SERIE A1 TIM, 7a RITORNO: CUNEO RESTA LEADER, PADOVA BATTE MONTICHIARI


 
SISLEY TREVISO – PRISMA TARANTO 3-2 (20-25, 26-24, 24-26, 25-18, 15-12)
SISLEY TREVISO: Novotny 10, Fei 28, Papi 8, Farina (L), Kral 9, Ahmed 11, Endres 13, Tencati 4, Ricci Petitoni. Non entrati Busi. All. Bagnoli Daniele.
PRISMA TARANTO: Vicini (L), De Palma 1, Sequeira, Patriarca 8, Castellano, Nuti, Vulin 7, Felizardo 16, Granvorka 15, Rodrigues 22. Non entrati Ricciardello, Sequeira. All. Di Pinto Vincenzo.
ARBITRI: Daniele Rapisarda, Massimo Cinti. NOTE – Spettatori 1600, incasso 6900, durata set: 30′, 27′, 30′, 24′, 17′; tot: 128′.
TREVISO – La Sisley decimata dagli infortuni (fuori Vermiglio, Horstink e Cisolla) e fortemente rimaneggiata batte in un match-maratona la Prisma Taranto per 3-2. Una vera battaglia quella che gli uomini di Daniele Bagnoli conquistano ai danni dei pugliesi, già incontrati e battuti una settimana prima nella semifinale della TIM CUP.
Primo set sottotono per la Sisley che soffre la battuta ospite e in ricezione: la Prisma fa suo il parziale per 25-20. Gli orogranata reagiscono e guidati dall’Mvp dell’incontro, Alessandro Fei (autore di 28 pesantissimi punti alla fine) impattano la situazione per 26-24. I pugliesi si riportano in vantaggio con la conquista del terzo parziale, sempre di misura, ai vantaggi per 26-24 ma ancora una volta la Sisley riequilibra il match con un set dominato in lungo e in largo e aggiudicandoselo alla fine per 25-18. Tutto si decide al tie break decisivo che gli orogranata sornioni conquistano. Taranto mena le danze in avvio ma gli orogranata rintuzzano e dal 3-2 per i pugliesi ribaltano la situazione per 4-3. L’ace di Fei vale il 6-4 mentre la bocca da fuoco principale in battuta dei pugliesi, Frantz Granvorka non riesce ad essere efficace come nel resto del match. Ci pensa Felizardo ad impattare sempre con una battuta vincente la situazione (6-6) e grazie agli errori dei trevigiani operano il sorpasso (palla out di Fei) sull’8-7. Gustavo con un muro e due ace opera il nuovo sorpasso: lo show del brasiliano porta la Sisley sul 10-8. Taranto non molla ma sul 12-10 per i ragazzi di Daniele Bagnoli, l’attacco da seconda linea di capitan Samuele Papi ipoteca il match (13-10). Novotny mette a terra poi la decisiva palla del 15-12.
Samuele Papi (Treviso): “Dopo la giornata di ieri, che è stata per me molto intensa con la nascita di mia figlia Gaia, anche oggi è stata una bella maratona. Sinceramente speravo si chiudesse prima, anche in vista dell’impegno di martedì con la Indesit Champions League, però è andata bene lo stesso, grazie all’apporto dei ragazzi che di solito giocano meno, bravi a calarsi nella parte. Ora ricarichiamo le energie in vista del match di Jesolo”.
 
LUBE BANCA MARCHE MACERATA – MAGGIORA LATINA 3-0 (25-18, 25-16, 25-17)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Dennis 8, Santana 7, Sintini 2, Geric 8, Corsano (L), Miljkovic 13, Herpe 7, Stoijkovic 1. Non entrati Raymaekers, Paparoni, Bartoletti, Monopoli. All. De Giorgi Ferdinando.
MAGGIORA LATINA: Latelli (L), Cricca 2, Bendandi, Fortunato 1, Mattera 1, Mattioli 6, Grbic 8, Zanuto Iorio 6, Cipollari, Bjelica 4. Non entrati Damaro. All. Gulinelli Flavio.
