La stagione magica del Volley Potentino è legata al duro lavoro di un collettivo in cui tutti hanno avuto i propri meriti e i momenti di gloria grazie alla compattezza di un gruppo che ha saputo trovare la propria identità dentro e fuori dal campo. Anche chi ha registrato un minutaggio inferiore, come il centrale Augusto Quarta, si è fatto apprezzare da tutti lasciando un segno indelebile.

Otto stagioni ricche di soddisfazioni nella pallanuoto, poi, la svolta quando era ancora 16enne. La pura curiosità ha spinto Quarta a misurare le doti atletiche nella pallavolo. Una scelta azzeccata per il centrale classe ’93 della B-Chem Potenza Picena, che ora vanta la vittoria del campionato di Serie A2 con una manciata di presenze in regular season e una performance da sogno ai Quarti di Finale di Coppa Italia nella sfida secca del 6 gennaio in casa contro la Cassa Rurale Cantù. Titolare al posto del compagno di reparto Alberto Polo, all’estero con la Nazionale Under 20, il gigante bolognese di 204 cm quel giorno trascinò la squadra alla Final Four con una prestazione perfetta certificata da due ace, tre block e il 67% in attacco. Definito dai compagni un grande agonista anche in allenamento, il centrale biancazzurro ha tenuto alti i ritmi della formazione marchigiana in palestra. Tra l’altro, Quarta ha rischiato di venire catapultato nel vivo del gioco in una fase delicata anche durante gara4 di Finale Playoff A2 UnipolSai a Corigliano Calabro, quando nel terzo set il centrale Enrico Diamantini si è accasciato a terra improvvisamente per un problema alla caviglia. Poi solo la grinta del compagno di reparto e la voglia di finire la gara da protagonista hanno evitato al bolognese un ingresso a freddo.

Augusto Quarta (centrale, Volley Potentino):
«La promozione in SuperLega è mia come dei compagni anche se ho giocato meno degli altri centrali. Tutti abbiamo contribuito alla vittoria finale perché quando 13 atleti sono grandi agonisti fanno i fuochi d’artificio anche in palestra durante la settimana e tengono alti i ritmi. L’esperienza alla B-Chem mi ha aiutato molto a crescere come giocatore e a formare il mio carattere. Ritengo un grande privilegio essermi potuto allenare con un opposto del valore di Federico Moretti anche perché sono i giocatori più bravi che ti aiutano a maturare. In gara4 di Finale contro la Caffè Aiello avevo iniziato a scaldarmi quando ho visto Diamantini in difficoltà. Poi Enrico ce l’ha fatta a continuare, ma non avrei avuto alcun timore a entrare e mi sarei comportato con professionalità come Matteo Segoni dopo il suo ingresso perché coach Graziosi ci ha saputo impartire la sicurezza necessaria per affrontare sfide così importanti. E pensare che fino a 15 anni volevo sfondare nella pallanuoto, poi quasi per caso ho scoperto il volley. Sono contento della scelta che mi ha portato a debuttare nelle giovanili della Zinella Bologna e della Copra Elior Piacenza. Mi sono trovato bene anche nei due anni a Olbia e nel Carpi, ma a Potenza Picena mi si è aperto tutto un altro mondo».

(In foto il centrale Augusto Quarta in Coppa Italia – Scatto di Fabiano Rossi)

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