SERIE A1 TIM, 10a GIORNATA: UNA GRANDE RISPOSTA DEL PUBBLICO. E CUNEO VOLA


 
23.000 spettatori circa. Il dato definitivo verrà reso noto domani dalla Lega Pallavolo Serie A, una volta verificati i dati Siae, ma i primi riscontri arrivati dai campi parlano già di una eccezionale giornata in quanto a seguito, ricordando il record assoluto per un turno di regular season fissato il 26 dicembre 2005 con 23.742 spettatori.
 
Al grande successo della giornata andranno poi aggiunti i dati dagli otto campi della Serie A2 TIM, che ha giocato, in contemporanea, l’ultima d’andata. Questo turno ha disegnato gli accoppiamenti per i Quarti (gara secca) della TIM CUP A2. Ecco le gare che daranno l’accesso alla Final Four:
Materdomini Volley.it Castellana Grotte – Tiscali Cagliari
Famigliulo Corigliano – Fiorese SpA Bassano
Premier Hotels Crema – Sparkling Milano
Codyeco S. Croce – Framasil Cucine Pineto
I Quarti verranno disputati mercoledì 10 Gennaio 2007 alle ore 20.30, con possibilità di posticipo di una o più gare a giovedì 11 Gennaio 2007 alle ore 20.30.
 
M. ROMA VOLLEY – MAGGIORA LATINA 3-0 (25-18, 25-16, 25-19)
M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 11, Henno (L), Savani 15, Tofoli, Zaytsev, Molteni 9, Rosalba, Hernandez 12, Kooistra 5. Non entrati Gatin, Semenzato, Romero. All. Serniotti Roberto.
MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Cricca 3, Bendandi, Fortunato 3, Mattera 1, Vissotto Neves 10, Mattioli 3, Grbic 7, Zanuto Iorio 4, Cipollari, Bjelica 5. Non entrati Damaro. All. Gulinelli Flavio.
ARBITRI: Vittorio Sampaolo, Fabrizio Pasquali. NOTE – Spettatori 3200, incasso 11000, durata set: 26′, 21′, 24′; tot: 71′.
ROMA – Dopo un omaggio all’ex campione d’Italia con Roma (2000), Vladimir Grbic, da parte dei suoi vecchi tifosi, il match inizia.
La M. Roma domina fin dall’inizio. Lascia che Latina commetta qualche errore, e fa firmare ad Hernandez tutti i punti più caldi. Grbic marcato a vista dal muro romano fatica a passare con continuità e arriva rapido il 25-18.
Nel secondo set, Roma raggiunge subito il +2 e arriva poi al 14-9, complice grande difesa e capacità di ricostruire. Molteni si esibisce in tutto il suo repertorio di colpi, e quando non arriva la potenza, ci sono palloni appoggiati dietro al muro di Latina. Sul 16-10, Gulinelli cambia alzatore: Bendandi per Mattera. Il muro di Mastrangelo firma un decisivo 19-12: Latina fatica soprattutto in attacco e il cambio non è risolutivo. Roma picchia con tutti i suoi uomini, a cominciare dal servizio, e un ace di Savani dà il 25-16.
Il terzo parziale inizia con Roma che conferma il suo sestetto classico e Latina che lascia alla guida Simone Bendandi. Il libero Henno salva palloni, mentre la Maggiora è impietrita dietro al suo muro. Salta la ricezione e Roma vola 9-2. Entra anche Mattioli per Zanuto nelle fila ospiti. Latina trova un po’ di chance, si porta 10-6, ma la distanza è un vallo incolmabile. Grbic strappa applausi per una difesa sotto la sua panchina, ma il 19-14 richiederebbe ben altri sforzi per rovesciare il match.
Sul 24-19, fra gli applausi, entra Rosalba. L’opposto Vissotto passa proprio sopra il suo muro per scagliare il pallone troppo lontano dal campo (25-19) ed è il 3-0 per la M. Roma. L’MVP è Gigi Mastrangelo.
Flavio Gulinelli (all. Latina): “Non abbiamo giocato bene, ma Roma di suo ha fatto un’ottima partita, ci ha tenuti sempre con la testa giù. Non siamo stati tranquilli. Siamo mancati molto a livello individuale. Il mio alzatore Mattera? L’ho tolto presto perché ha pagato l’emozione di stare a in campo a Roma, stasera”.
Roberto Serniotti (all. Roma): “Noi siamo una squadra che vive di entusiasmo. Se iniziamo bene, la partita va quasi da sola. Ma ci sono gli altri, squadre che si adattano meglio, altri avversari che ci mettono in difficoltà. Oggi siamo stati bravi in battuta, è stata la chiave della partita: quando il servizio va, le cose ci vengono più facili. Rosalba? Pareva recuperato. Ora un problema al polpaccio gli ha fatto ricominciare da capo, aveva già superato un lungo stop per via della schiena. L’ho fatto entrare all’ultima azione perché meritava di vincere insieme alla squadra in campo”.
 
