Una grande occasione sprecata, è questa la sensazione che rimane nell’ambiente dell’Andreoli Latina all’indomani della sconfitta casalinga contro la Copra Piacenza.
Dopo aver sciupato malamente il primo parziale, i padroni di casa erano anche riusciti a rimettere in piedi il match con la vittoria nel secondo set. Purtroppo poi la mancanza di tranquillità e alcuni errori decisivi hanno consegnato vittoria e tre punti ai ragazzi di Lorenzetti che sono stati bravi ad approfittare della situazione.
A freddo, stemperati anche gli animi dopo i fischi incassati dal PalaBianchini per il cambio Berndandi-Zaytsev, mister Gulinelli indica nella mancanza di tranquillità la causa di una sconfitta pesante che poteva, forse, essere mitigata da un tie-break se non evitata del tutto con maggiore attenzione.
«Dobbiamo lavorare ancora molto – spiega il tecnico di Asti – ed evitare che la poca tranquillità ci condizioni in campo come fatto ieri. Sciupare così il quarto set con due errori al servizio e una palla giudicata male fa rabbia, ma ora dobbiamo guardare oltre e cercare di migliorare ancora. Certo un punto o due contro Piacenza ci avrebbero sicuramente aiutato molto».
Sui fischi al momento del cambio Bendandi – Zaytsev, Gulinelli preferisce non ritornare. «Non ho ancora avuto modo di parlare con lui, ma Immagino la delusione di Ivan – racconta – certe cose fanno male anche a chi come noi vive di sport e delle sue regole».
A spronare la squadra a far meglio nelle prossime due partite contro Treviso e Perugia ci pensa anche il capitano Simone Bendandi.
«E’ inutile nascondersi – racconta il palleggiatore pontino, veniamo da un periodo difficile e ora ce ne aspetta un altro altrettanto tosto. I primi a non essere contenti di questa situazione siamo noi giocatori che ci teniamo, quando andiamo in campo, a far bene. Ci dispiace quindi sia per noi come atleti, ma anche e soprattutto per chi lavora insieme a noi e per i nostri tifosi. In palestra ci impegniamo al massimo, tutti quanti, ma ora al di là degli aspetti tecnici forse ognuno di noi dovrebbe tirar fuori qualcosa di più da dare alla squadra, intesa come gruppo».
Bendandi non si nasconde nemmeno le difficoltà dei prossimi due impegni. «La sfida di Treviso – conclude il capitano – è davvero un ostacolo arduo, ma noi abbiamo il dovere di andare lì al PalaVerde e provarci fino in fondo, giocando si senza pressioni ma non per questo sentendoci battuti in partenza. Poi, prima della sosta resta il match contro Perugia e anche lì dovremo dare il massimo»

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Nella foto di Angelo Palombo, il capitano Simone Bendandi in palleggio.