SERIE A1 TIM – 7a GIORNATA DI RITORNO
TRENTO E’ LA NUOVA CAPOLISTA


RECORD STAGIONALE DI PUNTI PER LEANDRO VISSOTTO (38)





I RISULTATI


Famigliulo CORIGLIANO – Bre Banca Lannutti CUNEO 0-3 (21-25; 16-25; 21-25)


Sparkling MILANO – Cimone MODENA 3-2 (25-23; 16-25; 25-21; 18-25; 15-12)


Acqua Paradiso Gabeca MONTICHIARI – RPA-LuigiBacchi.it PERUGIA 3-2 (25-12; 25-18; 23-25; 17-25; 15-11)


Andreoli LATINA – Sisley TREVISO 0-3 (18-25; 18-25; 20-25)


Prisma TARANTO – M. ROMA Volley 3-2 (22-25; 25-18; 32-34; 25-23; 15-13)


Lube Banca Marche MACERATA – Copra Nordmeccanica PIACENZA 3-0 (25-18; 25-20; 25-22)


Antonveneta PADOVA – Itas Diatec TRENTINO 0-3 (14-25; 22-25; 20-25)


 


CLASSIFICA


Itas Diatec TRENTINO 46; M. ROMA Volley 45; Bre Banca Lannutti CUNEO 44; Lube Banca Marche MACERATA 41; Sisley TREVISO 38; Copra Nordmeccanica PIACENZA 35; Cimone MODENA 29; Acqua Paradiso Gabeca MONTICHIARI, Sparkling MILANO 25; Prisma TARANTO 21; Antonveneta PADOVA, RPA-LuigiBacchi.it PERUGIA 20; Famigliulo CORIGLIANO 17; Andreoli LATINA 14.


 


Famigliulo Corigliano – Bre Banca Lannutti Cuneo 0-3 (21-25; 16-25; 21-25)


FAMIGLIULO CORIGLIANO: Ravellino 7, Carletti, Corvetta, Giovi (L), Raymaekers 4, Podrascanin, Biribanti 14, Colaci (L), Maric 9, Gallotta 10, Lo Re. Non entrati Balsamo, Kovacevic. All. Giuliani


BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Prandi (L), Parodi 11, Gonzalez 11, Fortunato, Vergnaghi (L), Lasko 15, Curti 6, Abbadi 8, Muraguti Yared, Felizardo 5. Non entrati Rosso. All. Prandi


ARBITRI: Gnani – Satanassi


NOTE – Spettatori 2200, incasso 13000, durata set 29’, 21’. 24’, tot. 74’.


Corigliano – A Corigliano vince Cuneo per 3 a 0 senza mezzi termini. La formazione di coach Prandi gioca bene e conquista 3 punti. Simpatico il gemellaggio prima della gara tra “I Mille del Brillia” e i 6 tifosi arrivati da Cuneo (il loro striscione recitava “1200 Km di solidarietà, non mollate”). Lo striscione dei tifosi locali indicava: “La Regione Calabria mantenga le promesse”.


Passando alla gara, Giuliani opta per Biribanti dal primo punto, con Maric in banda insieme a Gallotta. Prandi sceglie Curti al centro, per il resto conferma Parodi in banda con Abbadi e manda Lasko in posto 2.


Nel 1° set la Famigliulo parte bene e chiude il primo tecnico avanti di 2 punti. Ravellino si fa sentire a muro e Biribanti dà il suo apporto da zona 2 anche se non è al meglio della condizione fisica. Per Corigliano, però, si tratta solo di uno sprint iniziale, poiché Gonzalez e soci ribaltano presto la situazione e arrivano al 2° tempo tecnico sul 13-16. Set poi chiuso facilmente dal team di coach Prandi per 21-25, senza troppe velleità da parte rossonera.


Nella 2° frazione la Famigliulo regge fino al tecnico (7-8), poi crolla sotto i colpi di Abbadi e dell’ottimo Curti (7-10). I rossoneri accusano un notevole calo psicologico, ne approfitta Cuneo che allunga visibilmente fino al 16-25 finale. Coach Giuliani prova anche ad inserire Podrascanin per Ravellino e Carletti per Corvetta, ma la sostanza non cambia.


