Per lui, garantisce un guru del volley italiano come Marco Bonitta, campione del mondo con la Nazionale femminile. In più è grande amico, ed ex compagno, di Alessandro Bovolenta, uno dei più floridi talenti del panorama internazionale. Non c’è dubbio: Simone Orto parte da referenze di altissimo livello. E ora è pronto a recitare da protagonista nella sua prima, vera esperienza nel mondo dei grandi: al Belluno Volley.

TATTICA – «Ho trascorso l’ultima stagione a Ravenna – ha raccontato il libero nella presentazione via Zoom – in una piazza storica di questo sport. Lì ho imparato un sacco di cose: dalla tattica a quanto studio ci sia dietro una partita. Prima giocavo un volley più primitivo, ora è diverso». Orto ha un ruolo chiave: «Un buon libero riesce a essere il perno della squadra. Anche perché è colui che comanda la seconda linea. Dal canto mio, inoltre, cercherò di portare la grinta e l’entusiasmo del Sud: caratteristiche essenziali per compiere il salto di qualità». Classe 2004, catanese di origine, ha uno scudetto Under 19 in tasca e il titolo di miglior libero delle finali: «Ho scelto Belluno su consiglio di Marco Bonitta. Fra le Dolomiti voglio mettermi in gioco».

FEEDBACK – Anche il direttore generale Franco Da Re chiama in causa coach Bonitta: «Oltre a essere un amico, è uno che di pallavolo ne capisce. E ci ha dato un feedback davvero positivo su Simone: un libero forse più ricevitore, che difensore. Ed è meglio così, se consideriamo che in rosa non abbiamo ricettori puri. Simone, inoltre, è un ragazzo che si applica e ha margini di miglioramento importanti». Alla Spes Arena troverà un collettivo rinnovato: «Nonostante i cambi di categoria e di giocatori – interviene il team manager Riccardo Zanolli – qui a Belluno sono sempre nati dei gruppi sani e affiatati. Noi dello staff abbiamo la responsabilità di includere tutti e di far sentire a proprio agio gli atleti».

ECONOMIA – Il volley è prioritario, ma Orto non perde di vista lo studio: «Sto pensando di iscrivermi alla facoltà di Economia, all’Università di Bologna. A quel punto seguirei le lezioni online». Lezioni di altra natura, invece, si svilupperanno sotto le volte dell’Arena di Lambioi: «Col tempo ho imparato a gestire l’ansia – riprende il diciannovenne siciliano -. Vivere lontano dalla mia terra d’origine non mi spaventa. Al contrario, ho la possibilità di imparare da persone più mature e competenti». Simone guarda in alto, pur tenendo i piedi per terra: «La crescita, in ambito personale e di squadra, la metto al primo posto. E il fatto di approdare in una società così strutturata mi regala parecchi stimoli». Ancora qualche partita a beach, un po’ di vacanza a Gallipoli e poi si comincia: Orto coltiva nuove ambizioni. Al pari del Belluno Volley.