Nella bella cornice di Pasticceria Al Duomo di via Port’Aurea si è tenuta la presentazione a stampa e tifosi di tre dei volti nuovi della Cmc Porto Robur Costa 2014/2015: Maximiliano Cavanna, Enrico Zappoli e Pasquale Gabriele.
Ad introdurre l’incontro è stato il direttore generale Beppe Cormio, che si è intrattenuto sulle qualità tecniche dei tre giocatori e sugli indubbi margini di progresso vantati da Enrico Zappoli, che con i suoi 19 anni sarà il giocatore straniero più giovane della prossima SuperLega, e di Pasquale Gabriele, promessa fermata da un infortunio alla caviglia che ha richiesto un intervento chirurgico lo scorso febbraio (“Era il più futuribile – ha spiegato Cormio – nella rosa degli schiacciatori del Club Italia che comprendeva anche Fedrizzi e Lanza”). Coach Waldo Kantor, che ha elogiato apertamente le grandi prove fornite da Benjamin Toniutti ai Mondiali in Polonia, ha ricordato che senza la scomoda concorrenza di De Cecco ed Uriarte Cavanna sarebbe stato titolare della sua nazionale ed infine ha espresso la propria soddisfazione per la qualità e la professionalità dei tre ragazzi, mostrandosi particolarmente contento di poter guidare una squadra dall’età media davvero bassa. Maxi Cavanna, di ritorno in Italia dopo l’esperienza in A2 a Brolo, ha parlato a suo volta del coach argentino e quindi connazionale: “Avere Kantor come allenatore mi ha tolto ogni eventuale dubbio a proposito di un ritorno nel campionato italiano, quindi ho rifiutato le molte offerte avute in Argentina per essere qui”. Enrico Zappoli, infine, raccoglie l’eredità del padre Joao Alberto, che ha giocato a sua volta in Italia (a Jesi, dal 1988 al 1992, con Cormio dirigente nelle prime tre stagioni): “Il campionato italiano è il migliore al mondo e Ravenna è una società con una storia fantastica, di conseguenza per me è un grande onore essere qui. Cercherò di crescere e di ritagliarmi uno spazio in questa squadra”. Pasquale Gabriele, poi, dimostrando un eloquio fluente ha raccontato le recenti disavventure fisiche con il proposito di lasciarsele decisamente alle spalle ora che i problemi alla caviglia sono finalmente un ricordo: “Ringrazio Verona ed anche Macerata, che mi ha permesso di venire in una piazza molto importante nella quale voglio ripartire alla grande”.