Nel 3° set coach Giuliani presenta l’altro libero, Max Colaci, al posto del titolare Giovi. Prandi cambia Felizardo con Fortunato. La Famigliulo gioca il tutto per tutto e parte a razzo con Maric e Biribanti più incisivi. Dall’altra parte fa il fenomeno Simone Parodi, che non vuole sfigurare davanti al suo ex pubblico e realizza un gran punto da posto 4 dopo aver ricevuto alla grande (10-12). Un errore di Fortunato in battuta porta Corigliano al tecnico sul 16-14. Situazione ribaltata al rientro in campo, con Cuneo che si porta avanti 16-17 sfruttando due brutti errori di Corigliano in ricezione su servizio di Lasko. Corigliano cade rovinosamente, al punto che il break cresce fino al 17-21 (muro di Gonzalez su Gallotta). Giuliani prova ad inserire Lo Re per uno spento Gallotta, ma non serve. Parodi fa 20-23 e spinge Giuliani al timeout. Ormai però Cuneo è determinata e va a chiudere sul 21-25 anche grazie ad un gigantesco errore della coppia arbitrale che, sul 21-23, non fischia un’invasione di Lasko talmente evidente da far esplodere l’intero palasport. 


 Alberto Giuliani (Famigliulo Corigliano): “La sconfitta odierna è il frutto di una settimana di lavoro molto travagliata, dove abbiamo avuto grossi problemi per allenarci al meglio. Complimenti allo staff medico che ha rimesso in piedi Biribanti e Maric, anche se i due si sono allenati poco. Per il resto, Cuneo è stata perfetta, ci ha aggredito con il servizio e noi non siamo riusciti a mettere in campo il gioco a noi più congeniale. Nel 3° set abbiamo avuto l’occasione per rientrare in gara ma ancora una volta siamo stati penalizzati da una decisione arbitrale sbagliata che ci ha tolto il privilegio di continuare a giocare”.


 Simone Parodi (Bre Banca Lannutti Cuneo): “Temevamo molto questa partita, sapevamo che Corigliano in casa gioca sempre molto bene. Senza il nostro capitano Wijsmans temevamo di avere maggiori difficoltà, invece la gara è andata via liscia e siamo riusciti a chiuderla 3 a 0. Abbiamo vinto davanti ad un pubblico stupendo. Come ho già detto, qui a Corigliano ho lasciato il cuore, spero che la Famigliulo riesca a salvarsi”.


MVP: Javier Gonzalez (Bre Banca Lannutti Cuneo)


 


Sparkling Milano – Cimone Modena 3-2 (22-25; 25-18; 32-34; 25-23; 15-13)


SPARKLING MILANO: Vicini (L), Millar 9, Nikic 2, Samica 4, Cortina (L), Bendandi, Martino 15, Rosalba 6, Spairani 7, Travica 3, Giombini 22. Non entrati Kadziewicz, Gardner. All. Ricci


CIMONE MODENA: Tencati 6, Rinaldi (L), Dennis 5, Sartoretti, Pagni, Nascimento 19, Heller 8, Endres 25, Casoli 8, Garcia 5. Non entrati Bertoli, Soli. All. Giani


ARBITRI: Santi – Saltalippi


NOTE – Spettatori 2600, incasso 3500, durata set; 30’, 23’, 25’, 26’, 17’;  tot. 121’


