Si è fermato Semenzato. La decisione è stata presa questa mattina dopo che l’azzurro è stato sottoposto a risonanza magnetica ed ecografia, a causa del perdurante fastidio al ginocchio destro.
Il dottor Capua, dopo gli esami, ha confermato la presenza di una “tendinite” in corrispondenza dell’inserzione del muscolo quadricipite sulla rotula destra. «È una patologia molto comune per chi gioca a pallavolo. Anche per questo motivo – ha detto il dottor Capua – è stato deciso di comune accordo, di far osservare a Semenzato un periodo di riposo, da associare alla terapia che, peraltro, il giocatore non aveva mai interrotto. Lo stato di salute del ginocchio dell’atleta sarà monitorato con indagini strumentali e – ha concluso il dottor Capua – quando avremo la garanzia che sarà guarito lo autorizzeremo a riprendere gli allenamenti».
Particolarmente amareggiato si è mostrato Roberto Serniotti e non soltanto perché dovrà fare a meno del giocatore: «Semenzato – ha riferito il coach – è tornato dal Giappone con un problema che non siamo riusciti a risolvere, neppure rallentando il lavoro e curandolo nella maniera giusta. Purtroppo, per me, è un’atleta in meno su cui contare. Spero proprio che il riposo accelleri il suo recupero e che possa tornare utile per la fase più calda della stagione. Mi dispiace perché il ragazzo aveva cominciato molto bene, confermandosi uno dei migliori. Però se uno non si ferma non riesce a guarire».
Sebastiano Chittolini, il preparatore atletico della M. Roma Volley, ha avuto parole di conforto per il giocatore infortunato: «Purtroppo – ha detto – è una patologia di tipo clinico. Dal punto di vista della preparazione atletica posso dire che questo disturbo non ha permesso a Semenzato di allenarsi adeguatamente, ed è comprensibile, come il resto degli atleti, i quali, al contrario, hanno svolto il solito efficace lavoro».
In mattinata, in occasione della presentazione della XIV edizione di Volley Scuola, Semenzato è stato spronato a mettercela tutta e a guarire in fretta anche per la nazionale, dal presidente federale, Carlo Magri: «Fai in fretta, per te c’è sempre una maglia». Speriamo possa essere questa la medicina migliore.