Ritrovare gli stimoli che servono per concludere al massimo la Regular Season e guardare avanti con la cognizione di causa che dopo il 16 marzo inizierà un altro campionato chiamato playoff, dove gli obiettivi che ci si porrà davanti dovranno essere perseguiti con maggiore determinazione di quanto fatto fino ad oggi. All’indomani del ko interno contro Monza, a fare un’analisi lucida del momento delicato che sta vivendo la Caffè Aiello è il direttore sportivo, Pino de Patto, che non si ferma nemmeno tanto sull’ultima partita in sé, ma fa per certi versi “mea culpa” su alcune scelte effettuate e lancia la sfida per il futuro prossimo, mettendo in chiaro che «con i playoff parte un torneo a sé dove c’è la possibilità di provare a decidere quale può essere il proprio destino, salvo avere chiaro in mente l’obiettivo finale che ci propone di raggiungere». Certo, arrivare ai playoff da una posizione di partenza migliore avrebbe creato meno ansie: «E’ normale che se fossimo stati ai primi posti – continua De Patto – me ne starei più tranquillo e, soprattutto, non guarderei all’attuale classifica della Caffè Aiello con la sensazione che si poteva fare molto meglio. Ma quest’anno è particolare, ci sono state tante cose che, per un verso o per un altro, non hanno girato come dovevano, per cui non ci resta che prendere coscienza del presente e puntare a fare meglio. Resta la soddisfazione d’avere, tutto intorno, un ambiente e un lavoro societario che raccoglie molti altri frutti, a partire dalla certificazione arrivataci dalla Fipav, che ci ha elevati a “scuola di pallavolo” e dalle tante belle iniziative che mettiamo in piedi ogni settimana. Prova ne sia l’affetto della gente e il palazzetto domenica scorsa quasi tutto pieno nonostante la classifica non eclatante». Poi il ds rossonero prova a dare una sua analisi anche più approfondita: «A mio avviso il problema, prima che mentale, è anche fisico. E parte anche dal lungo stop che il calendario ci ha costretti ad osservare tra Coppa Italia e pausa dovuta al ritiro di un club dal torneo d’A2. Ad ogni buon conto, abbiamo impostato una preparazione atletica attinente al nostro progetto originario, che prevedeva di lavorare con i giovani. Poi, avendo cambiato i piani in corso d’opera, ci siamo ritrovati a gestire un team diverso, con atleti che necessitavano di altro approccio. Oggi, con un nuovo preparatore al lavoro con il gruppo, abbiamo intensificato lo sforzo in palestra, per cui alcuni giocatori ne hanno risentito particolarmente. E domenica in campo s’è visto. E’ ovvio – ha quindi dedotto De Patto – che quando non stai bene fisicamente e il tuo copro non fa ciò che solitamente gli riesce, anche mentalmente non si è tranquilli. Ad ogni buon conto, ormai il richiamo atletico credo sia stato quasi del tutto smaltito, per cui già domenica mi aspetto una bella partita, tra due squadre che hanno voglia di superarsi e lottano per obiettivi simili in classifica. Noi dobbiamo ritrovare quelli stimoli giusti che ci possono aiutare a fare meglio, poiché abbiamo un roster fatto di giocatori che, se giocano a pallavolo come sanno, possono fare la differenza contro ogni avversario».

Johnny Fusca
Ufficio Stampa e Comunicazione
Caffè Aiello Corigliano Volley