Si gioca a Natale. O meglio, il giorno successivo. Ma difficilmente l’avversario della Da Rold Logistics Belluno sarà in vena di regali. Perché l’avversario in questione è forse il più in forma del campionato di Serie A3 Credem Banca: il riferimento è alla Tinet Prata di Pordenone. La squadra che chiuderà il girone d’andata. E che, dall’alto del suo quarto posto, vanta una striscia di otto successi in sequenza. 

FESTIVITÀ – Striscia che proveranno a spezzare i ragazzi di Diego Poletto, chiamati ad affrontare la trasferta friulana proprio nel giorno di Santo Stefano: domenica 26, alle ore 18 (garantita, come di consueto, la diretta su legavolley.tv, mentre gli arbitri designati per il match sono Denis Serafin e Nicola Traversa): «Giocare sotto le festività è l’ultimo dei problemi – argomenta il coach della Da Rold Logistics -. Anzi, in Serie A è normale. In più, in questi due anni caratterizzati dalla pandemia, pure i non professionisti si sono abituati a trascorrere il periodo di fine dicembre in palestra». 

ROSICCHIARE – I biancoblù si alleneranno anche domani (venerdì 24), mentre il Natale lo trascorreranno in famiglia: «Affrontiamo una compagine che sta attraversando un momento magico – prosegue Poletto -. È molto forte sia dal punto di vista fisico, sia tecnico. E ha solo peccato in termini di continuità. Ma stiamo parlando di uno degli organici più quotati dell’intero girone. Senza considerare che è temibilissimo al servizio: cinque battitori sono di ottimo livello». Archiviato il passivo al tie-break contro Portomaggiore, il sestetto dolomitico guarda con fiducia al confronto del Pala Prata: «Servirà una partita di grande solidità. Dobbiamo “rosicchiare” tutto ciò che è possibile. Anche se è evidente che ci attende una gara complessa». 

PASSO AVANTI – Manca una sola giornata al giro di boa e il bottino di 17 punti è più che soddisfacente. Poletto, però, chiede un ulteriore passo avanti ai suoi: «Voglio vedere la Drl degli ultimi tempi, non certo la versione del quinto set di domenica scorsa, quando abbiamo mollato troppo presto. Bisogna sempre provarci fino in fondo, per rispetto del pubblico e di noi stessi. Tornando al Prata, dovremo interpretare la sfida in maniera anche un po’ spregiudicata. E senza alcun timore reverenziale».