Approdato alla Zinella nella stagione 1986/87 ad appena diciotto anni, Andrea Brogioni quattro anni fa è diventato la bandiera di un progetto che aveva come obiettivo il ritorno in serie A dei colori gialloneri. Dopo ben 21 anni (17 in A1 e 4 in A2, ndr) trascorsi assicurando il suo talento a squadre di primo livello del massimo campionato italiano come Parma e e Treviso (tanto per citare le principali, ndr) e senza dimenticare le due presenze in azzurro, il palleggiatore fiorentino nel 2003 ha infatti accettato una sfida che allora sembrava pura utopia: regalare alla città delle Due Torri una nuova avventura tra le grandi della pallavolo tricolore. Anima e motore di quel sogno non poteva che essere il presidente Paolo Penazzi che ha fortemente voluto riportare “a casa” il regista che nel 1987 aveva contribuito al successo della Zinella in Coppa delle Coppe costruendogli attorno squadre ogni volta più forti per cercare di concretizzare l’obiettivo promozione. Quest’ultima lo scorso luglio è stata centrata grazie ad alcune contingenze positive permettendo alla Wayel di iscriversi alla Lega Pallavolo serie A maschile. Dispiace quindi non ritrovare nel roster approntato per la serie A2 il nome del capitano, passato invece nella lista dello staff tecnico al fianco del confermato Gianluca Alberti. Ed il nuovo ruolo sta già entusiasmando Andrea Brogioni, reduce dall’esperienza in Finlandia come secondo di Mauro Berruto. “Lo avevo avuto come allenatore a Parma ed ho subito accettato quando si è presentata l’occasione di lavorare con lui. E’ stata una estate positiva, la World League è andata bene ed ora sono pronto per concentrarmi sulla Wayel”. Formazione notevolmente rinnovata, partendo proprio dal ruolo del regista che passa dalle mani di due giocatori esperti come lo stesso Brogioni ed il suo vice dell’ultimo anno De Angeli a quelle di due giovani talenti come Bacci e Gallesi. “Tutta la squadra è molto motivata a fare bene e nello specifico se Joel è un giocatore reduce dall’ottima stagione ad Oderzo (vittoria del girone di serie B1, ndr), Matteo è un prodotto del nostro vivaio con potenzialità enormi. Sono quindi sicuro che saranno in grado di gestire questa stagione al meglio”. Gli insegnamenti di Brogio restano però un punto di partenza da non scartare per dei giovani che devono e vogliono crescere. “L’entusiasmo è palpabile in tutta la squadra, sanno che giocare per la Wayel è una grande opportunità da non sprecare. Società, staff tecnico e squadra devono però fare un salto di qualità ed adeguarsi alla nuova avventura: il campionato di A2 è lungo ed al di là del risultato finale deve essere un trampolino di lancio per tutto il movimento bolognese”. Pronto a sostenere il team di Alberti nella buona e nella cattiva sorte come ampiamente dimostrato da sempre. “Giocare è Bologna è l’ideale, non c’è pressione eppure i tifosi non fanno mai mancare il loro supporto ed affetto. Il clima familiare voluto da Penazzi aiuta l’integrazione, ma la professionalità non manca: il binomio è quindi perfetto per costruire una stagione di successi”.