Grande reazione di Crema, dopo due set in cui Castelnuovo, per mano soprattutto di Oro e del fondamentale del muro, aveva lasciato solo le briciole ai cremaschi.
La Reima ha saputo mantenere la tranquillità e, prese le misure al forte opposto brasiliano, ha fatto suo il match con incredibile determinazione .
Ancora una volta la squadra di Motta tira fuori gli artigli quando ormai è con le spalle al muro, così come era successo a Bergamo. Alla fine però come in terra orobica, sono i ragazzi di Mario Motta ad esultare, ed è questo che conta. ANcora immenso il supporto dei tifosi cremaschi, circa 200 sugli spalti del palasport di Valeggio Sul Mincio.
“Da elogiare la reazione del gruppo e la capacità dei singoli di uscire ciascuno dalle proprie difficoltà” commenta il Direttore Sportivo Michele Rota. “In fase difensiva e di copertura sul nostro attacco, abbiamo avuto inizialmente notevoli problemi, commettendo grossi errori di posizionamento sul campo e di valutazione. In attacco gli avversari hanno giustamente curato il nostro migliore attaccante, Yoko, e con Toppel assolutamente evanescente per due set e mezzo e i centrali poco sfruttati, n on c’era vesro di mettere giù palla. Nel terzo e quarto set i nostri attaccanti hanno invece trovato continuità, così come il muro che ha “stampato” spesso e volentieri l’attacco veronese, soprattutto con Finazzi. Buona la prova di Egeste, che ha ritrovato la condizione, lo stesso dicasi per Rigoni. Maia ha ben distribuito dopo un inizio di partita in cui le sue giocate erano scontate e facilmente leggibili dal muro avversario. Toppel nel quarto e quinto set non ha più sbagliato o quasi. Personalmente sono molto contento per Mozzana, che ha finalmente trovato un muro importante in una fase delicatissima del match. Su monsieur Jacques non c’è da aggiungere nulla, ed ogni commento è superfluo.”
Domenica partita sulla carta proibitiva: scende a Crema il Cagliari, che sta lottando con Santa Croce per il primo posto in classifica: il Palabertoni sarà pressochè esaurito.