Ci sono sconfitte e sconfitte. Contro Trento lo 0-3 è stato causato dalla forza dell’avversario, contro Monza condizionato dall’infortunio di Rivaldo, questa sera a Vibo condizionato da episodi. Una battuta sbagliata o un contrattacco fallito nei primi due parziali, due errori arbitrali certificati nel terzo set (un ace chiamato fuori sul 22-22, un tocco a muro su diagonale di Spescha sul 25-25).
La Prisma Taranto incassa sul campo del Tonno Callipo la terza sconfitta consecutiva per 3-0 ma avrebbe meritato sicuramente qualcosa di più.
Padroni di casa che a sorpresa fanno turn-over (hanno giocato mercoledì il recupero della prima giornata) inserendo dall’inizio il recuperato opposto Simeonov, il centrale Moltò (ex di turno) e il ricevitore Saraceni al posto rispettivamente di Marquez, Barone e Contreras, titolari sino al match precedente.
Tra i rossoblù, privi di Rivaldo ed Elia, c’è Moretti in posto due. Il giocatore marchigiano riscatterà il negativo esordio della settimana prima con un’ottima prestazione in attacco (18 punti).
Come detto nel prologo, gli episodi decidono il match in favore di Vibo. Nel primo parziale, come nel secondo, la Prisma paga a caro prezzo qualche errore gratuito ed il solito passaggio a vuoto della durata di cinque minuti che permette agli avversari di scavare il solco giusto e farci cadere dentro i rossoblu.
Nel set iniziale accade che Vibo si porti subito 6-2 grazie ad un migliore cambio palla, ad una fase muro-difesa attenta e ad un muro aggressivo, al contrario di Taranto nel quale funziona solo la fase punto. Il servizio,infatti, si dimostrerà come al solito falloso e poco insidioso, il muro a lunghi tratti scomposto e la difesa non sempre reattiva.
Vibo va avanti anche 10-5 ma la Prisma diemezza lo svantaggio (12-10, 14-12) grazie alla buona vena di Abbadi e Moretti. Un ace di Saraceni riporta Vibo a più quattro (16-12). Taranto comunque si riavvicina ed arriva a meno uno (19-18) grazie ad un muro di Moretti su Saraceni. Sul 20-19 Candellaro sbaglia una battuta con i piedi a terra ed i compagni si disperano. Errore decisivo anche perché dopo il muro di Cozzi del 22-20 che tiene in vita le speranze tarantine, Vibo piazza il break decisivo con l’ex Moltò (11 punti di cui 5 a muro in totale) che mura Cozzi per il 24-20. Chiude Andrae 25-21. La Prisma si consola con un Moretti super (7 punti e 70% in attacco).
Nel secondo parziale la Prisma prova a breakkare (0-2) ma viene subito ripresa e rimontata (7-5 ancora un muro di Moltò su Moretti). Anche in questa occasione un errore in battuta (quello di Moretti sul 9-7) permette a Vibo di andare a più tre. Un ace fortunoso di Abbadi riporta sotto Taranto (14-13) ma sul 15-14 altro break di Vibo (muro di Gonzalez su Cleber e rigiocata vincente di Andrae dopo un contrattacco fallito da Cleber). Si gioca punto a punto sino al 20-19 poi i soliti tre minuti di vuoto condannano il team di coach Montagnani che va sotto 23-19 sfarfallando in ricezione su una battuta a paracadute di Andrae e si prende due muri consecutivi in faccia. Set chiuso.
Nel terzo parziale il raid iniziale di Vibo (5-1) fa pensare che il match si possa chiudere anticipatamente senza battaglia sottorete. Invece la Prisma sorretta dal solito Moretti, dalla regia ispirata di Suxho e dalla grandissima vena di Cleber (11 punti solo in questo parziale) vende a caro prezzo la propria pelle.
In più occasioni gli jonici si portano a meno uno dai padroni di casa (6-5,11-10,13-11). Intanto entra Spesca per Abbadi, in debito di condizione fisica. Vibo vola sul 16-12 ma la Prisma non molla e quando sul 20-16 si pensa che la partita stia per andare in archivio ecco la reazione giusta. Vibo sbaglia qualche battuta di troppo mentre Taranto con Moretti e soprattutto Cleber (suo l’ace del 22-22) pareggia. Proprio sul pari 22 un servizio di Cleber messo in campo viene chiamato out dal primo arbitro Cinti. Si gioca punto a punto e si va ai vantaggi dopo che sul 24-22 la Prisma annulla due match ball a Vibo (Cleber a segno da seconda linea e Spescha che mura Simeonov). Sul 25-25 un attacco di Spesca toccato a muro dagli avversarsi è considerato buono dal giudice di linea la cui decisione viene corretta dal primo arbitro. Sul 26-26, Moretti sbaglia la battuta (unica pecca del suo match) e Suxho serve Cozzi per un primo tempo out . Vibo vince, Taranto recrimina ma deve anche fare anche un pò di autocritica.

Paolo Montagnani (Prisma Taranto): “Ho visto la mia squadra reagire bene anche nei momenti di difficoltà. Forse avremmo bisogno di qualche muro in più, soprattutto nei momenti particolari. Speriamo di recuperare Rivaldo anche se Moretti non ha demeritato”.

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