Per comprendere quanto sia legato alla sua terra, e fiero di indossare la maglia della DRL Volley Team, basta guardarlo negli occhi. Occhi che, durante la presentazione alla stampa, si inumidiscono. Perché l’emozione è impossibile da arginare. Ed è paragonabile solo al desiderio di scendere in campo per portare in alto il nome di Belluno.

SANA COMPETIZIONE – Andrea De Col è semplicemente raggiante al pensiero di immergersi nell’atmosfera della Spes Arena: «Ringrazio la società. Sono molto orgoglioso di essere qui e ho una gran voglia di mettermi in gioco e di impegnarmi». Il centrale, che tra poco più di un mese spegnerà venti candeline, ha solo un piccolo neo. Ed è legato a un fastidio al ginocchio: «Ma sto già lavorando al massimo per togliere questo dolore. Poi sarò pronto a dare il mio contributo: spero già da settembre». Alla DRL ritrova Mozzato, con cui aveva condiviso l’esperienza al Volley Treviso: «Arrivo in una grande squadra, ma soprattutto in uno splendido gruppo. So che ci sarà competizione, ma sana. Sono entusiasta al pensiero di iniziare».

PELLE D’OCA – All’Arena di Lambioi, quando difendeva i colori della Med Store Tunit Macerata, ha sfoderato una prestazione di altissimo livello: «Ricordo un palazzetto incredibile, un tifo da pelle d’oca. Qualcosa di raro. E di emozionante». Nelle Marche, Andrea è cresciuto sotto ogni punto di vista: «Ho vissuto un’esperienza molto formativa, a contatto con atleti maturi e di alto livello. Non è stato facile, ma ora ho una maggior consapevolezza di me stesso». De Col ricorda bene l’ultimo turno di regular season: «E in particolare l’interminabile il viaggio da Macerata, in pullman. Ma, quando sono sbucato dalla galleria e ho visto il lago di Santa Croce e le montagne, mi si è allargato il sorriso. Io sono andato via, ma il mio cuore è sempre rimasto nel Bellunese». Promesse? Una: «Darò tutto per ripagare la fiducia di una società arricchita da persone che spingono al massimo. E che hanno creduto in me».

TEMPISTICHE – Il vice presidente Andrea Gallina abbraccia idealmente il centrale originario dell’Alpago: «Abbiamo bisogno di ragazzi promettenti. E se poi sono pure della zona, tanto meglio. Ad Andrea auguro di mettere in difficoltà coach Colussi». Sorride il direttore generale, Franco Da Re: «Questa presentazione arriva con un anno di ritardo, abbiamo sbagliato le tempistiche. Scherzi a parte, era giusto che De Col prendesse la sua strada. Ora siamo felici di ritrovarlo più maturo, dopo un campionato in una realtà importante. È bellunese, giovane, ha un gran fisico. Ed è giusto che giochi a Belluno». Giusto, sì. Lo dicono anche quegli occhi che luccicano.