Che gara!!! E’ difficile trovare gli aggettivi per descrivere nel modo più appropriato l’incontro tra la Salento d’Amare Taviano e la SEC Isernia. Oltre due ore di gioco intense in cui nessuno dei due sestetti ha saputo prevalere in maniera netta per accaparrarsi l’intera posta in palio. Il tie break – degno finale per una partita del genere – è andato ai molisani, ma nulla da recriminare se fossero stati i padroni di casa a prevalere.

La prima frazione di gioco va meritatamente agli avversari, apparsi più incisivi in attacco, con l’opposto brasiliano Rodrigues davvero incontenibile; dall’altra parte della rete gioca solo Batte, ma non basta: le due bande Spescha e Suglia evanescenti tanto in attacco quanto in ricezione, un gioco a tratti scontato, muro-difesa inesistenti. Tutta un’altra Isernia – anche mentalmente – rispetto a quella di sette giorni prima. Coach Mosca corre subito ai ripari, fuori Spescha e dentro il giovane Rosso, per la gioia del trainer azzurro Lorenzetti, presente sugli spalti del Palasport “William Ingrosso”; e successivamente, Alderman andrà a sostituire Longobardi in regia, ma nessun cambiamento. I locali vanno sull’1 a 0 grazie ad un ace dell’opposto brasiliano, una vera condanna per la ricezione biancoazzurra.

Con queste premesse e con due punti dell’inarrestabile Rodrigues si apre il secondo set e gli oltre 700 calorosissimi spettatori presenti sulle tribune dell’impianto pugliese si aspettano una passeggiata dei loro beniamini. La smentita arriva subito. La SEC Isernia è già sopra di due al primo time-out tecnico e sembra rivitalizzata tanto in fase di ricezione che di difesa. Suglia, l’ex di turno, è di gran lunga più incisivo, si rivede il muro e Popp, Ereu e Postiglioni, in grande spolvero nel primo set, trovano meno spazio. Sul 17-19 Maresca prende il posto di Spescha per contribuire a lasciare invariato il distacco. Inizia la girandola di sostituzioni anche per coach Gulinelli, mentre i biancoazzurri chiudono il cambio. Al suo rientro in campo lo schiacciatore romano mette giù due palloni decisivi che fanno 21-24. Sarà ancora un ace, questa volta dell’australiano Alderman, a chiudere il secondo parziale.

Il terzo set si apre con un muro di Spescha e una serie interminabile di errori al servizio. Entrambi i trainer sanno benissimo che per avere la meglio sugli avversari bisogna metterli in difficoltà in ricezione; i tanti errori in battuta sono proprio la conseguenza del servizio forzato. La Salento d’Amare Taviano fa un break di 7 lunghezze, solcando un gap (15-10) che il regista Paolucci può amministrare con facilità. In casa SEC si prova a cambiare: rientra sul parquet Suglia, sostituito ad inizio set da capitan Maresca; trova spazio anche Di Marco per rilevare Cricca, ma la frazione pare compromessa e la buona vena delle bande giallorosse non aiuta di certo.

Allora si pensa che il secondo set finito nel paniere degli ospiti è stato solo un sussulto d’orgoglio, ma non è così! I due centrali in forza alla SEC Isernia vengono serviti con maggior frequenza dal proprio palleggiatore, soprattutto Costantini risulterà assai incisivo (73% di positività in attacco); la difesa avversaria perde colpi e Batte, Spescha e Suglia fanno male, pungente anche il loro servizio; la ricezione pentra torna a farsi impeccabile e sale in cattedra insieme al muro, tanto che Gulinelli sul 14-20 propone la carta Pierini per far rifiatare Paolucci, in questa fase, a servire i compagni sempre con il muro piazzato. Sul 17-22 una decisione arbitrale dubbia accende gli animi, già caldi, di giocatori e pubblico; ne vengono fuori due ammonizioni comminate entrambe alla panchina ospite. Il vantaggio per Gatto e soci si riduce al minimo (21-22), il successivo attacco out di Spescha riporta le sorti del set in equilibrio; Cricca prova a mandare avanti i suoi, ma un nuovo attacco out, questa volta di Batte, annulla il vantaggio, segue un’invasione dei locali e un muro di Spescha, che in questo modo si fa perdonare la prova non brillante. La SEC Isernia agguanta, meritatamente – per aver dominato senza sbavature la frazione – il pareggio nel conto dei set.

Si va al tie break. Gli ospiti partono meglio con Costantini, Cricca e Suglia sugli scudi (5-8), ma Rodrigues al quale vengono affidati i palloni caldi rimette i suoi in carreggiata. Batte dall’altra parte non è da meno. Dal 12 pari si procede punto a punto, tanto da andare ai vantaggi. Sarà un attacco out dei locali a consegnare il match agli uomini di Mosca.

Il tecnico in forza alla compagine di patron Vitullo con diplomazia loda tutti i suoi uomini, senza preferenze, ma per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere a tale match, a dir poco avvincente, la svolta è stata l’inserimento del regista Alderman, in panca al fischio di inizio per il problema alla mano destra, non ancora recuperato del tutto. Il tabellino parla di 9 score per lui: un ace, tre muri, un recupero prodigioso sulle alte transenne del PalaIngrosso e ben cinque punti in secondo tocco, 83% di positività in attacco che poteva essere addirittura il massimo se avesse messo giù la “pipe” offertagli da capitan Maresca nell’insolita veste di alzatore.

Altro plauso va al caloroso pubblico di casa, e in particolare agli ultras giallorossi, che hanno incitato senza sosta alcuna i propri beniamini dal fischio di inizio fino alla palla sparata out.

La SEC Isernia torna dal Salento con due punti in più che le permettono di riagguantare in classifica proprio i pugliesi. Inoltre, due vittorie al tie break, entrambe in rimonta, hanno da dire molto di più del successo in sé!

Anna Palermo
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