“Non fa parte delle nostre abitudini lamentarci delle prestazioni e degli errori arbitrali, sappiamo benissimo che c’è chi è preposto a valutare gli stessi, ed io personalmente, poi, sono fermamente convinto che gli errori dei direttori di gara fanno parte del gioco, così come i miei da Presidente e quelli dei miei giocatori quando sono in campo”. Donato Bruno, presidente della Stilcasa Salento d’amare Taviano, ha aperto con queste parole la lunga lettera che ieri la società salentina ha inviato a Benito Montesi, responsabile settore tecnico, arbitri e osservatori della Federazione, e, per conoscenza, all’amministratore delegato della Lega, dottor Massimo Righi.
Parole queste che introducono, nella sostanza, un argomento che finora Taviano ha solo sfiorato da quattordici anni a questa parte, ovvero da quando la società dei fratelli Bruno milita nei quartieri alti della pallavolo nazionale. Argomento: un disagio, personale del presidente, e di riflesso dell’intero sodalizio, per le sanzioni e le segnalazioni che ultimamente nei comunicati ufficiali della Federazione riguardano e colpiscono con una certa “regolarità” la Stilcasa.
Taviano non ha mai dato riferimento ufficiale (nei suoi comunicati stampa o nelle dichiarazioni dei suoi tesserati e dirigenti) ad errori o sviste arbitrali che l’hanno penalizzata. Del resto questo atteggiamento è anche servito a stemperare ogni possibile tipo di protesta da parte del pubblico salentino. “Ma evidentemente – come lo stesso Donato Bruno ha sottolineato nella missiva – quando gli errori arbitrali, mai come quest’anno, sono tanti e frequenti (il riferimento ultimo è alla gara Taviano-Avellino dello scorso 20 gennaio, diretta dalla coppia arbitrale composta da Tommaso Guerzoni e Rossella Piana), alla fine qualcosa sfugge di mano”.
“Ovviamente il ripetersi di tanti errori e l’atteggiamento degli arbitri durante la gara già citata ha contribuito a creare un clima di poca serenità – spiega ancora Bruno – e pertanto ho espresso il mio disappunto al delegato tecnico, ma usando termini e parole che nulla hanno a che fare con quelle riportate invece dal comunicato ufficiale della Federazione e per le quali sono stato sanzionato”.
Spiacendosi per la reazione personale e per quella del pubblico, Donato Bruno ha concluso la sua lettera precisando che “Quelle frasi, anche per il rispetto che porto nei confronti degli organi Federali, non fanno parte, sicuramente, del mio dna di persona civile, disponibile e sempre corretta”.
Oggi, intanto, il presidente Donato Bruno è tornato sulla questione, indirizzandosi direttamente al pubblico salentino. “Gli errori arbitrali fanno parte del gioco, e ci stanno anche quando sono evidenti – ha detto – Bisogna essere superiori a tutto, anche a questo. Per evitare conseguenze sia alla società e, ovviamente, alla squadra”.

Stilcasa Salento d’amare Taviano
DANIELE GRECO
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