Milano – Grande prestazione corale della Sparkling che, davanti a 2550 spettatori, batte al tie-break la Cimone Modena. Milano che ha avuto in LeondinoGiombini, mvp della gara, il miglior realizzatore con 22 punti e il 58% inattacco.  Bene anche Matteo Martino autore di 15 punti, fra cui 4 ace, chechiude con il 55% in attacco.
Daniele Ricci schiera Travica, Giombini, Samica, Martino, Millar, Spairanie Vicini libero. Giani propone lo stesso sestetto sconfitto a Roma.
Primo set contraddistinto da un sostanziale equilibrio, poi Modena prende il largo con Nascimento al servizio e si porta sul 18-22. Sempre fatta per i canarini, ma Milano torna a -2 (18-20) con un muro Rosalba entrato per Samica. Poi va al servizio Martino che mette a segno un ace e ne propizia un altro con una ricezione errata di Modena chiusa da Travica. Sul 23-22
Giani ferma il gioco, ma al rientro in campo ancora Martino realizza un ace con una palla corta in posto 2 (24-22). Sul 24-22 va servizio Casoli che sbaglia regalando il primo parziale ai nero-argento. Sull’8-10 nel secondo set Modena mette a segno un parziale di 3-0 che costringe Ricci al time-out. Poi sul 9-14 va al servizio Nascimento chemette a segno due ace di fila che portano la Sparkling al secondo time-out tecnico sotto di 7 lunghezze. Sul 13-19 Ricci cambia il palleggiatore inserendo Bendandi per Travica, ma l’andazzo non cambia e gli ospiti
chiudono sul 16-25.
La Sparkling riparte nel terzo set con Rosalba (già in campo per buona parte del secondo) al posto di Samica (quindi con una squadra interamenteitaliana ad eccezione di Millar). Set giocato punto a punto fino al 18-17 quando due errori di Ricardo e Casoli costringono Giani al time-out.
Modena rientra subito (20-19) e Ricci ferma a sua volta il gioco, con Murilo che sbaglia il servizio successivo. Martino va al servizio e firma l’ace che vale il 22-19 con Giani costretto ancora al time-out. Sul 22-20 Sartoretti entra a battere, ma sbaglia, mentre Giombini mette giù la palla
del 24-20 dopo una gran difesa di Travica. Nikic sbaglia il servizio successivo (24-21), a chiudere i conti sul 25-21 ci pensa Millar per il 2-1 Sparkling.
Modena schiera Dennis al posto di Casoli nel quarto set, mentre Ricci conferma i sei del terzo. Sul 10-12 Modena prende il largo portandosi sul 12-17, complice anche qualche errore di troppo della Sparkling. Ricci toglie Rosalba inserendo Nikic, e un attacco del serbo e punto di Giombini
portano i nero-argento a -2 (16-18) con Giani costretto al time-out.
Modena torna subito a +4 (16-20) e questa volta è Ricci a fermare il gioco. Martino sbaglia la pipe successiva regalando il massimo vantaggio ai canarini (16-21) che chiudono sul 18-25.
Milano parte nel tie-break riproponendo Rosalba, invariati i sei di Modena. Al cambio campo Milano è avanti di due lunghezze. Giombini mette giù la palla dell’11-9, ma Modena ritorna subito in parità con un ace di Nascimento. Martino realizza il 12-11 con una pipe e Giombini realizza
l’ace che vale il 13-11, ma sbaglia il servizio successivo. Anche Murillo sbaglia (14-12) con Giani che chiama time-out. A chiudere i conti ci pensa Martino per il boato finale.
 Daniele Ricci (Sparkling Milano): “Del risultato siamo contenti, abbiamo vinto il primo set grazie a
una bella sequenza di battute di Martino. Non è stata una buona partita dal punto di vista tecnico, anche noi ci siamo espressi al di sotto delle nostre possibilità. Oggi sarebbe stato peccato non sfruttare la prestazione non buona loro. A un certo punto eravamo indecisi e con poca energia. Eravamo diversi dalla gara giocata con Cuneo, ma abbiamo approfittato di alcune situazioni e nel terzo e nel quinto set abbiamo fatto vedere qualcosa di meglio. Ho scelto di far giocare Giombini perché, come si è visto, ultimamente si è espresso al meglio, anche Spairani è più in forma rispetto a Kadziewicz e ha fatto un campionato eccezionale”.
Andrea Giani (Cimone Modena): “Sinceramente non mi aspettavo di perdere. Siamo alla vigilia di
una partita importante e avevamo bisogno di dare continuità ed esprimerci su buoni livelli, invece la nostra parte tecnica è stata fatta male, senza nulla togliere a Milano. Sono bastate poche situazioni critiche per giocare ognuno per proprio conto, non va bene. La TIM Cup? L’aspetto
decisivo non è il problema tecnico, Roma gioca bene, ma bastano pochi errori per farti piombare in una posizione negativa, come è successo oggi. Purtroppo questa situazione non fa bene alla squadra e abbiamo bisogno di un atteggiamento diverso, dove si giochi più da squadra e punto su punto, senza portarsi dietro l’errore precedente”.


