Hai rinunciato a molte offerte importanti per tornare a Crema, quale motivo ti ha spinto?
“Onestamente mi è difficile trovare una motivazione sola. La cosa che però mi ha fatto più piacere è stata che la società ha voluto fare un grosso investimento sull’allenatore, il contratto sarà infatti di tre anni, invece di solito si punta maggiormente sui giocatori”.

Nell’ultimo anno sei stato a Modena, come giudichi la stagione da poco conclusa?
“Dal punto di vista dei risultati non è stata eccezionale, anche se dopo tutto abbiamo vinto un trofeo europeo. Io però l’ho presa come un corso di aggiornamento e di visione della A1. C’è stata poi l’esperienza positiva di aver conosciuto dei campioni ed un personaggio che fa parte della storia della pallavolo come Andrea Giani. Con lui mi sono trovato veramente bene e mi è dispiaciuto interrompere la nostra collaborazione”.

Il primo acquisto della Reima è stato il giovane palleggiatore: Michele Baranowicz, cosa ne pensi?
“La sua scelta prosegue con la politica della società che è anche la mia e cioè quella di lanciare giovani talenti nel campionato di A2 rappresentando di fatto il loro trampolino di marcia. Baranowicz come potenzialità è in linea con gli altri giovani che abbiamo avuto nel suo ruolo: Travica e Saitta”.

Luca ritrova come vice allenatore Marco Camperi con il quale ha lavorato già due anni a Crema.
Marco ha rifiutato una interessante esperienza all’estero decidendo di rimanere a Crema e seguire il progetto societario a fianco di Luca Monti.

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