ARBITRI: Giorgio Gnani, Omero Satanassi. NOTE – Spettatori 1900, incasso 7700, durata set: 22′, 21′, 23′; tot: 66′.
MACERATA – Dopo la bella prova sfoderata martedì scorso in Europa, in casa biancorossa era attesa una conferma ed è arrivata. La Lube Banca Marche torna ad indossare le vesti di campione d’Italia anche in campionato, batte Latina 3-0, la scavalca in classifica ed accompagnata dalla matematica lancia la sfida per raggiungere una zona play off che resta però ancora lontana. Gara praticamente senza storia, con la formazione pontina, orfana di Vissotto sostituito da Mattioli (per lui 33% in attacco su 18 palloni), quasi inerme dinanzi alla vena agonistica dei marchigiani, sospinti nel primo parziale dall’efficacia di Dennis e da ben dieci errori avversari, e in quello successivo da uno straordinario Miljkovic (top scorer della gara con 13 punti), capace col proprio servizio di scavare un solco decisivo già in avvio (8-3). Gulinelli prova a dare la svolta cambiando le mani della regia, senza avere gli esiti sperati. Il resto è quasi ordinaria amministrazione per i ragazzi di De Giorgi, che oltre nel fondamentale del muro, dove spiccano i 4 di Geric (alla fine i totali saranno 10), trova importanti conferme anche da Jack Sintini, votato Mvp e recuperato in maniera definitiva.
Ferdinando De Giorgi (all. Macerata): “Siamo stati bravi a tenere la stessa intensità in tutto il match, impedendo a Latina di entrare in partita. I ragazzi hanno mostrato una certa fluidità, ci sono state anche delle buone situazioni di gioco, e questo è importante visto che a breve saremo in campo a Roeselare per un obiettivo importantissimo per la nostra stagione. Badate bene, in Belgio sarà sicuramente una battaglia: è una squadra che non ha delle grosse individualità ma resta molto pericolosa quando molli la presa anche per un attimo”.
Flavio Gulinelli (all. Latina): “Se dovessimo valutare questa partita, tutti dovremmo salire nel pullman per restarci fino alla prossima. E’ stata una partitaccia, non voglio affatto valutare le questioni tecniche. L’approccio non è di quelli che ci hanno accompagnato in passato fin qua. Purtroppo certe gare vengono sempre nel momento in cui dovremmo avere del riconoscimento per quello che siamo riusciti a fare finora in campionato”.
 
COPRA BERNI PIACENZA – ITAS DIATEC TRENTINO 3-1 (25-21, 16-25, 25-17, 25-21)
COPRA BERNI PIACENZA: Dunnes 1, Koch, Marshall 21, Grbic 5, Santos Dutra (L), Zlatanov 25, Simeonov 8, Cozzi 3, Cruz Goncalves 2, Bovolenta 6. Non entrati Botti, Manià. All. Dall’olio Francesco.
ITAS DIATEC TRENTINO: De Paola 1, Heller 1, Hubner 12, Meoni 3, Nascimento 12, Nemec 12, Winiarski 11, Gallotta 3, Bari (L). Non entrati Segnalini, Mescoli, Mlyakov. All. Lattari Radames.
ARBITRI: Diego Pol, Francesco Piersanti. NOTE – Spettatori 3300, incasso 16000, durata set: 26′, 23′, 24′, 26′; tot: 99′.
PIACENZA – Un incontro molto equilibrato sulla carta alla vigilia, lo testimoniavano anche i 14 precedenti (9 in regular season e 5 nei quarti di finale dei play-off 2004) con sette vittorie a testa. Sono stati gli ospiti a partire col piede giusto sfruttando gli errori in costruzione di gioco di Piacenza (6-3), i padroni di casa si riprendono e ricuciono il distacco con una battuta molto insidiosa di Marshall e un punto a muro ottenuto dopo una lunga azione (7-7). Un fallo in palleggio di Bari (libero) e un ace di Simeonov ridanno il vantaggio alla formazione di Dall’Olio. Itas torna sotto si combatte punto a punto, da segnalare uno splendido tocco di seconda di Grbic, poi Marshall sale in cattedra, Grbic lo cerca in continuazione e lui si fa trovare pronto all’appuntamento (17-15). Winiarsky mura Simeonov (19-19). Marshall chiude il set con due muri ai danni di Andrè e Gallotta (25-21).
