L’esclusione dalla finale di Coppa Italia di serie A/2 in casa Prisma Taranto ha lasciato amarezza e delusione in dosi differenti tra i componenti della squadra e della società. C’è chi considerava la Coppa un obiettivo secondario (coach Di Pinto), chi invece ci teneva tantissimo per un fatto anche di prestigio (il presidente Bongiovanni) e chi si trova a metà strada tra l’uno e l’altro come lo schiacciatore campano Maurizio Castellano che spiega:” Per me rappresenta un’occasione persa dalla quale non si torna indietro visto che si tratta di partita secca, una manifestazione alla quale tenevamo molto. La Coppa non era un obiettivo secondario, era una obiettivo a sé stante. Non ci sono alibi, siamo stati eliminati da una competizione che una società ambiziosa come la nostra voleva vincere. Volete sapere se la sconfitta con Pineto avrà un suo peso in campionato? Io penso che influirà zero sul nostro cammino”.

C’è una ragione per spiegare questa eliminazione?

“Pineto è una squadra che per le sue caratteristiche soffriamo sempre. Sinora ci ha sempre messo in difficoltà, anche nella gara di andata in campionato quando non c’era Shittu e riuscirono in formazione rimaneggiata a crearci comunque problemi vincendo anche un set. Loro hanno caratteristiche che probabilmente la nostra squadra non digerisce bene; giocano con grande carica agonistica, difendono tutti i palloni, rischiano i colpi e contro di noi sono riusciti sempre a trovare un tema diverso di gioco in grado di crearci difficoltà. Se ci pensate da una partita all’altra non giocano bene sempre gli stessi giocatori. Fatto sta che un paio di elementi,e mi riferisco al centrale Birarelli (93% in attacco, ndc) e lo schiacciatore Baldasseroni ( 75% in attacco) hanno disputato una prestazione di altissimo livello difficile, credo, da ripetere in un’altra occasione. Eppure noi non abbiamo giocato malissimo anzi se diamo un’occhiata ai dati siamo andati meglio a muro ( 19 a 8) e meglio in battuta ( 5 ace a 3), in ricezione il dato è quasi uguale ( 65% perfetta Taranto, 68% Pineto), quindi dal punto di vista delle statistiche probabilmente siamo venuti a mancare in attacco ( 57% di positività Pineto, 47% Taranto) nei momenti cruciali del match ”.

Avete sbagliato molte battute, tu in particolare ne hai messe ben 7 in rete. Tutti questi errori a cosa sono dovuti?

“Gli errori di squadra sono simili nella quantità, ossia 22 errori noi e 21 loro. Per quanto mi riguarda ho cercato di mettere dentro una battuta più tattica, ossia cercare di mandare dall’altra parte della rete un servizio corto nella loro zona uno in modo da metterli in difficoltà. Le partite si giocano effettuando delle scelte che possono andare bene come invece essere poco fruttuose. A mio avviso abbiamo commesso errori molto più decisivi in altri momenti della partita”.

E’ vero che eravate un tantino più nervosi del solito?

“Forse eravamo meno tranquilli perché diciamo la verità il palazzetto ed il campo da gioco non erano un gran che come dimensioni ed abbiamo subito capito che avremmo trovato difficoltà. Pineto probabilmente è risultato un po’ più avantaggiato perché in casa sua gioca in un palazzetto più o meno simile. Ma questi non sono albi che possono reggere. Abbiamo perso perché in corso d’opera non siamo riusciti a prendere le giuste contromisure all’avversario. Evidentemente non siamo ancora così maturi da saper leggere bene questo tipo di partite.”

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