“Eppure un punto debole c’è”. Alessandro Paparoni ha individuato il tallone d’Achille di Macerata. Perché in quella società è cresciuto, pallavolisticamente parlando, perché c’è rimasto fino alla passata stagione, dopo essersi inventato nel ruolo di libero, perché è marchigiano (in qualche maniera anche questo è attinente) e perché, dopo aver visto un recente video, ha capito perché Savani e compagni hanno perduto a Vibo Valentia e, in qualche occasione, sono statti costretti al quinto set. Particolari di piccolo conto, si dirà, perché poi le partite le devi giocare, ma assolutamente in linea con chi sostiene che, per la legge dei grandi numeri, prima o poi ti capiterà una giornata storta.

Paparoni ci spera. Aveva puntato tutto su un’eventuale stanchezza dopo il match di Coppa dei Campioni che la Lube ha recentemente giocato contro Istanbul, invece niente da fare: contro i turchi Savani e compagni hanno passeggiato, senza faticare, sui resti del gruppo guidato da Ivan Miljkovic, sostenendo, praticamente, una seduta di allenamento in attesa dei romani. “Sinceramente – confessa – speravo che si stancassero un po’ di più, che proprio il serbo li impegnasse e li costringesse a spendere molte più energie. Invece il 3-0 secco, con punteggi di tutto comodo sta a dimostrare il contrario di quello che avevo pensato e, in cuor mio, sperato”.

Dalla speranza alla realtà il passo è breve e il libero nero verde non nasconde che domani pomeriggio sarà la M. Roma a dover faticare: “Macerata – dice il libero – è una formazione fortissima, la migliore con Trento. Per tutto il campionato ha dimostrato di essere di un’altra categoria rispetto alle altre, ma non per questo dovremo scendere in campo già battuti. Nessuna squadra è invincibile e tutte hanno dei punti deboli. E poi hanno già perso una volta, a Vibo Valentia, quindi non vedo perché non potremmo riuscirci anche noi”.

Le possibilità di vittoria della M.Roma e il pacato ottimismo di Paparoni derivano, soprattutto, dalla consapevolezza che la squadra ammirata con Modena, nel turno scorso, qualche grattacapo ai marchigiani potrebbe anche riservarlo. A patto che le figuracce con Piacenza e Padova siano ormai un brutto ricordo. “Contro Piacenza e Padova – aggiunge – non eravamo noi. Con Modena si è rivista una M.Roma battagliera, pronta a lottare punto su punto e, soprattutto, un gruppo capace di aiutarsi e sostenersi. Spero che quei due 0-3 casalinghi ci siano serviti a migliorare e a capire che dobbiamo giocare sempre al massimo delle nostre possibilità”.

La partita di domani (ore 17.30) sarà il prologo di un altro confronto che vedrà opposte Macerata e Roma: il quarto di finale di Coppa Italia, in programma mercoledì 25 gennaio. Per la M.Roma, dunque, la gara di domani potrebbe servire per meglio studiare gli avversari e prepararsi con scrupolo superiore al match, probabilmente più importante, di Coppa. “Certamente – continua il libero – cercheremo di sfruttare al massimo il turno di campionato per capire anche quali contromisure attuare in Coppa Italia dove, rispetto al campionato, non avremo prove di appello, poiché sarà una partita secca, da dentro o fuori”.