 


Acqua Paradiso Gabeca Montichiari – RPA-LuigiBacchi.it Perugia 3-2 (25-12; 25-18; 23-25; 17-25; 15-11)


ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 11, Popp 7, Pesenti, Bojovic, Tiberti 3, Veres 19, Howard 13, Quartarone, Gavotto 23, Manià (L). Non entrati Forni, Balbi. All. Velasco


RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Kovacevic, Tuerlinckx 2, Serafini, Sintini 2, Kromm 25, Di Franco 5, Nemec 4, Pippi (L), Vujevic 10, Stokr 16. Non entrati Pochini, Braga. All. Di Pinto


ARBITRI: Locatelli – Barbero


NOTE – Spettatori 3000, incasso 5500, durata set 20’, 22’, 28’, 21’, 16’; tot. 107’.


Montichiari – L’Acqua Paradiso Gaeca Montichiari domina il primo set a muro con la RPA-LuigiBacchi.it Perugia, ben sei gli stop dei padroni di casa Anche nell’attacco Montichiari è stata superiore alla Rpa, con un 65% di positività contro solo il 38%.


Il set si conclude con uno schiacciante 25-12 con uno splendido primo tempo di Howard.


Perugia prova a rientrare in partita, ma Montichiari non si fa sorprendere e con i sette ace messi a segno va in vantaggio 2-0.


La formazione ospite, con Di Pinto in panchina, tenta il tutto per tutto. Parte bene nella terza frazione e nel punto a punto ha la meglio. Protagonista assoluta per gli umbri il tedesco Kromm autore di 10 punti.


Il calo dell’Acqua Paradiso Gabeca Montichiari è vistoso e sul 20-14 Velasco scuote i suoi poi tenta la carta del cambio-regia, facendo scendere in campo il giovane siciliano Quartarone e mettendo momentaneamente a riposo Tiberti. Tutto inutile. È Perugia a chiudere meritatamente il set sul 25-17. Il tie break in avvio è tutto per Montichiari, poi Perugia trova ancora lo sprint per aprire il set. I padroni di casa, però, non si lasciano intimorire e chiudono il set sul 15-11.


Peter Veres (Acqua Paradiso Gabeca Montichiari): “Sono molto contento della mia partita, ma potevamo fare meglio. Nei primi due set abbiamo fatto tutto bene, poi siamo calati, non so cosa è successo e abbiamo iniziato a sbagliare”.


Vincenzo Di Pinto (RPA-LuigiBacchi.it Perugia): “Abbiamo bisogno di lavorare. Nei primi due set non abbiamo praticamente giocato. Poi la partita è andata come volevamo noi. Abbiamo un po’ mollato nel quinto. Dobbiamo imparare a voler vincere ad ogni costo”.


MVP: Peter Veres (Acqua Paradiso Gabeca Montichiari)


 


 


Andreoli Latina – Sisley Treviso 0-3 (18-25; 18-25; 20-25)


ANDREOLI LATINA: Mattera 1, Cardona 1, Barbareschi 3, Salmon 4, Zanuto 10, Scuderi (L), Garcia Pires Ribeiro 6, Alves Bernardo 11. Non entrati Zaytsev, Tomassetti, Messana, Moretti. All. Gulinelli


SISLEY TREVISO: Fei 19, Hubner 7, Papi 2, Farina (L), Kral, Endres 15, Pujol 2, Cisolla 7, Maruotti 3. Non entrati Horstink, Novotny, Saitta, Ricci Petitoni. All. Dal Zotto


ARBITRI: Ippoliti – Caldarola


NOTE – Spettatori 1300, incasso 12.000, durata set: 23’, 22’, 23’;  tot. 68’.


Latina – Chi pensava che la Sisley Treviso distratta dal passaggio del turno in Champions e con la testa proiettata alla Final Eight di Tim Cup potesse lasciare punti al PalaBianchini si sbagliava di grosso.
Con una prova cinica, attenta e determinata i campioni d’Italia si sono presi, quasi senza colpo ferire, i tre punti in palio nella sfida con l’Andreoli Latina.
Una partita che ha registrato l’esordio fin dall’inizio del giovane Lorenzo Scuderi nel ruolo di libero, ma che non ha regalato sostanziali novità alla classifica asfittica dei padroni di casa.
L’Andreoli non ha mai lottato alla pari con gli ospiti orogranata, se non in alcuni frangenti del match. Troppo poco per impensierire campioni della classe e dell’esperienza di Fei, Cisolla, Papi e Gustavo. Proprio l’ex centrale pontino, che con la sua micidiale battuta 
spesso ha mandato in tilt la ricezione di casa, alla fine si è aggiudicato anche la palma di migliore in campo.
Flavio Gulinelli (Andreoli Latina): “Ho provato a dare una scossa alla squadra, ma la Sisley non ci ha mai concesso una reale chance. Hanno battuto bene e ci hanno messo in difficoltà”.
Renan Dal Zotto (Sisley Treviso): “ Sono contento, perché venivamo dalla partita di qualche giorno fa in Spagna e questa sfida poteva crearci qualche difficoltà, invece i ragazzi non mi hanno deluso”.


