EDILESSE CAVRIAGO-NAVA GIOIA DEL COLLE 2-3 (20-25, 23-25, 27-25, 25-23, 10-15)
Edilesse Cavriago: Luppi 3, Cavallini 9, Rabezzana 4, Krumins ne, Padura Diaz 21, Quiroga 26, Prandi (L), Fabbiani ne, Bosi 3, Canzanella 3, Burgsthaler 3, Baldasseroni ne. All. Guidetti
Nava Gioia del Colle: Diogo 19, Rizzo (L), De Giorgi 4, Dias 22, Manassero, Rigoni 8, Polidori 9, Nuzzo 3, Giosa 10, Niero, Gatto (L), Belardi ne. All. Cannestracci
Arbitri: Braico e Genna
Spettatori: 910
Durata: 25’, 27’, 27’, 26’, 14’. Tot. 119’

Note Cavriago: attacco 48%, ricezione 58%, ace 5, service error 14, muri 12. Note Gioia del Colle: attacco 49%, ricezione 76%, ace 7, service error 12, muri 10.

Provate voi a togliere ad una squadra che lotta per la salvezza giocatori del calibro di Sandro Fabbiani e Simone Baldasseroni, e giocare con un Mario Canzanella che ha reso la metà del suo potenziale per il mal di schiena che lo attanaglia da giorni, e vediamo che risultato ne esce fuori.
Ebbene, l’Edilesse Cavriago è stata capace di sopperire a due assenze (e mezzo) pesantissime conquistando un punto d’oro nella sfida salvezza con la Nava Gioia del Colle, arrivata al PalaBigi come sesta forza del campionato e, avanti due set a zero, convintissima di portare a casa i 3 punti.
Il cuore di Cavriago è stato però più forte di tutto e tutti, rimontando uno situazione disperata perché anche nel terzo set Gioia del Colle conduceva 16-11 e 24-21, con tre match-point a disposizione.
E’ stato in quel preciso istante che la carica del pubblico del PalaBigi ha spinto Cavallini e compagni a compiere la grande impresa, ovvero vincere il set ai vantaggi e distruggere le certezze dei biancorossi, che ormai credevano, a giusta ragione, di avere la vittoria da 3 punti in pugno.
Se proprio dobbiamo fare 3 nomi su tutti, allora consentiteci di fare un plauso alla grandissima prestazioni dei 3 baby gialloneri in campo: Max Prandi, Willy Padura Diaz e Rodrigo Quiroga sono stati i trascinatori della rimonta giallonera, ma come non citare anche l’apporto di un Andrea Bosi che si fa sempre trovare pronto in caso di necessità, oppure di capitan Cavallini e Rabezzana, che hanno stampato i muri che hanno cambiato volto alla gara.
Partiamo dal principio, anzi dalla vigilia, perché dall’allenamento di venerdì sera arriva la notizia che nessuno voleva sentire: Simone Baldasseroni è out, distorsione alla caviglia per un contatto a muro con Burgsthaler, e l’Edilesse deve fare a meno del suo guerriero romano, oltre all’ovvia assenza di Fabbiani e alle condizioni critiche di Canzanella.
Tant’è, Guidetti presenta in campo una formazione “obbligata”, l’unico dubbio è l’utilizzo di Bosi per Canzanella, che già dal primo set sarà utilizzata come arma dal tecnico modenese.
Gioia del Colle parte sparata, è 8-3 in un lampo con Diogo che fa malissimo in battuta e Giosa che al centro passa con grande continuità. E’ un parziale senza storia, i baresi mantengono sempre 5-6 lunghezze di vantaggio con De Giorgi comanda il gioco a piacimento, mentre Padura Diaz è impreciso in attacco e Quiroga non incide sul match (dentro Bosi al suo posto).
La Nava chiude 25-20 senza neppure faticare troppo, e l’avvio del secondo set pare ricalcare lo stesso andamento. Quando però la coppia brasiliana Dias e Diogo comincia a sparare fuori qualche parallela di troppo, il muro cavriaghese comincia a prendere fiducia, con Cavallini che sale di tono. L’Edilesse si rifà sotto sul 19-21, ma nel finale una difesa straordinaria di Diogo su Padura spegne il sogno di andare in vantaggio, con gli ospiti che si portano sul 2-0 (23-25).
L’inizio del terzo set è, ancora una volta, ad handicap. I biancorossi scappano ancora a +5 (11-16), ma è qui che si accende Willy Padura Diaz, che attacca a tutto braccio 3-4-5 palloni incredibili, mentre il resto lo fa Prandi con difese al limite dell’incredibile. Gioia è comunque avanti 21-24, con tre match-point a disposizione, ma le bordate del cubano e il soffitto del PalaBigi che salva l’Edilesse in uno scambio incredibile portano tutti al quarto set, con il pubblico reggiano letteralmente impazzito per le emozioni che questa squadra, seppur incerottata, ha saputo regalare.
E nel quarto parziale i ragazzi di Guidetti non ci pensano su due volte e azzannano la preda nel momento importante. Quiroga è semplicemente stratosferico (90% sui 10 attacchi nel solo 4° set), coadiuvato dalla coppia Cavallini-Rabezzana, che cancella Diogo dal campo.
8-7, 18-14, 21-18, sembra tutto facile per Cavriago, ma Gioia del Colle non muore mai e l’innesto di Nuzzo per uno spento (sino a quel momento) Dias fa il resto.
I baresi tornano sotto, ma ci pensano Padura e Quiroga a risolvere tutto (25-23).
Si va al tie-break, e qui lo sforzo compiuto dai gialloneri si sente tutto, specie dal punto di vista mentale.
Gioia del Colle scappa subito 5-1, la pipe di Quiroga è solo un lampo, perché Dias torna ad essere inarrestabile e al cambio campo il vantaggio dei baresi è di 8 lunghezze (2-8).
Guidetti si rigioca la carta Burgsthaler, l’Edilesse torna a -3 (10-13), ma Gioia chiude (meritatamente) sul 10-15 e porta a casa i 2 punti della vittoria.
Cavriago può certamente festeggiare, lo spirito è quello giusto.
L’importante ora è recuperare gli infortunati e la strada verso la salvezza tornerà ad essere in discesa, intanto 4 punti di vantaggio su Catania sono un bottino importante ad una giornata dal termine del girone d’andata.