Fare un saluto alla società e alla città che considero “casa mia” non è semplice, ma si sa lo sport non può sempre seguire le ragioni del cuore…
Parto col dire che sono stati tre anni bellissimi e intensi sotto tutti i punti di vista e aggiungo .- senza presunzione – che lascio tanto consapevole di aver preso altrettanto.
Tornerò a Isernia molto volentieri, non solo per salutare gli amici. Nella prossima stagione quasi sicuramente da avversario e vi avviso: fuori dal campo amici, ma in campo non guarderò in faccia a nessuno, sarò con il coltello tra i denti! Inoltre, per quanto mi riguarda le porte non sono affatto chiuse: avrei voluto continuare a vestire la maglia della Fenice anche in questa stagione, ma non è stato possibile, ma questo non significa che non possa tornare nelle prossime!
Di questi tre anni, carichi di emozioni, l’unico rammarico è quello di non aver potuto sfruttare pienamente l’occasione che mi era stata offerta dalla società e in particolare da Alberico Vitullo che ringrazio per l’opportunità offerta: se sono in Serie A lo devo anche a lui.
Nella scaletta dei miei ringraziamenti a questo punto viene lo staff medico e fisioterapico per tutto ciò che hanno fatto i vari Raffaele, Ivan e Giuseppe, per come hanno preso a cuore il mio caso e per la pazienza dimostrata in ogni occasione.
Un grazie enorme va a tutti i dirigenti della società – vecchi e nuovi – dal primo all’ultimo nome scritto nell’organigramma, ma in questo momento il pensiero e l’abbraccio più grandi vanno ad Adriano che è per me più di un grande amico, è un fratello e dopo l’infortunio è stato il mio angelo custode, ora non posso che augurargli una pronta guarigione.
In momenti come questo è importante avere l’affetto e il conforto di chi ti sta accanto. Io ricordo perfettamente le facce di tutti coloro che mi sono stati vicini negli istanti immediatamente successivi all’infortunio: Alberico, Raffaele, Adriano, Luca, Gianni, Lorenzo…
L’affetto del pubblico (che ho ricevuto in ogni occasione) che mi porterò dentro per sempre perché certe cose non si dimenticano ancor più delle cose belle, che comunque sono state tante.
In questi tre anni, credo ci sia stata una crescita per tutti: ho conosciuto tante persone e spero di aver dato qualcosa di buono, come io ho cercato di prenderne da ogni persona incontrata, mi spiace solo di non aver potuto dare di più pallavolisticamente parlando…
E adesso prima che diventi troppo mieloso auguro a tutti voi una buona stagione…
Arrivederci il Vostro
“Re Leone”