Confermati e carichi, con tanta voglia di allenarsi, di ripartire e di esserci nel nuovo corso della Trenkwalder Modena. Sono giorni di allenamenti al Palasport Giuseppe Panini per i ragazzi gialloblù che stanno preparandosi alla nuova stagione (al termine dell’Olimpiade si uniranno al gruppo anche i nazionali Murilo, Lee e Siebeck).
Questa mattina al termine dell’allenamento abbiamo incontrato Pietro Rinaldi, il libero 36enne con l’entusiasmo e l’energia di un ragazzino, e Sidnei Dos Santos Junior, per tutti Sidao, centralone brasiliano di 24 anni, una vera e propria forza della natura.

“Sono sincero – attacca con la consueta disponibilità e vitalità Pietro Rinaldi – Nella squadra si respira davvero un gran bel clima: fatichiamo e lavoriamo tanto, ma alla fine degli allenamenti siamo contenti. Si lavora con grande entusiasmo, grande disciplina e in un’atmosfera serena. Non so esattamente dove potremo arrivare, ma le premesse sono onestamente molto buone. Il gruppo che è stato formato è un bel mix tra atleti di esperienza ed altri emergenti. Mi piace allenarmi con questi ragazzi giovani: danno sempre il massimo, un po’ mi rivedo in loro alla loro età ed in più per un “vecchietto” come me sono un ulteriore stimolo ad ogni allenamento. Fisicamente poi sto molto bene – prosegue il libero gialloblù – Ora che ho “due mani” sane, mi rendo conto di quanto abbia inciso l’infortunio della passata stagione”.
Stessa grinta e stesso entusiasmo per Sidao: “Mi fanno male tutti i muscoli dal gran lavoro che facciamo – scherza Sidao – Lavoriamo proprio tanto, ma non ci pesa. Mi piace la squadra e mi piace tanto il gruppo: tra di noi stiamo molto bene sia in palestra che fuori dalla palestra. Il gruppo è un elemento fondamentale nella composizione e nella crescita di una squadra. Poi serve anche la qualità, l’intesa e tanti altri fattori, ma per questo lavoriamo tutti i giorni con una voglia incredibile di migliorarci. Il nostro obiettivo è quello di giocare bene: da lì passa tutto. Ho molta fiducia e la vedo anche negli occhi dei miei compagni. L’intesa con Travica? Molto buona perchè lui è un palleggiatore molto bravo. E poi mi fa concorrenza anche a muro…”.

Domani, alle 14 italiane, si gioca Italia-Brasile: affascinante semifinale olimpica che vale un posto nella finalissima (alle Olimpiadi di Atene 2004 Italia-Brasile è stata proprio la finale con la vittoria dei carioca).
Una partita unica, dal sapore speciale per quanto queste due squadre rappresentano nel panorama mondiale e ovviamente per la posta in palio. E una sfida anche tinta di gialloblù: da una parte, quella brasiliana, Murilo, che al termine dell’Olimpiade si unirà ai compagni della Trenkwalder ed i recentissimi ex Andrè Nascimento ed Andrè Heller; dall’altra, quella azzurra, tanti amici di Modena da Anastasi a Gardini (senza dimenticare che la Nazionale Italiana ha preparato l’estate azzurra proprio al PalaPanini di Modena nel mese di maggio).
“Il Brasile è fortissimo e probabilmente favorito – sottolinea Rinaldi – Ma è una partita secca, tutto può succedere. L’Italia in questi mesi è cresciuta, ha giocatori di grande qualità e tante motivazioni: può succedere di tutto. Sono molto curioso di vederla e sarò lì a tifare per i miei amici azzurri. I possibili uomini chiave? Giba per il Brasile e Gavotto per l’Italia”.
Tifoso, naturalmente del Brasile, anche Sidao che durante l’estate ha lavorato proprio con la Nazionale brasiliana di coach Bernardnho prima rientrare a Modena: “Tiferò Brasile e penso che il Brasile possa avere qualcosa in più – dice Sidao – Ma l’Italia è in crescita, ha carattere e grandi giocatori. Sarà una partita dura, emozionante, difficile fare un pronostico: è una semifinale olimpica, entrano in gioco tanti fattori. Vediamo cosa succede…”.

Nell’altra semifinale (sempre domani alle ore 6.30 italiane) si giocheranno la finalissima gli Stati Uniti del nuovo acquisto gialloblù David Cameron Lee e la Russia.