e viene da due annate di B1 a Matera. Altre vecchie conoscenze sono il libero Cesare Casulli, ex Molfetta, Peter Janusek, l’anno scorso nelle fila della Carilo Loreto, e Francesco Corsini, centrale della Sir Safety Perugia 2011/2012.