Hubner e compagni partono col piede sull’acceleratore e il Copra accusa il colpo (7-13). È proprio Hubner a fare la differenza con 4 muri all’attivo. I biancorossi perdono la testa e Trentino arriva al massimo vantaggio (9-16). Dall’olio prova a mescolare le carte in gioco con un triplo cambio: Koch per Grbic, Cruz per Cozzi, e nemmeno Marshall riesce ad essere incisivo, e viene sostituito da Dunnes. La storia non cambia, gli ospiti sono padroni del campo e giocano con sicurezza in tutti i fondamentali (soprattutto in fase difensiva), dall’altra parte della rete c’è quasi rassegnazione (16-25).
Nel terzo set i biancorossi scendono in campo con lo starting-six del primo set. Simeonov trova il muro avversario e Winiarski va a segno con un ace (4-6), Piacenza reagisce con un ace di Marshall (6-6) ma è l’Itas a fare da battistrada al primo Mazdatime-out del set (7-8). Prima una schiacciata di Zlatanov poi un fallo di Andrè riportano gli emiliani avanti (10-8). Proprio Zlatanov e gribic a muro aumentano il vantaggio (16-14 al Mazda time-out). Marshall recupera un pallone difficile Simeonov conclude a punto (19-15). Vano il tentativo di coach Lattari che sostituisce Gallotta con De Paola (25-17). Riprende il gioco, Marshall sovrasta per due volte il muro avversario e sprona i suoi (8-5), quindi trova punto a muro e va a segno in schiacciata per il massimo vantaggio (11-6). Bene anche Bovolenta che con il suo contributo a muro è una delle chiavi del match (16-12). Ma il set è tuttaltro che chiso, un gran muro di Grbic fissa il punteggio sul (19-16). Piacenza soffre nel finale, ma è Zlatanov, eletto migliore in campo a chiudere i conti (25-21).
Hristo Zlatanov (Piacenza): “Tecnicamente non è stata una buona partita ma il risultato è fondamentale soprattutto dal punto di vista mentale per tutta la squadra”.
Radames Lattari (all. Trento): “Ho visto un partita con due squadre che hanno battuto molto bene, ma Piacenza ha fatto la differenza con più recuperi, gestiti poi con palla alta di Marshall e Zlatanov. Io sono felice per il gruppo per utto il periodo ma triste per sconfitta.
Secondo set, tutte le difficilotà loro meritavano di arrivare al 5° set.
 
ANTONVENETA PADOVA – ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI 3-1 (25-21, 25-21, 22-25, 25-23)
ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 2, Jago 1, Quarti, Esko 4, Andrae 14, Tovo 2, Pampel 18, Kromm 17, Piscopo 13. Non entrati Baggio, Tamburo. All. Schiavon Luigi.
ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 8, Popp, Tiberti, De La Fuente, Rinaldi (L), Buti 5, Suxho, Perazzolo, Gavotto 21, Meszaros 16, Bernardi 15. Non entrati Jeroncic. All. Velasco Julio.
ARBITRI: Simone Santi, Massimo Menghini. NOTE – Spettatori 1900, incasso 2800, durata set: 25′, 26′, 25′, 31′; tot: 107′.
PADOVA – Amarcord di vecchie glorie del Petrarca – Sempre Volley, che al Palabernhardsson che salutano la vittoria di Padova, la prima dopo 8 sconfitte consecutive, ai danni di una spenta Acqua Paradiso Gabeca Montichiari per 3-1.
Il primo set procede a strappi: è Padova, però, a conquistare il break decisivo (16-13 con Kromm al servizio) che vale la vittoria nel primo parziale.
A Montichiari, già priva di Forni a referto, sostituito da Buti, non basta nemmeno l’ingresso di Bernardi per uno spento Popp, a secco di punti.