COPRA BERNI PIACENZA – SISLEY TREVISO 3-0 (25-20, 25-20, 25-21)
COPRA BERNI PIACENZA: Marshall 14, Grbic 4, Santos Dutra (L), Zlatanov 16, Simeonov 14, Cozzi 4, Cruz Goncalves, Bovolenta 7. Non entrati Dunnes, Koch, Botti, Manià. All. Dall’olio Francesco.
SISLEY TREVISO: Horstink 6, Fei 12, Vermiglio, Papi 1, Farina (L), Kral, Ahmed 1, Endres 5, Tencati 2, Cisolla 12. Non entrati Novotny, Ricci Petitoni. All. Bagnoli Daniele.
ARBITRI: Massimo Menghini, Simone Santi. NOTE – Spettatori 4600, incasso 33000, durata set: 21′, 23′, 25′; tot: 69′.
PIACENZA – La Copra Berni Piacenza consolida il suo secondo posto in classifica battendo la Sisley Treviso per 3-0. Il big match si tiene in un Palabanca che ha registrato il tutto esaurito (oltre 4600 spettatori). Gli ospiti venivano da un periodo positivo con la vittoria ai danni di Macerata e la prestazione positiva nella Indesit Champions League, i piacentini cercavano di confermare il buon momento di forma. Nel pre-partita, il vescovo di Piacenza, Monsignor Luciano Monari, fa il suo augurio a tutti gli sportivi. Poi la partita ha inizio e arriva subito un ace di Grbic. I biancorossi partono col piede giusto e sono avanti 8-5 al primo Mazda time-out. Nel corso del primo set, nelle file della Sisley il centrale Tencati (piacentino doc) viene sostituito da Kral. La partita è molto accesa ed equilibrata: significativo un lunghissimo scambio sul 20-18 che una schiacciata di Zlatanov risolve a vantaggio dei padroni di casa. Sul 24-20 il coach Bagnoli prova a sostituire Vermiglio con il palleggiatore egiziano Ahmed, che in altre occasioni ha dimostrato buone capacità sia a muro che in battuta, ma ha troppo poco tempo per esprimersi, la Copra si aggiudica infatti il set con un netto 25-20. Uno dei punti di forza è la compattezza della squadra e la sua capacità di reagire a muro.
Nel secondo set la musica sembra un’altra: è la Sisley a fare la partita e gli emiliani seguono a ruota. Poi Grbic con un colpo di prima va a punto e sveglia i suoi. Bagnoli inserisce Horstink per Papi. La Copra cambia atteggiamento, e si dimostra una squadra ben rodata e quasi perfetta in alcuni frangenti. I veneti non riescono ad opporsi. Il risultato è un pesante 18-13. Zlatanov fa una partita strepitosa, decisivo in attacco, i trevigiani pasticciano soprattutto in difesa e subiscono un parziale in parte troppo severo (25-20).
Nel terzo set coach Bagnoli conferma Horstink. Anche questa volta sono gli ospiti a iniziare forte avanti 2-5. Un ace di Simeonov riporta i piacentini in partita. La squadra sembra quella del set precedente precisa e pungente. Sul punteggio di 12-10 Bagnoli prova a cambiare qualcosa buttando Kral e Ahmed nella mischia. Il palleggiatore egiziano conferma il suo potenziale in battuta e il suo ace riporta avanti la Sisley 13-12. Si combatte punto a punto. La svolta arriva sul 19-20, Marshall piazza due schiacciate pesanti come un macigno nel campo avversario e conduce la Copra Berni verso la vittoria.
Pupo Dall’Olio (all. Piacenza): “C’era la possibilità che la squadra perdesse gli equilibri di gioco dopo la pausa, per fortuna così non è stato”.
 