MVP: Gustavo (Sisley Treviso)


 


Prisma Taranto – M. Roma Volley 3-2 (22-25; 25-18; 32-34; 25-23; 15-13)


PRISMA TARANTO: Latelli (L), Rak 17, Nagy, Patriarca 12, Castellano 12, Nuti 3, Vulin, Shumov 6, Ardu, Vissotto Neves 38. Non entrati Durante, Pereu. All. Lattari


M. ROMA VOLLEY: Henno (L), Coscione 4, Tofoli, Marshall 19, Molteni 12, Hernandez 7, Kooistra 17, Miljkovic 13, Semenzato 13, Romero. Non entrati Mastrangelo, Giretto. All. Serniotti


ARBITRI: Boris – La Micela


NOTE – Spettatori 1500, incasso 5000, durata set 26’, 26’, 33’, 31’, 14’; tot. 130’.


Taranto – La Prisma Taranto batte la capolista Roma che viene scavalcata da Trento, conquista due punti d’oro in chiave salvezza e si mette sotto anche Padova e Perugia. I rossoblù vincono il primo tie-break interno della stagione mentre i capitolini non perdevano fuori casa dalla prima giornata del girone di andata.


Protagonista assoluto l’opposto della Prisma, Vissotto, autore di 38 punti record stagionale per la serie A1 TIM.


Roma ha lasciato Savani a casa e Mastrangelo in panchina, sostituiti rispettivamente da Molteni e Semenzato. Taranto si è presentato con Nuti, Patriarca e Rak in non perfette condizioni fisiche.


Il primo set vede Roma metter costantemente la testa avanti sin dall’inizio ed i tre punti accumulati sin dal 3-6, nonostante il pareggio in due occasioni (9-9 e 14-14) dei padroni di casa, vengono gestiti sino alla fine (15-18; 19-22; 21-14) grazie all’ottimo cambio palla e ad una ricezione molto positiva.


Nel secondo parziale la Prisma parte decisa e infligge un 5-0 che lascia presagire che l’andamento del match possa cambiare. Roma sotto anche 7-2 prova a rimettersi in gioco soltanto nella fase di gioco che porta sino al 13.-12 per Taranto. Poi  un terrificante turno in battuta di Rak ( tre ace consecutivi per lui) permette ai rossoblù di andare dal 14-12 al 22-12. Roma inserisce Romero ed Hernandez per Molteni e Milikovic con il solo risultato finale di ridurre il passivo.


Interminabile il terzo parziale chiuso da Roma ai vantaggi dopo che Taranto aveva avuto quattro set ball sprecati, due sul 24-22 e poi sul 24-25 e 26-25. Successivamente Roma ne ha avuti, invece, a disposizione sei, annullati dalla Prisma, mentre al settimo chiudeva Molteni 32-34.


La stessa situazione si riproponeva nel quarto parziale con Taranto costantemente in vantaggio e nuovamente con il set in mano sul 24-22. Si trema con Roma che va a meno uno ma la macchina da punti Vissotto portava il match al tie-break.


Equilibrio anche nel quinto set, scardinato sul 13-12 per Taranto con Vissotto che mura Marshall e sbaglia la successiva battuta ed il punto finale del generoso Castellano che fa esplodere di gioia il Palafiom.


Radamès Lattari: (Prisma Taranto): “Sono felice per i miei ragazzi che hanno stretto i denti sia pur in condizioni fisiche non ottimali e per il pubblico che ci ha data la carica nel tie-break. Molti alla vigilia del match pensavano di assistere ad un nostro massacro visto che giocavamo contro la capolista ma il nostro successo è limpido e meritato. Vissotto? Grandissima prestazione, i cori dei tifosi lo hanno caricato, lui che qualche tempo fa aveva subito qualche fischio.