Il testa a testa del secondo set viene interrotto da due punti di Kromm e Piscopo e da un contrattacco di Pampel che portano l’Antonveneta 19-16: vantaggio che si incrementa e vale il 2-0.
Nonostante siano pochi i giocatori in palla (anche Suxho richiamato per Tiberti) l’Acqua Paradiso Gabeca agguanta il terzo set.
E’ il fondamentale del muro, una costante di tutto il match (alla fine saranno 14) a fare la differenza: Padova vince il quarto parziale e la partita.
Marco Piscopo (MVP, Padova): “Finalmente abbiamo sfruttato un’occasione: Montichiari è incappata in una giornata negativa e siamo tornati alla vittoria. Siamo stati bravi in tutti i fondamentali, in molti ci davano per spacciati e invece questi tre punti ci rimettono in piena corsa salvezza”.
Domotor Meszaros (Montichiari): “Padova ha giocato con il cuore ed ha meritato appieno i tre punti. Non possiamo permetterci prestazioni del genere se vogliamo raggiungere i playoff”.
 
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 1-3 (27-25, 14-25, 15-25, 21-25)
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Ravellino 9, Shittu 1, Fantin 4, Cavallini 1, Vieira De Oliveira 4, Polidori 4, Diaz Mayorca 9, Dehne, Bravo 9, Divis 21, Cicola (L). Non entrati Ferraro. All. De Rocco Stelio.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 16, Coscione 2, Lasko 1, Omrcen 9, Vergnaghi (L), Godoy Filho 13, Garcia Pires Ribeiro 13, Oro 10. Non entrati Rigoni, Rabezzana, Curti, Abbadi. All. Prandi Silvano.
ARBITRI: Stefano Ippoliti, Giuseppe Caldarola. NOTE – Spettatori 1600, incasso 4000, durata set: 36′, 20′, 20′, 25′; tot: 101′.
VIBO VALENTIA – Finisce come molti immaginavano con la vittoria di Cuneo (Wijsmans MVP) la partita tra i piemontesi ed i vibonesi della Tonno Callipo Vibo.
Eppure la squadra di mister De Rocco, grazie ad un primo set giocato con il classico coltello tra i denti, avevano illuso i tanti spettatori presenti, giocando alla pari con la più quotata avversaria, grazie a tantissima grinta ed a una concentrazione che ha fatto la differenza.
Poi però la solita Tonno Callipo che da principessa si trasforma in Cenerentola, scavandosi da sola una buca molto profonda dalla quale non ne è più uscita fuori.
Errori su errori e poi una remissività che deve fare riflettere. D’accordo di fronte c’era la capolista imbottita di tantissimi campioni, Giba su tutti, che hanno martellato il campo giallo rosso senza mai mollare la presa. Ma la cosa deve fare preoccupare un po’ tutti, soprattutto in un momento in cui il campionato sta entrando nel vivo. Fa ancora più male la vittoria di Padova, contro Montichiari che raggiunge e supera in classifica Verona, relegando la Tonno Callipo all’ultimo posto in graduatoria. Nel giro di poche partite, appena due, Perugia e quella di ieri, tutti si è complicato in maniera maledetta per i vibonesi, che devono di nuovo cercare di rialzarsi dalla polvere.
Per cercare di ritornare ad agganciarsi al treno che si chiama salvezza, quel sogno che un po’ tutti avevano accarezzato nelle passate settimane.
Silvano Prandi (all. Cuneo): “Abbiamo vinto una partita importante su un campo difficile come quello di Vibo e contro una squadra che sta cercando la salvezza. Sono tre punti pesanti che ci permettono di mantenere il primo posto”.
Stelio De Rocco (all. Vibo): “I ragazzi erano partiti bene nel primo set, ma poi c’è stata una inversione di tendenza che ci ha portato alla sconfitta”.
 
M. ROMA VOLLEY – MARMI LANZA VERONA 3-0 (25-19, 25-21, 25-21)
M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 5, Henno (L), Savani 9, Tofoli 1, Gatin, Zaytsev, Molteni 9, Hernandez 9, Kooistra 14. Non entrati Semenzato, Romero. All. Serniotti Roberto.
MARMI LANZA VERONA: Biribanti 4, Boninfante, Muraguti Yared 1, Grassi, Birarelli 7, Maruotti 3, Veres 8, Rigatelli (L), Howard 16, Bontje 7, Bartman. Non entrati Pes. All. Lorenzetti Angelo.
ARBITRI: Umberto Ravallese, Andrea Tomaselli. NOTE – Spettatori 2500, durata set: 26′, 26′, 24′; tot: 76′.
 
ROMA – La Marmi Lanza si conferma squadra ostica da affrontare, soprattutto da quando Lorenzetti ha preso posto in panchina, ma la M. Roma Volley in casa pare pressoché imbattibile. Per i capitolini c’era da dimenticare la batosta in finale di Coppa Italia con la Sisley Treviso e da vedere come uomini quali Osvaldo Hernandez e Paolo Tofoli potessero reagire a tutte queste partite in un periodo di tempo così ravvicinato. Per Verona si trattava, invece, di proseguire sul cammino che dall’ultimo posto della classifica l’ha vista guadagnare posizioni.
Nel primo set si comincia sul filo dell’equilibrio, anche se Roma pare poter fare qualcosa di più. Ci pensa Wytze Kooistra (miglior giocatore della partita), col suo micidiale servizio, a scavare quel solco che porterà la sua squadra alla conquista del parziale (25-19).
Verona comincia meglio nel secondo set portandosi in vantaggio (8-6) al primo time out tecnico. La M. Roma non si lascia mai staccare e col fondamentale della battuta, oggi l’arma in più, si porta prima in parità e quindi in vantaggio. Il parziale si conclude 25-21 per i padroni di casa.
Stesso risultato anche nel terzo set, con Osvaldo Hernandez che sale in cattedra e Savani e Molteni sempre pronti quando Paolo Tofoli li chiama in causa. Savani chiude con il 67% in attacco, Kooistra addirittura con il 75% e 6 ace.
Roberto Serniotti (all. Roma): “Dovevamo gestire il dopo Coppa Italia, non tanto per il risultato, perché giudico eccellente il raggiungimento del secondo posto, quanto per le fatiche che se ne sono andate. Temevo soprattutto per Hernandez, invece il cubano ha gestito in maniera ottima i colpi, aiutato anche da Savani e Molteni. Oggi abbiamo battuto particolarmente bene, avessimo fatto lo stesso contro la Sisley, forse la partita sarebbe andata in maniera differente. In questa partita abbiamo offerto la migliore prestazione dell’anno in battuta. Verona ha sofferto in ricezione. Va dato merito, tuttavia, a Lorenzetti per il lavoro che sta portando avanti da quando è il nuovo allenatore”.
Angelo Lorenzetti (all. Verona): “Sul cambio palla ce la siamo giocata alla pari. La differenza l’ha fatta il loro servizio che oggi è stato micidiale. In difesa abbiamo fatto diverse buone cose, probabilmente c’è mancata un po’ di convinzione. Sono soddisfatto di quello che la squadra fa in allenamento. Dobbiamo andare avanti, dritti per la nostra strada, sperando che la fortuna giri anche dalla nostra parte. Il gruppo è comunque di ottimo livello, ma serve maggiore tonicità».
 
Classifica Serie A1 TIM
Bre Banca Lannutti Cuneo 45, Sisley Treviso 42, M. Roma Volley 42, Copra Berni Piacenza 40, RPA-LuigiBacchi.it Perugia 33, Cimone Modena 33, Prisma Taranto 33, Itas Diatec Trentino 33, Acqua Paradiso Gabeca Montichiari 31, Lube Banca Marche Macerata 24, Maggiora Latina 23, Antonveneta Padova 15, Marmi Lanza Verona 14, Tonno Callipo Vibo Valentia 12.
1 Incontro in più: Copra Berni Piacenza
1 Incontro in meno: Cimone Modena