Chissà che la vicenda Mastrangelo non possa servire a far riscrivere le regole. Il caso che ha visto protagonisti il “centrale” della nazionale italiana e la M. Roma Volley potrebbe essere, davvero, uno spartiacque, perché Federazione e Lega possano meglio valutare quanto il mondo del volley sia in pericolo e quanto tutto quello che è stato tacciato per dilettantismo, dilettantistico non è.
Stringendo, ancora una volta, la mano a Mastrangelo e augurandogli un buon lavoro nella società dove fra qualche giorno il giocatore andrà ad accasarsi, Massimo Mezzaroma ha soprattutto cercato di mettere in guardia gli addetti ai lavori sui rischi, più o meno latenti, che il mondo della pallavolo potrebbe correre, magari da qui a qualche anno. “Indubbiamente – ha spiegato il presidente della M. Roma – la spinta per trovare un accordo, oltre che dal desiderio di Gigi di tornare a giocare, dal suo attaccamento per Roma, dalla mia voglia di non far credere che licenzio la gente a cuor leggero, è venuta dalla decisione del Giudice del Lavoro, con la quale mi si attribuiva un pizzico di ragione. Ma – ha continuato Massimo Mezzaroma – anche se la sentenza fosse stata a me sfavorevole, dal giorno dopo ci saremmo messi al lavoro per sollecitare i responsabili di Federazione e Lega ad introdurre nuove regole per garantire in maniera assoluta il lavoro dei giocatori, ma anche gli impegni economici dei dirigenti di club che nella pallavolo operano”.
La vicenda Mastrangelo è ormai alle spalle. Già dalla prossima settimana, probabilmente, l’azzurro potrà vestire un’altra maglia, ma senza una rivisitatina alle norme, il caso che lo ha visto protagonista rischia di rimanere un fatto isolato e di non fare giurisprudenza.
Mezzaroma e Mastrangelo hanno confermato che, nella trattativa, ciascuna delle due parti ha lasciato qualcosa, ma volutamente, e probabilmente, per non dare adito ad ulteriori polemiche sullo status dilettantistico, non hanno parlato di cifre. “Quello che conta – ha confessato il giocatore – è che posso riprendere ad allenarmi e a giocare. Non so dove, sicuramente in Italia. Ho diverse proposte da valutare. Lo farò insieme con la famiglia. Certo, mi sarebbe piaciuto continuare con la M. Roma. Per questo, a suo tempo, ho chiesto di essere reintegrato. Qui si vive bene ed io sono innamorato di questa città, al punto che un giorno verrò a viverci per sempre”.
Amici come prima, quindi: Mastro va via, Massimo Mezzaroma, oltre che alla sua attività da imprenditore, potrà pensare con maggiore attenzione al campionato di A2: “Sperando – ha confidato con un sorriso – che le istituzioni, le autorità, la gente in genere, non restino sorde ed indifferenti verso chi ha riportato a Roma la pallavolo di primo livello”.