È il 5 febbraio e la Geetit Bologna sgambetta i rinoceronti, davanti al loro pubblico. Da allora è passato quasi un intero anno solare: più di dieci mesi. Per la precisione, 315 giorni. Un arco di tempo in cui il Belluno Volley ha sempre e solo vinto alla Spes Arena. Ma il fortino non regge sotto i colpi di quella che, attualmente e con pieno merito, è la terza forza del campionato: la Negrini Cte Acqui Terme. Il grande ex Alessandro Graziani – celebrato prima e dopo il match – e compagni la spuntano in quattro set e approfittano di una serata poco brillante dei padroni di casa. Non basta la grande prova di Matteo Mozzato (14 punti con 4 muri). E non basta nemmeno il buon impatto dei fratelli Martinez: in particolare di Gonzalo, capace di inchiodare a terra 8 palloni su 10. Alla luce di questo passivo – il secondo di fila e quarto stagionale – la squadra di Colussi scivola in sesta posizione. E vede ridotte al lumicino le possibilità di qualificarsi per la Coppa Italia.

POLVERI BAGNATE – L’avvio è subito in salita. E le difficoltà dei bellunesi sono rispecchiate dal 24 per cento di un attacco con le polveri bagnate. In più, Acqui Terme – a dispetto dei tanti errori al servizio: ben otto – sale di colpi a muro: E sono proprio due “Monster Block”, di Martino su Antonaci (11-15) e Perassolo su Bisi a dare lo strappo decisivo (13-18). Mozzato riporta a -2 i suoi, ma il break di 5-1 scrive con inchiostro piemontese l’epilogo del parziale.

INFORTUNATO MARTINO – Martino, fino a quel momento efficacissimo, è però costretto ad alzare bandiera bianca per un problema al ginocchio. E la Negrini perde almeno una parte della sua potenza di fuoco. Dall’altro lato, invece, sale d’intensità la pallavolo dei padroni di casa. I quali scappano subito sul 10-6, Ma Acqui Terme non ci sta. E Graziani, dopo aver impattato a quota 18, griffa l’ace del sorpasso (20-21). Si gioca sul filo e il finale ai vantaggi è inevitabile: gli ospiti hanno tre set-ball per portarsi sul 2-0, però non li sfruttano. Allora si prende la scena Schiro, che trasforma in oro gli ultimi tre palloni: quelli decisivi, per il 29-27.

FRATELLI – Gran bella squadra la Negrini: quadrata, organizzata. E solida: anche dal punto di vista mentale. Perché non accusa alcun contraccolpo. Anzi, tiene sempre la testa avanti nel terzo round. E si porta sul 20-16. Coach Colussi prova a cambiare le carte in tavola. E si affida ai fratelli Martinez: Ignacio in regia, Gonzalo in banda. Entrambi rispondono “presente” alla chiamata. Ma non è suffciente: il momentaneo aggancio perfezionato da Gonzalo (22-22) è illusorio, visto che il muro di Esposito e l’attacco di Cester danno forma al 23-25. Acqui Terme è in fiducia e ancora Cester, ben spalleggiato da Graziani, sale in cattedra nel quarto e definitivo atto: Mozzato, con due muri in sequenza, è l’ultimo ad arrendersi. Ma nemmeno lui può evitare che il bottino pieno prenda la strada del Piemonte.

L’ANALISI – «Cos’è mancato? Troppe cose – è l’analisi di coach Gian Luca Colussi -. Rispetto alle ultime gare e al percorso di crescita che stavamo conducendo, abbiamo fatto un passo indietro, anche due. A parziale alibi, più di qualche atleta era influenzato, ma in generale è stata una brutta partita: poco convinti, troppo precipitosi e timorosi. Complimenti ad Acqui Terme».

 

BELLUNO VOLLEY-NEGRINI CTE ACQUI TERME 1-3

PARZIALI: 19-25, 29-27, 23-25, 21-25.

BELLUNO VOLLEY: Maccabruni, Bisi 11, Schiro 17, Bucko 5, Mozzato 14, Antonaci 3; Orto (L), G. Martinez 8, I. Martinez 1, Stufano. N.e. Guolla, De Col, Reyes, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.

NEGRINI CTE ACQUI TERME: Perassolo 13, Baratti, Graziani 12, Martino 6, Esposito 9, Cester 18; Martina (L), Stamegna 6, Bettucchi, Garra, Corrozzatto. N.e. Russo, Morchio. Allenatore: F. Guarnieri.

ARBITRI: Michele Marotta di Prato e Simone Fontini di Aprilia.

NOTE. Spettatori: 650 circa. Durata set: 23’, 30’, 26’, 24’; totale: 1h43’. Belluno: battute sbagliate 24, vincenti 5, muri 8. Acqui Terme: b.s. 28, v. 4, m. 10.