Come già accaduto negli anni Novanta, la storia della pallavolo ravennate passa da Atene. Nel ’92 e nel ’93, infatti, il Messaggero di Ricci si aggiudicò per due volte di fila la Coppa dei Campioni sul Pireo. Ed è proprio nell’enorme “Peace & Friendship Stadium”, in una struttura capace di ospitare fino a 17mila spettatori, che la Bunge domani, fischio d’inizio alle 19.30 italiane (ore 20.30 locali, arbitri Gyula Tillmann, Ungheria, e Lutz Steinmetz, Germania), sfida nel ritorno della finale di Challenge Cup i padroni di casa dell’Olympiacos, un avversario che riporta alla mente dolci ricordi in virtù del primo successo nella maggiore competizione europea.

Forti della vittoria per 3-1 nella gara di andata disputata mercoledì in un Pala De André carico di calore e di entusiasmo, con più di 3200 persone a riempire le tribune, a Orduna e compagni per sollevare la coppa basta vincere due set. Un obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere, in quanto sia l’ambiente sia la caratura dell’avversario rappresentano un ostacolo molto duro da superare. In caso invece di affermazione per 3-0 o 3-1 da parte dei greci, la Challenge Cup verrà assegnata al cosiddetto golden set (al meglio dei 15 punti).

A 21 anni di distanza dall’ultimo alloro continentale (nel ’97 il Porto Area batté a Ginevra il Netas Istanbul nella finale di Coppa Cev disputata a Ginevra), Ravenna ha così ancora la possibilità di scrivere il suo nome negli albi d’oro del volley internazionale. “Ad Atene mi aspetto una ‘guerra’ sportiva – inizia il tecnico Fabio Solidove noi dovremo mettere in campo tutte le energie che ci sono rimaste. Abbiamo l’ambizione di poter portare a casa il trofeo, ponendo il suggello a una stagione già fantastica, con il raggiungimento dei playoff scudetto, dove siamo riusciti a mettere in difficoltà una corazzata come Perugia”.

A dare sostegno alla Bunge ci penseranno più di cinquanta sostenitori ravennati, con alcuni di essi che già ieri hanno raggiunto la capitale greca. In testa alla truppa di tifosi giallorossi ci saranno gli Rvs, accanto alla squadra come sempre, mentre nel palazzetto ateniese è prevista anche la presenza dell’assessore comunale allo Sport, Roberto Fagnani. “Non sarà facile – riprende Soliconquistare un obiettivo voluto e ottenuto nel corso della stagione con tutto lo sforzo possibile. In casa nostra abbiamo fatto una grande impresa, centrando una vittoria piena, ma non bisogna pensare al risultato dell’andata e al golden set già raggiunto. Sarà necessario focalizzarsi solo sul match, punto per punto, andando oltre agli ostacoli ambientali che si presenteranno, senza sprecare energie preziose in cose che non siano il gioco. Rispetto a una settimana fa dovremo alzare in modo ulteriore il livello del nostro attacco, della fase muro-difesa e della battuta, anche perché mi aspetto un’Olympiacos ancora più forte. Non bisognerà inventare nulla, ma giocare come sappiamo fare, con l’unico scopo di terminare a testa alta una stagione miracolosa”.

Gli avversari Come all’andata l’Olympiacos guidato dallo spagnolo Fernando Munoz Benitez scenderà in campo con ogni probabilità con il sestetto formato dal palleggiatore della nazionale polacca Drzyga, dall’opposto finlandese Oivanen, dagli schiacciatori Rauwerdink (olandese) e Aleksiev (bulgaro) e dai centrali Petreas e Bohme (tedesco), mentre in seconda linea si alterneranno i liberi Stefanou e Daridis. A puntellare la rosa ci penseranno le bande Roumeliotanis e Christofidelis, l’opposto Zoupani, il regista Stivachtis e il centrale Andreadis.

In video La finale tra Olympiacos e Bunge Ravenna sarà trasmessa in streaming in diretta dalle ore 19.30 italiane sul canale Laola Tv. Questo il link: http://www.laola1.tv/en-at/livestream/olympiacos-piraeus-bunge-ravenna-len. La visione è gratuita sul pc, mentre è a pagamento su smartphone e tablet.

Il cammino verso la finale La Bunge è approdata in finale di Challenge Cup superando uno dopo l’altro i danesi del Gentofte (sedicesimi, 3-0 e 3-2), i cechi del Brno (ottavi, doppio 3-0), i portoghesi del Benfica Lisbona (quarti, 3-1 e 3-2) e i turchi del Maliye Piyango Ankara (semifinale, 0-3 e 3-1, con successo finale al golden set). L’Olympiacos è stato capace di arrivare a questo traguardo al termine di una strada tortuosa: sia nel turno preliminare contro i turchi del Bursa (3-0, 1-3), sia nei sedicesimi contro i francesi del Tours (3-0, 0-3), i greci sono andati avanti grazie ai successi al golden set, mentre in seguito hanno incontrato meno problemi per regolare gli azeri del Baku (ottavi, doppio 3-0), i belgi del Par-Ky Menen (quarti, 3-1 e 3-0) e i russi del Surgut (semifinali, doppio 3-0).

Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini