Una vittoria importante, un successo che testimonia la qualità del lavoro condotto dalla Pallavolo Pineto per la valorizzazione dei giovani. Messo in un angolo per un istante il capitolo prima squadra della quale è allenatore in seconda, l’instancabile Dino D’Andrea commenta i risultati del settore giovanile del quale è responsabile: “Abbiamo conquistato un bel successo per 3 a 0 con l’Abasan Bari nella Junior League, dopo un anno di maturazione stiamo raccogliendo i primi risultati positivi. Adesso dovremo confermarci nella trasferta di Modugno, nella quale spero di poter fare affidamento anche su Matteo Guidone”.

Il centrale classe ’87 è stato fermato difatti da una distorsione alla caviglia rimediata nel riscaldamento pre-gara di domenica scorsa con la Mail Service Corigliano. “Il suo utilizzo serve da stimolo per tutti gli altri ragazzi – sottolinea D’Andrea – perchè mostra la possibilità di raggiungere il traguardo ambito da ogni giocatore giovane: la serie A”.

La Junior League funge infatti da serbatoio per la prima squadra, al pari dell’Under 18, costretta invece ad arrendersi a Latina per 3 a 0, al cospetto di un settore giovanile di A1. Ci sarà la possibilità di riscattarsi sin da subito, nei prossimi imminenti appuntamenti che attendono le varie rappresentative, nelle quali non mancano i ragazzi. “Quest’anno abbiamo registrato numeri record nelle iscrizioni ai corsi: minivolley, under 14, under 16 ed under 18 hanno avuto un autentico boom, che rende sempre pieni il Pala Mercatone Uno e la palestra di via Filiani a Pineto” commenta Dino D’Andrea, che vede con piacere l’ampliamento delle attività al settore femminile.

La passione per la pallavolo è ovviamente trainata dalla prima squadra, dalla Framasil Cucine, dalla quale si possono attingere preziosi consigli ed alcune metodologie di allenamento. Il trait d’union tra i vari settori è ovviamente Dino D’Andrea, il cui ruolo è quello di accompagnare nelle varie fasi la crescita dei singoli atleti nel contesto di un gruppo.

“Il rinnovamento completo verificatosi quest’anno deve servire a far maturare i suoi frutti nel tempo “, dichiara D’Andrea, “Ed in questo può tornare utile anche il campionato di serie C, il cui avvio è previsto per sabato contro il Nereto”. I motivi vengono subito illustrati da D’Andrea: “Un torneo di questo genere è utile per verificare il lavoro svolto in settimana e mettere a confronto i giovani con giocatori adulti, magari con esperienze importanti nelle categorie superiori, un test per impostare gli allenamenti dei giorni successivi”.

Sul versante invece della compagine di A2, Dino D’Andrea, valuta così la prestazione con Corigliano: “Abbiamo peccato di inesperienza. Facciamo bene fino ad un certo punto, poi scatta qualche cosa che inceppa i nostri meccanismi. Non è una questione di tecnica, se lo fosse non arriveremmo mai a disputare il parziale ai vantaggi, non supereremmo i 15 punti a frazione”.

In effetti i numeri sostengono le osservazioni di D’Andrea. La Framasil Cucine ha perso un solo set senza arrivare al punto a punto: il tie break con Bergamo, alla prima giornata. Andando a scorrere le statistiche di squadra, si vede infatti come i gialloblu siano capaci di giocare alla pari con tutti, un argomento sul quale il vice di Lele Fracascia puntualizza: “Se avessimo 9 punti in classifica non ci sarebbe nulla da ridire, se leggiamo lo scout scopriamo come una piccola imprecisione o una mancanza di coordinazione in alcune fasi siano risultate decisive. Abbiamo avuto le opportunità per fare bottino pieno, non sono state sfruttate tutte e ci ritroviamo con 4 punti. Nessun dramma, anzi, dobbiamo rimarcare gli aspetti positivi: non siamo inferiori a nessuno”.

(Nella foto la formazione della Junior League vittoriosa contro l’Abasan Bari)