ANTONVENETA PADOVA – MARMI LANZA VERONA 3-0 (25-23, 25-19, 25-20)
ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 6, Jago, Esko 4, Andrae 9, Tamburo, Pampel 7, Kromm 15, Piscopo 11. Non entrati Baggio, Quarti, Tovo Davide . All. Schiavon Luigi.
MARMI LANZA VERONA: Biribanti 11, Boninfante, Muraguti Yared 2, Birarelli 4, Bernardi 12, Bartman 1, Sorcinelli (L), Gato 10, Howard 6. Non entrati Rigatelli, Grassi, Pes. All. Lorenzetti Angelo.
ARBITRI: Roberto Locatelli, Paolo Barbero. NOTE – Spettatori 2300, incasso 8000, durata set: 26′, 25′, 25′; tot: 76′.
PADOVA – Padova vince il derby veneto di Santo Stefano piegando Verona per 3-0.
L’Antonveneta gioca bene in tutti i fondamentali e trova sotto l’albero i tre punti che le consentono di fare un passo decisivo nella lotta salvezza; la Marmi Lanza, invece, guidata dal solo Bernardi, sprofonda sempre più in classifica.
Solo il primo set è equilibrato, mentre gli altri due parziali vedono la netta superiorità di Padova che ha in Kromm (15 punti) e Piscopo (11 punti di cui 4 muri) i principali terminali in attacco e in Garghella una sicurezza in difesa; Verona sbaglia tutto quello che c’era da sbagliare e l’ennesimo errore (27 alla fine della gara) chiude la partita.
M.V.P. del match Marco Piscopo.
Piscopo (Padova): “Anche stasera abbiamo giocato come nelle ultime partite, concentrati e sicuri dei nostri mezzi. Nel primo set siamo stati bravi a riprenderli e portare dalla nostra il parziale, poi abbiamo gestito la partita contro un Verona che non si è espresso secondo le proprie possibilità”
Lorenzetti (all. di Verona): “Se vogliamo salvarci non dobbiamo giocare con timore come stasera. Se pensiamo che sarà facile ci sbagliamo di grosso, dobbiamo acquistare maggiore personalità”.
 
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO – ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI 3-0 (26-24, 25-21, 25-12)
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Coscione 2, Rigoni, Lasko 3, Omrcen 12, Vergnaghi (L), Godoy Filho 14, Abbadi 10, Garcia Pires Ribeiro 4, Oro 5. Non entrati Botto, Rabezzana, Curti. All. Prandi Silvano.
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 4, Popp 10, Tiberti 1, De La Fuente, Veres 3, Jeroncic 4, Rinaldi (L), Suxho, Perazzolo, Gavotto 4, Meszaros 7. Non entrati Forni. All. Velasco Julio.
ARBITRI: Luca Zecchini, Maurizio Giani. NOTE – Spettatori 4100, incasso 17000, durata set: 28′, 24′, 20′; tot: 72′.
CUNEO – Record stagionale di pubblico per il match disputato al Palasport di Cuneo: 4.057 (esclusi stampa e ospiti) sugli spalti per tifare la compagine diretta da Silvano Prandi, che prosegue incontrastata al vertice della classifica a quota 26 punti. E’ Manius Abbadi ad aggiudicarsi la nomination di Mvp, che insieme alla Bre Banca Lannutti vince il match di Santo Stefano per 3-0 sull’Acqua Paradiso Gabeca Montichiari, in una gara combattuta capace di offrire momenti di grande intensità agonistica.
Ancora assente tra le fila della Bre Banca Lannutti il capitano infortunato Wijsmans, egregiamente sostituito dal brasiliano Manius Abbadi, mentre nella metà campo di Montichiari il tecnico Velasco sceglie, a ragione, Popp per il reparto schiacciatori. Il match si è aperto con un primo set inizialmente condotto dagli ospiti bresciani, Popp scantenato e una Bre Banca Lannutti che fa confusione in attacco, ma poi capace di recuperare grazie a Giba, Omrcen (ace) e Lasko che mura proprio Popp sul 26-24 e chiude il parziale. Secondo set ancora a favore di Cuneo che inizia un lunghissimo punto su punto con Montichiari, guidata sempre da Popp; i piemontesi prendono il volo sul 14-13 chiudendo per 25-21 con un ace del centrale Omrcen. Il regalo al pubblico caloroso (almeno cinque i giri di ola!) arriva con il terzo set, in cui in campo c’è solo Cuneo. Velasco prova tutte le soluzioni possibili, cambia la diagonale ma non basta, Meszaros e compagni crollano e la Bre Banca Lannutti impera e si aggiudica il match ball sul 25-12. Applausi a non finire, invasione di campo per i tifosi scatenati a raccogliere autografi e lanciati a scattare fotografie con i cellulari insieme ai giocatori della Bre Banca Lannutti e al loro presidente, Valter Lannutti, sempre più raggiante. Ancora una gara nel 2006, ora: il 30 dicembre (ore 18.00) sull’ostico campo della Sisley Treviso.
Silvano Prandi (all. Cuneo): “Il match è cominciato con Montichiari davanti a noi, cosa non scontata e che non mi ha sorpreso in quanto so che è una buona squadra, invece mi ha sorpreso il loro cedimento, il calo mentale e di conseguenza tecnico, specialmente nel terzo set in cui noi siamo stati bravi a metterli in difficoltà, con il contributo in battuta di Oro e Abbadi. Manius Abbadi (mvp) è uno dei più redditizi giocatori che esistano in un ruolo difficile, sono molto soddisfatto del suo comportamento in campo. Sono stati difficili il primo e secondo set, in cui siamo stati bravi ad emergere nei finali di set”.
Julio Velasco (all. Montichiari): “Abbiamo disputato tre incontri fuori casa con grandi squadre come Modena, Treviso e Cuneo in cui siamo partiti bene ma per troppo poco tempo dimostrando che siamo una squadra che deve ancora crescere in personalità. C’è modo e modo di perdere, perdere 3-2 è accettabile, invece le sconfitte come quelle di oggi fanno capire che abbiamo dei problemi e che dobbiamo ancora lavorare”.
 
