SÜDTIROL ALTO ADIGE – TERRA SARDA CAGLIARI 3-2 (25-18, 25-20, 19-25, 23-25, 15-12)
SÜDTIROL ALTO ADIGE: Monopoli 2, Kirchhein 14, Heikkinen 12, Sborgia 12, Lirutti 15, Gil 21, Susio (L), Casagrande, Postiglioni, Santià. N.e. Eurico e Götsch. All. Flavio Gulinelli.
TERRA SARDA CAGLIARI: Fabroni 1, Soto 34, Curti 8, Baldaccini 3, Moreno, Barbareschi 11, Pagotto (L), Scilì 1, Keyr, Mascia 6, Ardu 4. All. Emanuele Fracascia.
ARBITRI: Gabriele Balboni di Torino e Marco Cerquoni di Settimo Torinese (TO).
DURATA SET: 20′, 22′, 20′, 24′, 14′.
NOTE – Südtirol: battute errate 14, aces 3, muri 11, errori 18. Cagliari: battute errate 18, aces 4, muri 7, errori 12.
BOLZANO – Sesta vittoria consecutiva per il Südtirol Alto Adige, che batte la (ex dopo i risultati odierni) capolista Cagliari al termine di un match mozzafiato davanti a 600 spettatori in delirio, compresa una sparuta ma rumorosa rappresentanza sarda. Nella giornata dei tie-break (ben 6 su 8 partite), il Palaresia non sfugge alla regola, ma la squadra altoatesina si morde le mani per aver sciupato un quarto set che la vedeva avanti 19-14, con la prospettiva quindi di portare a casa il bottino pieno e accorciare quindi ancora più le distanze da Loreto. Il rammarico è però sfumato dal fatto di aver battuto una squadra forte – trascinata dall’incontenibile Soto (34 punti, metà del bottino ospite) e dalla “rivelazione” Ardu – e di aver colto la prima vittoria in campionato contro Cagliari, dopo tre sconfitte nette. E soprattutto dal fatto che poteva anche finire peggio: nel quinto set infatti al cambio campo il team di Fracascia conduceva 8-5, e la rimonta biancorossa è stata aiutata anche da 5 servizi ospiti sbagliati.
Nelle fila altoatesine chiaramente voti alti per tutti, anche per la determinazione nel ritrovare morale dopo la cocente delusione del quarto set, e raddrizzare un tie-break che sembrava compromesso. Da sottolineare l’ottima prova di Gil, tornato ai suoi livelli, e del libero Susio, protagonista di recuperi da applauso a scena aperta. Tra i sardi invece è ovviamente Hector Soto – fermato pochissimo – a spiccare, ma la sorpresa è stata il giovane alzatore Alessandro Ardu, entrato a metà secondo set al posto di uno spaesato Fabroni: se è ingiusto (per i suoi compagni) dire che ha cambiato da solo la partita, è altrettanto vero che da quel momento Soto è diventato una macchina da guerra mentre Ardu si è preso anche il lusso di murare, fare aces e attaccare di prima come il suo collega Monopoli.
La cronaca. Il primo set inizia con tre battute sbagliate (su 5 servizi) di Bolzano, che tengono Cagliari avanti fino al 4-5. Un muro di Gil su Moreno apre le danze (6-5), il +2 arriva con un attacco di Lirutti (ottimo nella frazione con 6 punti) su ricezione lunga, poi Ace firma l’ace del 10-7. Kirchhein mura per il 12-8, dall’opposto brasiliano arriva anche l’altro break (17-11), complice la pessima ricezione sarda. Sul 18-12 messo giù di prima da Monopoli esce lo spento Moreno ed entra Mascia, che non uscirà più. Baldaccini con un ace accorcia (18-14), ma un muro Heikkinen rimette le cose a posto (22-16), il 24-17 arriva da un’intesa sbagliata in veloce tra Fabroni e Baldaccini, chiude Gil.
Nel secondo set Cagliari parte meglio (1-3 con muro Mascia), un errore di Sborgia porta gli ospiti a +3 (2-5), un’altra intesa maldestra tra Fabroni e Curti ed è 6-7, il pareggio arriva (9-9) con uno dei pochissimi errori (5 in tutto) di Soto. Il trio di palla alta altoatesino firma l’allungo (14-11), con Gil (8 punti) in grande evidenza. Il +4 è un muro di Sborgia (18-14), sul 19-14 arriva quella che poi si rivelerà al svolta: Ardu sostituisce Fabroni. Il set è ormai andato, il 23-19 è una doppia (per fortuna esistono ancora gli arbitri che fischiano i falli in palleggio…) di Soto, Postiglioni appena entrato procura la palla set (24-19) e poi l’annulla con una doppia, il 2-0 è un servizio in rete di Soto.
La terza frazione si apre come le precedenti, ossia con Cagliari avanti (1-3 su muro Curti), Stavolta però il vantaggio ospite non si ferma qui, e con due errori Gil ed un contrattacco, la Terra Sarda vola (1-6). Il 4-9 è ancora un errore (Heikkinen), quindi – su battuta insidiosa di Kirchhein – il Südtirol risale la corrente con due punti del centrale finlandese e si porta a -1 (8-9) con un’invasione di Ardu. Ma il secondo alzatore sardo ha ormai messo in moto Soto (10 punti nel set), che passa da ogni parte e così Cagliari vola fino al 15-21 che porta la firma proprio di Ardu (ace). Si chiude, è non è un caso, con un attacco di Soto.
Bolzano non ci sta a disputare il secondo tie-break stagionale e inizia a spron battuto il quarto set. Kirchhein, muro Monopoli, errore Baldaccini e ancora Kirchhein: 4-0. Soto rimette in moto Cagliari che va 4-3 con un muro Mascia, Janne risponde con un blocco che vale il 9-6, sul 9-7 entra Scilì per Baldaccini. L’11-7 è un ace di Lirutti, il vantaggio arriva a + 5 con Sborgia, Soto sbaglia ed è 17-11. Sul 19-14 sembra fatta per Bolzano, ma la capolista non è tale per caso. Ardu mette giù un pesante muro (19-16) su Lirutti, che risponde subito (20-16). Ardu però è in serata di grazie e trova un ace di platino (20-18), un pallonetto di Gil riapre il solco (21-18) che si richiude subito dopo con un muro di Soto (21-20). Il Südtirol è in apnea, e l’aggancio arriva con un muro di Curti (22-22). Gil firma l’ultimo vantaggio biancorosso, poi arrivano un attacco ed un ace di Soto, e infine Lirutti spara lungo un diagonale: dopo Bassano, è ancora tie-break.
Nel quinto set è Cagliari, galvanizzata dal pericolo scampato, ad uscire meglio dai blocchi (3-5), due errori altoatesini lanciano gli ospiti sul 4-7, al cambio campo Terra Sarda è ancora avanti di tre (5-8). Lirutti, Gil e Heikkinen (muro) firmano l’aggancio (8-8), Soto mantiene i suoi avanti fino al 9-10, il sorpasso arriva con un attacco out di Barbareschi (11-10), Soto rimedia ancora ma è l’ultima parità: lo stesso Soto commette una doppia evitabile (13-11), Lirutti chiude una ricezione lunga, Soto annulla la prima palla match ma è lo stesso opposto portoricano a spedire in rete il servizio che consegna la vittoria agli altoatesini.

Nella foto: l’esultanza di Emanuele Sborgia e Natale Monopoli

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