Ormai la Olio Pignatelli Isernia non può più nascondersi e non basta continuare a ripetere che si è solo alla quarta di campionato e bisogna rimanere con i piedi per terra. L’Isernia sportiva si gode il sogno e, per dirla alla Federico Moccia, è tre metri sopra il cielo, prima in classifica con 10 punti a pari merito con la TTTLines Catania. Risultato storico per la società della Fenice che proprio in questa stagione festeggia i 35 anni di storia.

Ancora un match nel quale la Olio Pignatelli Isernia oppone ai nomi e ai curricula degli avversari la forza del gruppo. La Olio Pignatelli Isernia è una Squadra con la “S” maiuscola fatta a immagine del suo combattivo condottiero, coach Chiovini; una Squadra che gioca una pallavolo bella e regolare, senza strafare, in cui il regista Scappaticcio non esalta un singolo, ma l’insieme tenendo tutti i compagni con il braccio caldo fino alla fine. Si spiegano così i complimenti sinceri degli avversari al termine del match.

Eppure i primi tre punti della gara sono tutti di marca Mare&Volley Forlì: Spescha, Casadei (in campo per l’acciaccato Rodrigues) e un muro su Negao fanno pensare a un risultato diverso. Invece, i centrali Giacomo Tomasello (al suo esordio in biancoazzurro, 10 punti per lui) e “Nano” Postiglioni recuperano lo svantaggio, ma sarà un potente attacco del giovane Tamburo a suonare la prima sosta tecnica imposta dal regolamento. La Olio Pignatelli mette la freccia aggredendo in battuta Bellini e soci, il resto lo fa una difesa impeccabile, che ha in Kangasniemi il suo baluardo, e un attacco preciso. Il 25-20 finale è frutto di un muro di De Luca subentrato con Falcone per dar respiro alla diagonale titolare.

Il secondo set parte come il primo: Forlì più aggressiva nelle prime battute. Questa volta però i padroni di casa non riescono a reagire e la Mare&Volley prende vantaggio; sul 5-12 Chiovini richiama in panchina Negao inserendo Gemmi; lo schiacciatore di San Severino Marche mette subito a segno un punto, ma il gap è troppo ampio soprattutto se la ricezione non è impeccabile come al solito. L’ex Spescha ne approfitta e riporta in parità il conto dei set.

La gara si fa più equilibrata, Tamburo e Bidegain, da un lato, e Spescha e Loglisci, dall’altro, offrono un ottimo spettacolo al numeroso pubblico presente. Il carioca Negao porta i biancoazzurri avanti al secondo time out tecnico della terza frazione e al rientro in campo bissa l’attacco. L’opposto ex Padova lo imita e la Olio Pignatelli si porta a +2. Pagni sostituisce “Nano” al servizio e la formazione del presidente Cicchetti trova un muro con Negao (24-21). Il PalaFraraccio si infiamma, ma Bozko e Casadei, complici due attacchi non eccelsi dei padroni di casa, agguantano i vantaggi. Addirittura per due volte consecutive gli uomini di Molducci hanno la palla set; la seconda raggiunta grazie al primo tempo di Creus (26-27) viene annullata dal muro di Tamburo sull’ex Spescha che, proprio per evitare il muro pentro ben piazzato, spara out i due palloni successivi.

Nel quarto set, sul 3-2, Molducci gioca la carta Rodrigues, ma l’equilibrio viene ben presto spezzato dall’aggressività dei locali dalla linea dei nove metri. L’attacco ospite traballa e per la Mare&Volley trova spazio anche Guemart chiamato a sostituire in regia l’esperto, ex Modena, Bellini; ma non è solo una questione di regista (certo Scappaticcio, con il suo gioco veloce, vince nettamente il confronto con il pari ruolo), è il muro pentro ad essere sempre in anticipo e ben piazzato. Ben cinque i block messi in carniere solo in questa frazione, la palma del più bello va a Tamburo quando mura a uno Rodrigues (17-11) che stampa la palla successiva sulle mani di Bidegain. Per i romagnoli è la resa, in campo resta solo la Olio Pignatelli il tempo necessario per deliziare il pubblico con una pipe di Negao, un ace di Tamburo, un primo tempo di Postiglioni e un mani out da manuale ancora dell’opposto scuola Sisley, risultato top scorer del match con 25 punti.

La festa ha inizio e raggiunge il suo culmine quando lo speaker annuncia il 3-0 del Crema sulla Carilo Loreto. L’attenzione è tutta puntata sul risultato del Catania impegnata a Santa Croce e quando arriva il 3 a 2 finale per i padroni di casa il boato si fa più grande. Per la prima volta in quattro anni di serie A2 l’Isernia vola in testa alla classifica.
I volti distesi e sorridenti, gli occhi soddisfatti (soprattutto quelli del presidente dell’Azienda sponsor) tradiscono le parole diplomatiche “Siamo solo all’inizio” che pronuncia all’infinito la dirigenza.

Anna Palermo
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