Il mio sport è differente. Uno degli slogan più belli ed apprezzati della pallavolo trova la trasposizione pratica con l’impresa realizzata dalla Caloni Agnelli sul campo di Civita Castellana.

Neppure il miglior sceneggiatore, infatti, avrebbe potuto scrivere un copione che va a ricalcare l’incredibile epilogo della gara d’andata rovesciandone l’esito. Ancora al tie-break, ancora ai vantaggi. Sotto 0-2 e poi 12-10 nel quinto set, i nostri si scrollano tutta d’un colpo la sindrome del rush finale grazie, nuovamente, ad uno sfavillante Hoogendoorn: il martello olandese, infatti, mette giù il 15-14 e l’ace della vittoria che corrisponde anche al suo punto numero 31 (62%). Ma nella cineteca rossoblu oggi c’è spazio anche per Igor Jovanovic che, una volta trovata l’intesa con i compagni, ha sciorinato giocate d’altissima scuola impreziosite da perle assolute. Due esempi? Un palleggio ad una mano per servire Cavuto in 4 o una finta per trasformare in punto una ricezione lunga. Sull’ideale podio non può mancare neppure Alex Erati, alla seconda consecutiva nello starting, che chiude con 13 punti (64%).

Tuttavia il discorso sembrava già indirizzato dopo un’ora complice il tandem indomabile Banderò (29 punti)-Preti (20). Se l’Olimpia nel primo parziale riusciva a restare in corsa fino al 20-20, nel secondo era un pesante 0-6 (seppur dimezzato due volte grazie all’arma dell’ace, Cavuto 18-15 e Jovanovic 21-18) in partenza ad incidere in modo irrimediabile. Le cose sembrano mettersi ancora peggio nel terzo set quando Civita parte 3-0, ma un muro di Cioffi su Banderò (11-11) unito ad un altro ace di Jovanovic e a tre errori consecutivi dei padroni di casa (14-19) spostano l’inerzia riaprendo la contesa. Bergamo si sblocca anche sul piano psicologico tanto da partire col piede giusto, di farsi riprendere (8-8 e 12-12), ma avere forza, personalità e nervi saldi per rimettere la testa avanti. Un ace di Cioffi (15-12) è il prologo ad un break di 4-0 che diviene un margine di sicurezza tale da resistere anche ad un tentativo di colpo di coda dei ragazzi di Spanakis. Nel tie-break prende forma, in tutto e per tutto, la vendetta rossoblù. Sotto 9-6 e 12-10, Erati stampa Banderò (12-12) e ai vantaggi è Hoogendoorn – ancora una volta miglior realizzatore – a sfruttare la seconda palla match.

“Questa vittoria – dice Angelo Agnelli – ha anche un protagonista fuori dal campo. Il mio pensiero, unito a tanta gratitudine, va ad Enrico Negretti, il nostro vicepresidente, che si è prodigato in prima persona – con un lavoro incessante ed efficace – per portare a Bergamo un giocatore del livello di Igor Jovanovic”.

CIVITA CASTELLANA-BERGAMO 2-3 (25-23 25-20 21-25 19-25 14-16)

CERAMICA GLOBO: Preti 20, Valsecchi 7, Banderò 29, Ippolito 7, Bortolozzo 6, Marchiani 1, Cicola (L), Sacripanti, Pellegrino, Marinelli 3, Lipparini. Non entrati: Saturnino, Scrudato e Gaia. All. Spanakis

CALONI AGNELLI: Pierotti 11, Luppi 2, Hoogendoorn 31, Cavuto 15, Erati 13, Jovanovic 2, De Angelis (L), Cioffi 4, Innocenti, Marsili, Carminati. Non entrati: Gamba e Franzoni. All. Graziosi