LUBE BANCA MARCHE MACERATA – RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA 3-1 (29-31, 25-23, 25-23, 25-17)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Raymaekers 6, Bartoletti, Dennis 19, Santana 3, Sintini 1, Monopoli 2, Geric 11, Corsano (L), Miljkovic 20, Herpe 13. Non entrati Paparoni, Trimarchi. All. De Giorgi Ferdinando.
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Lebl 13, Bucaioni, Saraceni (L), Vujevic 13, Sottile 1, Lipparini, Di Franco 5, Braga, Swiderski 9, Stokr 23. Non entrati Pippi. All. Zanini Emanuele.
ARBITRI: Stefano Ippoliti, Giuseppe Caldarola. NOTE – Spettatori 2100, incasso 10000, durata set: 32′, 27′, 28′, 26′; tot: 113′.
MACERATA – Per i campioni d’Italia i tre punti utili a rimanere in corsa per la final eight della TIM CUP A1, la Coppa Italia, arrivano dalla panchina. Sono infatti gli ingressi di Raymaekers (per Rodrigao) e Monopoli nel terzo set a girare la partita in favore della Lube, proprio quando la gara sembrava invece decisamente nelle mani dei perugini. Il vice Sintini, che verrà votato mvp della partita, fa male anche al servizio, il centrale belga invece prima sigla il muro che porta a termine la rimonta marchigiana nel terzo parziale (da 21-23 a 24-23), in quello successivo firma sempre con due blocchi vincenti consecutivi l’affondo decisivo che mette al sicuro la vittoria. Esultano gli oltre 2100 del Fontescodella, esaltati nel finale dalle grandi difese di Corsano e Herpe, oltre che dai numeri in attacco di Miljkovic (20 punti, top scorer della partita) e Dennis (19 punti).
Ferdinando De Giorgi (all. Macerata): “Vittoria voluta, cercata e di squadra. I ragazzi si sono dati una gran mano, l’uno con l’altro, sono molto contento di come sono arrivati questi tre punti. Abbiamo tutti i numeri necessari per girare le partite quando ci troviamo in difficoltà, dobbiamo crederci sempre. Siamo sulla strada giusta”.
Ivan Perez (il nuovo giocatore di Perugia, ancora non in rosa): “Nel finale abbiamo commesso troppi errori, anche se pure la coppia arbitrale ci ha messo qualcosa di suo”.
 
