Andrew Hunter è dell’Acanto. Le qualità del palleggiatore ‘aussie’ si sposano con la necessità dei dirigenti virgiliani di restituire al più presto un assetto credibile alla squadra, che proprio ieri sera al PalaBam ha assistito all’investitura di Sergio Gelati. Prima della seduta di allenamento la società ha comunicato ai giocatori le dimissioni di Gigi Schiavon. Un monologo, anzi due: prima il presidente Ferdinando Emanuelli, poi il suo vice Carlo Negri. Finito il’sermone’ gli atleti hanno iniziato a sudare, malgrado la temperatura polare del PalaBam. Gli occhi erano chiaramente puntati su Andrew Hunter, il palleggiatore che sostituirà l’infortunato Enrico Pinzi. Nato il 28 luglio 1977 ad Adelaide da madre australiana e papà scozzese (trasferitosi in Oceania all’età di 14 anni), Hunter è in possesso del passaporto britannico e si presenta così:”Dopo aver giocato a Castelnuovo del Garda sono rimasto in stand-by durante l’estate ma la nuova società mi ha comunicato di essere orientata su Carletti. Così, libero di tornare in Italia, più avanti nella stagione o di trasferirmi in Francia, ho accettato di andare a giocare nel campionato estone. Nelle scorse settimane sono stato in contatto con Michieletto e alla fine sono approdato qui, rifiutando l’offerta tedesca dell’Unterhaching”. Si allena al PalaBam solo da una settimana e ha già vissuto gli effetti del ‘ciclone’ Schiavon.”Beh, credo che per lui si sia trattato di un’opportunità cui non poteva rinunciare (riferendosi con certezza all’insediamento sulla panchina di Padova nel massimo campionato, ndr). Nessuno lascia un contratto in essere senza averne un altro in alternativa”. L’obiettivo è debuttare domenica a Genova:”Domani (oggi, ndr) dovrebbe arrivare il transfert dalla federazione australiana, per cui dovrei a tutti gli effetti essere disponibile già dalla prossima partita”. Una valida alternativa a Carletti, che nelle ultime due gare non aveva cambi. E la città:”Bellissima. Ho fatto due passi in mattinata con alcuni compagni nel centro storico. Questo posto merita un volley d’elite”. Sergio Gelati si presenta a modo suo, con umiltà e determinazione.”Non prometto miracoli ma sia chiaro che andremo a Genova con l’obiettivo di tornare al successo”. Dopo aver effettuato insieme ad Emanuelli e Negri un esame molto obiettivo della situazione in casa Acanto, non ha nascosto quella considerazione apparsa evidente ai più:”Dal punto di vista psicologico designare il sottoscritto non rappresenta forse quella decisa sferzata che un nuovo allenatore avrebbe portato ma sono a disposizione e darò il massimo perchè questa squadra esca dai bassifondi”. Frattanto la società guarda con interesse ai tecnici appena licenziati, Molducci da Perugia e Santilli da Latina, oltre all’indigeno Valdo. L’Acanto è in amichevole oggi (a Gorgonzola, ore 19) con l’Itas Diatec Trento.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Volley dei Laghi