Sul presunto clima da guerra che sarebbe stato ad arte creato dalla Taranto Volley prima dell’atteso derby di Puglia tra Teleunit Gioia del Colle e Prisma Taranto è intervenuto il presidente Bongiovanni, il quale al telefono da Bruxelles, dove in questi giorni è impegnato per motivi di lavoro, ha dichiarato:“Quante chiacchiere inutili mi hanno riferito. Noi sappiamo soltanto che nell’ultimo incontro giocato in terra barese in serie A/2, nell’autunno del 1999 a Castellana Grotte, ad un tifoso rossoblù che accompagnava dei ragazzini a vedere la partita fu spaccata la faccia da alcuni ultras della squadra gioiese. Il giovane fu ricoverato prima nell’infermeria del palasport e poi in ospedale dove gli furono applicati cinque punti di sutura. Dell’accaduto furono informati i Carabinieri del luogo. Questi sono i fatti, tutto il resto è poesia del più basso decadentismo ottocentesco.Comunque è nel diritto-dovere di ogni società tutelare i propri atleti e tifosi ed è inutile cercare di tirare la società della Taranto Volley in polemiche inutili e sterili.Lo stile è ben al tra cosa”.
Dopo queste prime secche precisazioni il presidente Bongiovanni lancia segnali distensivi: ”Ben vengano le dichiarazioni tranquillizzanti da parte di Galatola ( presidente del Gioia, ndc) a tutela della tranquillità penale e civile di tutti. Tutto ciò è ammirevole. Ai tifosi corretti di Gioia, che sono la stragrande maggioranza, un caloroso in bocca al lupo”.
Intanto le numerose e volgari e-mail di minacce a tifosi e giocatori della Prisma giunte da parte di sedicenti tifosi gioiesi sul guestbook del sito della società rossoblu sono state acquisite dalla Digos di Taranto che provvederà a verificarne la fonte, così come si provvederà ad identificare chi in questi giorni ha tempestato di telefonate minatorie il dirigente del club tarantino che ha organizzato la trasferta dei supporters rossoblu a Gioia del Colle ( circa un centinaio).

L’UFFICIO STAMPA