Roberto Serniotti (M.Roma Volley): ”Taranto alla fine ha meritato di vincere. Noi con la testa alla TIM Cup? Per la verità non abbiamo avuto neanche il tempo per pensarci perché giovedì abbiamo giocato per l’accesso alla final four di Coppa Cev. Certo non abbiamo rischiato chi non era in condizioni fisiche perfette”.   


 


 


Lube Banca Marche Macerata – Copra Nordmeccanica Piacenza 3-0 (25-18; 25-20; 25-22)


LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Lebl 6, Smerilli (L), Paparoni 10, Vermiglio 2, Bartoletti, Monopoli, Corsano (L), Santana 10, Omrcen 9, Swiderski 15. Non entrati Snippe, Saraceni, Geric. All. De Giorgi


COPRA NORDMECCANICA PIACENZA: Rodriguez 6, Frazzi (L), Granvorka 1, Cozzi 5, Meoni, Boninfante 2, Santos Dutra (L), Zlatanov 6, Simeonov 3, Bravo 9, Bjelica 9. Non entrati Gromadowski, Bovolenta. All. Lorenzetti


ARBITRI: Perri – Cesare


NOTE – Spettatori 2200, incasso 9900, durata set 24’, 26’, 27’, tot. 77’.


Macerata – La Lube Banca Marche Macerata vince per 3-0 la sfida contro la Copra Normeccanica Piacenza. Pubblico delle grandi occasioni al PalaFontescodella che ha fatto registrare il tutto esaurito con 2.213 spettatori. Folta la presenza dei bambini delle scuole elementari del comprensorio che ad inizio gara hanno letto un messaggio a tutto il pubblico basato sui valori dello sport e del tifo corretto. Mentre la squadra di casa sfodera una prestazione maiuscola, quella piacentina è con un occhio al prossimo appuntamento di mercoledì in TIM Cup contro Roma. Lorenzetti, infatti, lascia in panchina per buona parte dell’incontro Granvorka, Meoni e Zlatanov oltre, naturalmente, all’infortunato Bovolenta. Sebastian Swiderski, dall’altra parte della rete, è l’anima della formazione di De Giorgi. 15 punti in tre parziali con il 78% in attacco. La Lube Banca Marche ha saputo essere più incisiva nell’inizio dei vari parziali quando fin dalle prime battute è stata brava a conquistare punti di vantaggio importanti. I primi due set scivolano via senza troppi intoppi per Omrcen e compagni. 25-18 e 25-20 i risultati dei set. Il terzo, invece, è il più combattuto e si risolve solamente nel finale quando Lebl e Swiderski firmano il 20-18. Due punti preziosi perché la Copra Nordmeccanica, nel frattempo, aveva ritrovato lucidità e determinazione. Questo, però, non ferma il cammino della Lube che chiude il match con l’attacco di Omrcen sul 25-22).


 Valerio Vermiglio (Lube Banca Marche Macerata): “Il fatto che Lorenzetti abbia lasciato in panchina dei giocatori titolari non deve fare pensare ad una vittoria scontata e facile. Sono tre punti che valgono molto perché comunque la Copra Nordmeccanica ha una rosa molto completa. Questo 3-0 è importante per il morale e per la classifica però in prospettiva TIM Cup non dice niente di rilevante perché a Bassano sarà tutta un’altra storia”


MVP: Sebastian Swiderski (Lube Banca Marche Macerata)


 


 


 


Antonveneta Padova – Itas Diatec Trentino 0-3 (14-25; 22-25; 20-25)


ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), Olli, Quarti 1, Esko 1, Tovo 5, Perazzolo 8, Diaz Mayorca 17, Bontje 4, De Marchi 5. Non entrati De Togni, Platenik. All. Bagnoli


ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 10, Segnalini (L), Birarelli 9, Jeroncic 5, Della Lunga 3, Grbic 2, Stoyanov, Mlyakov 13, Winiarski 6, Bari (L), Piscopo 1. Non entrati Bednaruk, Nikolov. All. Stoytchev


ARBITRI: Coppola – Cammera


NOTE – Spettatori 2000, incasso 6100, durata set 21’, 26’, 33’, tot. 70’.


