PRISMA TARANTO 3

BANCA ETRURIA AREZZO 0

Progressione set: 25-20,33-31, 25-22

Prisma Taranto : De Giorgi 3, Schuil 17 ( 47% in attacco) , Giretto 9 ( 64% in attacco ), Heikkinen 10 ( 64% in attacco, 2ace), Castellano 8 ( 47% in attacco, 64 % di ricezione positiva, 40 % perfetta, 2 mv), Patriarca 7 (54% in attacco, 64% positiva, 40% ricezione perfetta), Vicini (libero, 64% di ricezione positiva e perfetta), Ricciardello 0 , Valdir 5 ( 60% in attacco, 2 mv), Gatin 2, Mazzarelli 0, Giosa 0. All. Di Pinto
Banca Etruria Arezzo : Tiberti 1, Maric 15, Juricic 3, Grassini 4, Suela 17, Lirutti 13, Vanni (libero 48% di ricezione perfetta), Guagnelli ne, Czekiel ne, D’Elia 0, Francescani 0, Salvi ne . All. Morelli

Arbitri: Pozzato di Bolzano e Falzoni di Bologna

Durata set: 28’, 35’, 22’

Note: Spettatori 900 circa, Taranto: bs 14, ace 3, mv 9, errori punto 6, Arezzo: bs 13, ace 1, mv 5 errori punto 8.

La Prisma Taranto dimentica la sconfitta nel derby di mercoledì contro il Gioia e torna al successo pieno liquidando un Arezzo dotato di buone individualità ( Maric e Suela) ma ancora poco squadra ( inedita la coppia di centrali Juricic-Saccardi) che paga anche l’assenza in panchina dell’ head coach Provvedi rimasto in Toscana per stare vicino alla moglie partoriente.
Nel sestetto rossoblù sul parquet c’è anche Schuil, autore comnque di una buona prova, in dubbio sino all’ultimo per una contrattura alla spalla.
La cronaca del match vede subito capitan Giretto e compagni partire con il braccio giusto nel primo set ( 60% in attacco). I punti di vantaggio diventano quasi immediatamente quattro (10-6) quando Heikkinen ( ancora una prova positiva per il centrale finnico) piazza a muro le sue manone sul temuto opposto serbo Maric, molto ben arginato in questo frangente, tanto da mettere a terra il primo pallone vincente sul 20-17. Nel frattempo Taranto mantiene a debita distanza l’Arezzo e Valdir , entrato in coppia con Mazzarelli ( fuori De Giorgi e Schuil) per pochi palloni sul 19-16, mette a segno due punti ,: un muro su Suela (quello del 20-16) ed un attacco vincente ( quello del 22-19). Il 23-19 timbrato da Castellano chiude virtualmente la pratica del primo parziale.
La seconda frazione di gioco si mostra equilibrata ( 6-6, 11-11, 16-16, 23-23) per tutta la sua durata e palpitante anche se l’Arezzo si stava costruendo la vittoria del set allungando di due punti ( 20-22, 21-23)sul finire. La contesa si decide ai vantaggi dopo che Taranto fallisce cinque set ball ( sul 26-25, 27-26, 28-27 , 29-28, 31-30) ed Arezzo ne manca tre ( 23-24, 24-25, 29-30). Alla fine pesano gli errori ( una battuta sbagliata di Suela che sul 22-23 aveva già mandato out un pallone importante ed uno svarione del palleggiatore Tiberti) commessi dai toscani che qualche pallone prima subiscono un muro a uno pesante per il morale ( il piccolo palleggiatore De Giorgi sul gigante Maric per il 31-30 rossoblù).
Ed è in pratica a muro che la Prisma costruisce il successo di questo set ( ben sei con Giretto ottimo protagonista).
Il fattore psicologico ha un peso determinante sull’economia del terzo parziale perché l’Arezzo pur non mollando ha subìto il contraccolpo del precedente set e Taranto, invece, continua a macinare il suo gioco e presto si ritrova con un rassicurante vantaggio di punti (13-10) che consente a coach Di Pinto di mettere forze fresche sul parquet chiamando dalla sua dotata panchina prima Gatin ( sul 14-12 sostituisce un nervoso Castellano) e poi Valdir ( sul 16-14 al posto dell’acciaccato Schuil), i quali sono i protagonisti della seconda parte del terzo set e mettono la loro firma sul definitivo successo. Il primo mette a terra i palloni del 23-21 e del 25-21, il secondo si presenta con tre punti ( quelli del 18-16 , del 19-16 con tanto di muro sbattuto in faccia a Suela il migliore attaccante degli ospiti e del 24-21 ).
Una conferma ulteriore sulla fiducia che si può accordare a giocatori che solitamente non figurano nel sestetto titolare.
Unica nota stonata il poco pubblico presente sugli spalti in parte dovuto all’orario scomodo di inizio gara ( 20.30 del sabato sera) ed in parte alla sconfitta nel derby che ha allontanato la parte umorale degli appassionati jonici. Eppure la squadra era e resta prima in classifica.

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