CIMONE MODENA – ITAS DIATEC TRENTINO 3-1 (25-15, 25-20, 23-25, 28-26)
CIMONE MODENA: Tagliatti, Rak 9, Sartoretti 30, Dos Santos Junior 12, Giombini, Messana (L), Bellini, Endres 14, Casoli 11, Garcia. Non entrati Marques Fonteles, Sangiorgio. All. Bagnoli Bruno.
ITAS DIATEC TRENTINO: Heller 7, Hubner 4, Meoni 1, Della Lunga, Mescoli, Nascimento 19, Nemec 6, Winiarski 10, Gallotta 12, Bari (L). Non entrati De Paola, Mlyakov. All. Lattari Radames.
ARBITRI: Luca Sobrero, Fabrizio Padoan. NOTE – Spettatori 3700, incasso 31000, durata set: 21′, 26′, 29′, 34′; tot: 110′.
MODENA – Cimone e Itas Diatec danno vita a due ore di grandissima pallavolo. Emozioni e spettacolo davanti ad oltre 4000 spettatori al PalaPanini di Modena. Alla fine la spunta con merito il Cimone che domina per due set e mezzo prima di cedere il terzo parziale ed aggiudicarsi il quarto al fotofinish. Per oltre un’ora, Modena perfetta e divertente con il brasiliano Ricardinho ad orchestrare alla perfezione i gialloblù. Poi Trento cresce a muro ed in battuta e trascinata da Andrè Nascimento allunga la gara. Nel quarto set Modena fugge via subito, ma Trento non molla.A chiudere la gara ci pensa un muro di Andrea Sartoretti, senza dubbio il migliore in campo: l’opposto gialloblù conferma di essere “Sartorace” (MVP alla fine) mettendo a segno ben 8 (!) battute vincenti e complessivamente 30 punti!
E così il Cimone conquista tre punti molto importanti nella corsa ad un piazzamento tra le prime otto la termine del girone di andata per partecipare alla TIM CUP A1, la Coppa Italia.
Bruno Bagnoli (all. Modena): “Abbiamo giocato una grande partita, sono molto contento. Vorrei dedicare questa vittoria al pubblico: oggi c’era un clima molto bello al PalaPanini, tantissimi tifosi di Modena ed un buon seguito da Trento. E’ stato bello giocare”.
Radames Lattari (all. Trento): “Dopo due set nei quali Modena ci è stata superiore in tutto, siamo stati bravi a reagire con grinta e determinazione. Complessivamente comunque la vittoria di Modena è stata meritata”.
 
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – PRISMA TARANTO 0-3 (24-26, 23-25, 19-25)
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Ravellino 6, Shittu 9, Fantin 7, Cavallini 3, Bozidis, Vieira De Oliveira, Ferraro (L), Polidori 2, Diaz Mayorca, Bravo 14, Divis 5, Cicola. All. De Rocco Stelio.
PRISMA TARANTO: Vicini (L), Patriarca 9, Castellano, Nuti 2, Vulin 8, Felizardo 6, Granvorka 7, Rodrigues 22. Non entrati Ricciardello, Pavan, De Palma, Sequeira. All. Di Pinto Vincenzo.
ARBITRI: Francesco Piersanti, Marco Rosetti. NOTE – Spettatori 2200, incasso 7000, durata set: 33′, 30′, 28′; tot: 91′.
VIBO VALENTIA – Altro passo falso della Tonno Callipo Vibo Valentia, che in casa contro il Taranto, diretta sua concorrente per la salvezza, scivola in malo modo, complicando un bel po’ le cose in classifica, vista la contemporanea vittoria di Padova contro Verona.
Una partita dai due volti, non giocata male dai vibonesi, che per due set hanno tenuto testa ai più quotati avversari, ma che nei momenti più importanti hanno commesso i soliti maledetti errori di ingenuità.
Tre punti che potevano davvero segnare una vera e propria inversione di rotta, che non sono arrivati, e che anzi permettono al Taranto di non guardarsi più dietro, ma di pensare in grande. Rimane l’amaro in bocca a tutto quel pubblico che ha assiepato il palazzetto dello sport di Viale della Pace, ma che poi ha lasciato la struttura a testa bassa, prevedendo tempi davvero molto bui.
Peccato davvero, anche perché era l’ultima partita in casacca giallo rossa di Teo Bozidis, il palleggiatore greco, che lascia Vibo Valentia per motivi strettamente personali. Al suo posto nei prossimi giorni arriverà il tedesco Frank Dehne, ex Santa Croce e Macerata, che verrà a dare manforte a questa squadra, che in corsa ha cercato di cambiare i connotati.
Stelio De Rocco (all. Vibo): “La differenza tra noi e loro è stata negli errori commessi nei momenti decisivi, dove abbiamo sbagliato troppo e di frequente”.
Vincenzo Di Pinto (all. Taranto): “Devo dire bravo a De Rocco per il lavoro che sta facendo con il suo gruppo. Noi abbiamo vinto penso meritatamente e speriamo di inanellare la striscia importante”.
 
Classifica Serie A1 TIM
Bre Banca Lannutti Cuneo 26, Copra Berni Piacenza 22, Cimone Modena 18, Sisley Treviso 18, M. Roma Volley 17, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 17, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 16, Maggiora Latina 15, Lube Banca Marche Macerata 14, Prisma Taranto 14, Itas Diatec Trentino 14, Antonveneta Padova 11, Tonno Callipo Vibo Valentia 6, Marmi Lanza Verona 2.