Padova – Tante le novità in sestetto proposte dai due tecnici ad inizio del match tra Antonveneta Padova ed Itas Diatec Trentino. Il tecnico degli ospiti, Radostin Stoytchev, rinuncia a Nikolov per Mlyakov. Più difficile la situazione che è costretto a gestire Bruno Bagnoli. Senza Peter Platenik e con un Lorenzo Perazzolo non al top della forma, l’attacco dell’Antonveneta Padova ha poca potenza e poche alternative. L’Itas domina in attacco il parziale di avvio, ma il gioco di Padova stenta a decollare. Gli All Black di casa sono vittime dei propri errori e regalano 12 punti agli avversari.


Nel secondo set l’Antonveneta Padova prova a reagire, sfruttando anche un avvio distratto di Trento. Stoytchev, però, non vuole cali di tensione e chiama time out sul 3-0. La squadra risponde, rientrando nel parziale a muro. Bagnoli prova la carta De Marchi in posto 4 al posto di Quarti. La mossa funziona ed impedisce la fuga degli ospiti. L’Antonveneta con Diaz, Quarti e Capitan Tovo accendono il palasport: Padova vola sul 18-15. Trento ferma il gioco e al ritorno in campo chiude il gap con un attacco di Mlyakov e gli ace di Della Lunga. Le squadre giocano in parità fino al 22-22 quando Trento allunga e chiude il parziale grazie ai muri di Emanuele Birarelli. Proprio il muro è il fondamentale in cui Trento brilla di più in questa serata (11 in totale), a conferma delle classifiche di rendimento che la vedono prima in questo fondamentale.


Nel corso del terzo set, da Taranto arriva la notizia del tie break che vede protagonista la M. Roma Volley, la panchina informata inizia a festeggiare la conquista del primo posto. Il sestetto, all’oscuro dei risultati dagli altri campi, va a vincere con facilità. Archiviata Padova, tutta l’attenzione si sposta sulla Final Eight di TIM Cup A1.


Luis Diaz (Antonveneta Padova): “Ci dispiace per questa sconfitta e soprattutto perché non siamo al completo. La TIM Cup la giocheremo con problemi di organico, ma essendo una partita secca ci proveremo, anche contro il pronostico”.


Radostin Stoytchev (Itas Diatec Trentino): “Questo primo posto fa piacere ma conta poco. Bisogna aspettare la fine del campionato, ma sono contento del fatto che finalmente eravamo al completo. Per la TIM Cup molti ci danno per favoriti. Sono voci che non ascolto, noi continueremo a lavorare”.


MVP: Emanuele Birarelli (Itas Diatec Trentino)


 


 


I RISULTATI DELLA SERIE A2 TIM


 


I RISULTATI 


Mare&Volley FORLÌ – Framasil Cucine PINETO 3-1 (25-22; 25-23; 23-25; 25-22)


Fiorese SpA BASSANO – Divani&Divani AVELLINO 3-0 (28-26; 25-20; 25-21)


Premier Hotels CREMA – Codyeco S.CROCE 3-1 (26-24; 25-19; 20-25; 25-17)  


Tonno Callipo VIBO VALENTIA – Olio Pignatelli ISERNIA 3-0 (25-17; 25-21; 25-20)


Marmi Lanza VERONA – Materdomini Volley.It CASTELLANA GROTTE 3-2 (22-25; 25-18; 25-22; 25-27; 15-10)


Esse-Ti Carilo LORETO – Tiscali CAGLIARI 3-1 (21-25; 25-21; 25-17; 25-18)


Ore 20.30


Monini Marconi SPOLETO – Stilcasa Salento d’amare TAVIANO


Top Team MANTOVA – SP TTTLines CATANIA


 


CLASSIFICA
Tonno Callipo VIBO VALENTIA 50; Marmi Lanza VERONA
49; Mare& Volley FORLÌ, Esse-Ti Carilo LORETO 42;  Premier Hotels CREMA 40; SP TTTLines CATANIA*,  Olio Pignatelli ISERNIA 39;  Stilcasa Salento d’amare TAVIANO* 38; Codyeco S.CROCE 37; Fiorese SpA BASSANO 36<SPAN style="FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: 'Lucida Sans Unicode','sans-serif'; mso-fare