Si rovesciano i termini della questione e – di conseguenza – il risultato. Se sei giorni fa al palaOlimpia La Nef aveva battuto nettamente la Wayel, sul campo bolognese matura un esito opposto anche se a ben guardare i punteggi, l’equilibrio ha caratterizzato lunghissime fasi dell’incontro. Castelfidardo e Bologna si accordano per giocare quattro set e ne terminano due ai vantaggi, entrambi con sorpasso felsineo in extremis. Nelle due frazioni centrali appare invece più chiara la superiorità della Wayel che li conduce con margini più ampi piazzando i break decisivi grazie soprattutto all’efficacia del “cecchino” Gromadowski.
36-34 (38’), 25-17 (22’), 25-21 (30’), 29-27 (28’): dai parziali emerge la chiave di lettura. «Il set d’avvio, perso dopo aver avuto varie occasioni per chiuderlo, ci ha condizionato – spiega Mr Gianluca Graziosi – nel senso che abbiamo smarrito alcune sicurezze, come in battuta, che giocando fuori casa erano di per sè meno solide. Se quel parziale si fosse concluso diversamente, sono convinto che la gara avrebbe preso tutt’altra piega. Ma non dimentichiamo che si tratta pur sempre di una amichevole e per quanto vincere sia importante per tenere alto l’entusiasmo, l’analisi della sconfitta ci offre spunti utili su cui lavorare e riflettere: non deve succedere, ad esempio, che non si sfruttino le occasioni – che pure si erano presentate nel 1° e nel 4° – per conquistare il set».
Con il test di Bologna, i tecnici fidardensi chiudono il ciclo di amichevoli programmate in un pre-campionato in cui per ragioni diverse non hanno mai potuto utilizzare la squadra al completo: in settimana, ci si concentra in palestra sull’esordio interno di domenica 28 con Roma, confidando nel recupero di Belcecchi e in un’evoluzione positiva relativa alla situazione dei giocatori allo svincolo.